giovedì 31 marzo 2016

UN GIORNO CAPIRAI



Un giorno capirai
piccolo fiore
di maggio
il magico amore di un padre
vedrai fiorire le rose
il cui profumo
ti ricorderà
la bellezza di un uomo
che sa essere più grande
dell'amore di una madre

Paola Tassinari alias Teoderica




lunedì 28 marzo 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO settima puntata



E questo sono ancora io Carletto, vi ho scritto delle mie prime esperienze, a un anno andavo già a scuola, ora che ne ho quattro ho già fatto le Superiori, l’Università,un Master in un mare del Nord, un Dottorato nel Mar Rosso ed ora sono veramente in pensiero, perché devo prendere una decisione che sento sarà importante per la mia vita, so che la strada che sceglierò mi porterà in un tragitto obbligato. L’offerta è di un buon posto nell’Atlantico, molto lontano dai miei luoghi oppure di chiedere un prestito alla banca e mettere su un’azienda nel campo alimentare e commerciare con tutto l’estero. Non so cosa fare anche perché la mia ragazza mi ha lasciato e così sono un po’ demotivato. Non stupitevi se a quattro anni ho già laurea e dottorato, sono considerato in realtà un po’ bamboccione perché dovete sapere che i pesci vivono da un anno a venti anni, più o meno quindi io è come se avessi all’incirca trentacinque anni di un umano. Si sa ben poco sulla durata della vita dei pesci, e le ricerche fatte certo non ci incoraggiano. Esistono tuttavia sufficienti dati per poter dire che la vita dei pesci si estende tra uno e venti anni. Non è possibile fare uno schema della vita dei pesci estremamente esatto, ma una norma generale ci insegna che quanto più grosso è il pesce da adulto e tanto più a lungo vive. Inoltre sappiamo che i pesci che abitano le acque fredde vivono più a lungo di quelli delle acque tropicali calde. Io non so quanto vivrò, l’Adriatico è temperato, quindi dovrei vivere a lungo, ma le mie dimensioni minuscole fanno credere che vivrò poco, io non ci penso, vivo e basta.

immagine di Teoderica 

mercoledì 23 marzo 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO sesta puntata



Vi presento la reginetta del condominio dove abito io, la chiamano reginetta perché è stata convocata per il titolo di Miss del mare. E’ un pesce combattente,la sua specie vive nelle acque dolci, ma lei è riuscita ad adattarsi anche all’acqua salata,sotto a spoglie vivaci, affabili e comprensive, vive un essere subdolo che pensa solo per sé, io ne ho talmente paura che fingo di essere contento quando salendo le scale mi da un puffetto sulle guance, ma in realtà rabbrividisco, perché percepisco che per raggiungere ciò che vuole sarebbe capace di calpestare chiunque,vedete bene che è tutto uguale a quello che succede a voi umani. I pesci combattenti sono rissosi. Appena il maschio vede la femmina costruisce il nido poi inizia a fare avanti e indietro tra il nido e la femmina corteggiandola. Se la femmina è riluttante il maschio la morde per  “spronarla”, non è raro che nel tentativo di convincerla la uccida. Una legge che da noi non esiste è quella contro il femminicidio, in quanto qua non si considera un omicidio diverso da un altro, non si deve fare, punto e basta. Dovete sapere che le femmine dei pesci combattenti sono terribili pure loro e si mangerebbero anche i loro figli se non fossero fermate dai maschi.    Quando la femmina decide di concedersi andando nel nido insieme al maschio comincia il vero corteggiamento,il maschio avvolgerà la femmina girandola in posizione supina e l’abbraccerà. Dopo i vari abbracci una volta che la femmina avrà esaurito le uova il maschio la scaccerà brutalmente dal nido poiché è diventata una minaccia per le uova, sarà il maschio che si prenderà cura del nido e dei piccoli che nasceranno. Qui nel mare dove abito io di pesce combattente c’è solo la reginetta, la quale si chiama Bellis  (nome che ricorda la sua bellezza, ma anche la guerra)infatti è talmente brava che accalappia pesci di ogni razza, preferibilmente ricchi, li tiene finché li gradisce, poi li lascia al suo destino, riuscendo pure a stare dalla parte della ragione perché sempre sorride e parla e abbraccia, ma a me che sono un draghetto non mi abbindola… non mi piace per niente! 

martedì 22 marzo 2016

TOGETHER


Il mio nuovo cavaliere 
è Gahalad
insieme
siamo alla ricerca
del Graal
together
cavalchiamo alla fine
dell' arcobaleno
insieme
scandagliamo
le nostre anime
together
ci scambiamo
baci lievi
come fiori di pesco
intensi come
fiumi d'incenso 
baci candidi e puri
che scatenano
erotismo denso
e spesso come eros
insieme siamo eros e rose

Paola Tassinari alias Teoderica
 



lunedì 21 marzo 2016

TU COME STAI



Tu come stai
non c'è male
ora sto abbastanza bene
c'è qualcuno
che mi telefona
che mi scrive
vivo accanto
al cavaliere azzurro
un argonauta figlio di Afrodite
con lui sono in groppa
all'ariete alato
in uno straordinario viaggio
in cui so già
cadrò di nuovo in mare
o arriverò al tempio di Amon
lui è Giasone
coraggioso e rischioso
ha le virtù del guerriero
mi trarrà in salvo
perché ho già pagato
col sangue del sacrificio
la conquista del vello d'oro
scuoiata scorticata spellata
con l'anima nuda
ho già pagato
il viaggio verso la liberà
tu come stai
sto abbastanza bene
e vorrei tornare da te

Paola Tassinari alias Teoderica

venerdì 18 marzo 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO quinta puntata

  Vi parlo ancora della mia mamma, ho dimenticato di dirvi che fra i pesci più evoluti,ce ne sono che hanno sviluppato dalle pinne di un tempo delle proboscidi che hanno la funzione di gambe, per camminare sui fondali, credo che tutti sappiate che nei mari ci sono anche le montagne, le quali debitamente ristrutturate sono diventate le nostre casette. Ma questo non c'entra,io volevo dirvi che i pesci che hanno le gambe sono quasi tutte femmine,in quanto le pinne  si sono trasformate in gambe non per evoluzione ma per la forza del desiderio. I pesci femmina volevano portare le scarpe e i sandali anche loro come le donne umane... a volte il desiderio funziona. Sulla terra si dice non desiderare, quaggiù al contrario si dice desidera con tutte le tue forze ed otterrai. Mamma,ha una passione smodata per le scarpe,ne ha di tutte le fogge, si ostina ad indossare tacchi vertiginosi, nonostante la sua stazza, è un pesce Luna, e così è sempre a rischio di una storta, senza contare che sembra che cammini sulle uova, mah. Ora ha scoperto i pesci cinesi, sì anche da noi sono arrivati i cinesi, che copiano le scarpe dell'alta moda e le propongono in vendita a 5 euro. Mamma ne ha comprato un sacco, una peggio dell'altra, tutte le volte dice che non ne compra più, poi non sa resistere. Ebbene ultimamente ha acquistato un paio di scarpe imitazione di Alexander McQueen (stilista umano scomparso da poco in seguito al suicidio)sono alte circa 30 cm,non paiono scarpe ma guantoni da boxe, fatto sta che mamma se le è infilate ed ora non riesce più a toglierle, il piede camminando così in alto si è gonfiato ed ora non esce più. Io le ho detto, mamma sei più bella così, tieni sempre le scarpe e non ci pensare più, ma io mi chiedo ci si può sacrificare per la moda? Ha senso?

immagine di Teoderica              

giovedì 17 marzo 2016

BOCCIOLI D'AMORE



Sei arrivato impetuoso
hai detto che mi amavi
che nulla avrebbe fermato
il tuo amore per me
neanche la morte 
mi hai lasciato
in un mare di dolore
dove io ho pescato
un altro amore come te
non era come te
ma era come te
nel lasciarmi sola
ho chiesto
ai miei due amori
un poco d'amicizia 
neanche di questo ero degna
mi sono chiesta
valgo così poco?
Ora non mi interessa più
né delle false poesie dell'uno
né della pochezza dell'altro
né se io valgo poco
o sono loro che valgono niente
ora avrò solo amori per sempre
boccioli d'amore
che non farò mai sbocciare

Paola Tassinari alias Teoderica





mercoledì 16 marzo 2016

FORSE SEI ARIEL FORSE SEI URIELE


Da tempo ormai
il mio vascello
è in un mare tempestoso
poi un pomeriggio
di mezzo inverno
sei apparso
coi tuoi occhi mimetici
in movimento su di me
forse sei Ariel
dal soffio gentile
messaggero d'amore
per guidarmi fuori
dagli ondosi flutti
forse sei Uriele
dalla vista acuta
e mi avvisi
di resistere
che ancora
per lungo tempo
sarò fra i marosi
mare in tempesta
in balia dell'incerto
come quel tipo sai
quell'Ariel ebreo
che stava sul filo
del vivere o del morire
nonostante ciò
avventata e sventata
sono corsa fra le tue braccia
baciando le tue labbra
annegata
dal vino dei tuoi occhi

Paola Tassinari alias Teoderica

domenica 13 marzo 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO quarta puntata

 Quella che vedete nella foto è la mia mamma, è un pesce Luna. Il pesce luna è il più grande tra i pesci ossei, ciò causa un gran dispiacere alla mia mamma perché avendo le ossa grosse anche se sta a dieta non può essere molto sottile,così gli abiti non le stanno bene, lei vorrebbe essere magra come le modelle, perciò è sempre a dieta di giorno, mentre di notte svuota il frigorifero. Io l'abbraccio e le dico che mi piace sentire un po' di ciccia, non vorrei avere una mamma spigolosa con le ossa che pungono come bacchetti secchi. Allora lei ride e mi bacia e si mangia un bignè. Una volta ha letto un libro in cui si denigravano quelle signore che stanno ai tavolini del bar ad ingozzarsi di dolci, mentre i bambini poveri muoiono di fame,così la mamma ogni volta che mangia i dolci si sente in colpa, quindi è perennemente in colpa perché ai dolci non sa rinunciare. Pensate che il pesce Luna in inglese viene chiamato Sunfish,per il fatto che durante le giornate di sole tende a salire alla superficie dell'acqua per abbronzarsi al sole. La mia mamma è sempre abbronzata il sole le fa bene la rallegra. Come vi ho già detto quaggiù nel profondo del mare viviamo tale e quale che gli umani sulla terra, abbiamo anche la banda larga persino negli scogli più lontani, però non possiamo avere matrimoni fra diversi, sì possiamo formare la coppia però non ci saranno figli, questo per dirvi che io che sono un cavalluccio non posso nascere da un pesce Luna: sono stato adottato, mamma mi ha trovato in un cassonetto dell'immondizia, appena nato ancora col cordone ombelicale ancora attaccato. Per ultima cosa vi dico che la mamma si chiama Lunina ed io le voglio tanto bene.

immagine di Teoderica      

sabato 12 marzo 2016

A Roma, notizia di oggi 7 marzo, un 23enne è stato seviziato a morte dopo un festino di alcol e droga. Il giovane, ucciso a coltellate e martellate, è stato ritrovato nudo nella camera da letto di un appartamento alla periferia della Capitale. Al momento non c'è un movente, sono sospettati i due amici che erano con lui, in questo “festino” di droga, di alcol, di solitudine, di vuoto esistenziale. Bisogna guardare in faccia alle brutte notizie e aldilà dell'orrore che si prova, tentare di capire perché succedono queste cose. Dei giovani, negli anni più verdi e speranzosi della loro vita, quando tutto dovrebbe essere roseo, si imbottiscono di elementi dannosi per la loro salute, alcol e ogni tipo di droghe, e in preda alla follia creata chimicamente compiono sevizie e crudeltà non su un nemico, come accade in una guerra o con atti di terrorismo, no compiono crudeltà su un amico. E' il mostro di oggi, il politicamente corretto, che crea la sofferenza di una vita vuota e senza certezze, una vita senza scopo, una vita noiosa in cui si cerca l'evasione e la fuga non con il bene e il bello, ma con l'orrido, il pauroso. La società ha creato questo mostro, la Chiesa che è ormai l'unica che si batte contro questo vuoto di valori, è attaccata da ogni parte. Scandali, pedofilia, sesso, si imputano da ogni parte alla Chiesa, che certo ha le sue mele marce, ma non il cesto intero, mentre ormai la società laica ha il contenitore di mele marce colme. In questo orrore, in questo deserto è la Chiesa che può portare la salvezza, e come? Con gli oratori, i corsi di canto, di musica, di ballo, di boxe, di calcio, di videogiochi, anche raveparty, sì non solo musica di chiesa, ma heavy metal, rock, rap, perché niente è il diavolo se viene contenuto e ammansito. La Chiesa si deve modernizzare, deve attirare quei giovani un po' scafati, metallari e rivoluzionari, quei giovani che protestano al vuoto in questo modo, che attirano frotte di altri giovani che non hanno niente che li interessi e si appoggiano ai primi senza però averne la scintilla. Sono proprio i perbenino, quelli della via mediana che compiono i misfatti più incredibili, mentre i peccatori e i santi possono unirsi per creare il bello e il buono. Sì la chiesa deve essere rock, perché è fondata sulla pietra e su Pietro e rock vuol dire appunto pietra.

lunedì 7 marzo 2016

IO CHE VOLEVO BALLARE IL TANGO

Da quando mi hai lasciato
sto nel fango
cerco di camminare leggera
in punta di piedi
ma l'acqua stagnante
la torbida
oscura
fangosa
fanghiglia
come marmaglia
mi assale alle gambe
e mi turba
quanto tempo
ancora
dovrò vagare
in questo limaccioso
pantano
e alla fine a forza
di stare nel fango
non sarò
pure io
diventata
melma, mota, fango
assediata da gentaglia
io che volevo
ballare il tango
non sono ormai
che fango offuscato
dal torbo pianto

Paola Tassinari alias Teoderica