venerdì 20 maggio 2022

Betty la strana romanzo 4°

 




Ho sessant'anni, mi dicono che li porto bene che ne dimostro cinquanta, mi dicono che sono bella e charmant, non so se è vero, forse ho un bell'involucro, ma dentro sono strana e per non farmi mancare nulla a cinquanta anni mi sono ammalata e di quale malattia?

Strano per strano sono diventata bipop cioè bipolare. Ogni due o tre anni mi vengono delle crisi, piano, piano senza accorgermene divento una leonessa, divento empatica, credo di comunicare con l’universo, pure con gli Ufo e ho una forte autostima faccio tutto quello che avrei fatto senza l’aut aut della ragione, non faccio granché, faccio le solite cose ma mi sento amata e protetta e bella e giovane e libera, tutto qui.

I familiari, se ne accorgono, chiamano il Servizio Psichiatrico che mi imbottisce di medicine, pian piano rientro, andando poi in una fase depressiva in cui all'opposto mi sento una cosa inutile e vuota e il solo alzarmi da letto è uno sforzo enorme e mi pento con molti rimorsi di quello che ho fatto nel periodo maniacale ovvero nel periodo della grande autostima.

Tanto per farvi capire, nell'ultima crisi, nel periodo maniacale ho rotto l’amicizia con l’amica del cuore. Lei fa parte degli intellettuali, ha due lauree, in realtà è una sola: “Lettere e Filosofia”, solitamente è affettuosa, ma quando è girata male mi zittisce col solito…-tuo padre era un contadino, tu vieni da un ambiente grezzo, mentre io stavo seduta sulle ginocchia di poeti e grandi scrittori- tutto ciò di fronte ad altre persone, poi il giorno dopo mi fa un regalino e io me ne sto zitta, dunque nel periodo maniacale le ho detto che non sarei stata più sua amica, che a mio padre volevo bene anche se era un contadino, rincarando la dose, con una cosa che mi dava fastidio ma la tenevo celata e cioè, il suo corteggiare uomini molto giovani addirittura ragazzi.

Così ho fatto un bel cartoccio di alcuni abiti che mi aveva regalato infilandoli nel contenitore per l’Africa contenta di essermi tolta il sasso che avevo sullo stomaco, ma un mese dopo è subentrato dopo l’alto, il basso ovvero la depressione e io mi sono sentita molto sola e mi sono pentita rimpiangendo la sua amicizia.

E adesso mi chiedo ho fatto il giusto nel periodo alto o va bene ora nel periodo basso che penso di essere dalla parte del torto?

martedì 10 maggio 2022

Betty la strana romanzo 3°

 


Non ho una classe sociale dove collocarmi, non ho un gruppo dove inserirmi, non sono carne non sono pesce.

Non sono laureata, sono autodidatta, ho studiato come una pazza e so molte cose, il gruppo intellettuale mi accetta sino a che sto con le loro convinzioni se le contesto ecco che mi dicono… tu non hai studiato correttamente, sei presuntuosa senza aver mai sostenuto esami credi di sapere più degli altri. In questo gruppo mi trovo bene a discutere di arte, di storia e di filosofia, ma non mi trovo bene nel loro affidarsi solo alle cose intellettuali, di solito non sono persone che sanno usare le mani per lavorare e il titolo accademico li rende importanti mentre con loro la mia autostima scende al livello zero, sottozero.

Nel  gruppo artistico mi trovo bene, molto bene, ma anche qui mi ritrovo fuori posto, di solito gli artisti sono anticonvenzionali, amore libero, qualche canna, birra a gogò, stanno a sinistra, intendendo politicamente, mentre io al massimo fumo qualche sigaretta, non bevo che un bicchiere di vino a tavola, Sangiovese o Chianti con le tagliatelle e vino bianco frizzante con la pizza o il pesce, credo che brave persone possano essere sia a sinistra che a destra, dipende dai valori etici e morali che ha la persona e per me vale fare l’amore, cioè essere innamorati e non sudare tanto per fare.

Nel gruppo cattolico mi trovo bene perché sono praticante, sono nel gruppo del canto, mi piace andare a messa, ma non sono del tutto integrata perché mi piace il rock, mi piace vestirmi con abiti carini e frou frou, sono troppa vanitosa mi piace truccarmi e mettere abiti e pantaloncini abbastanza corti, inoltre non seguo gli esercizi spirituali, il gruppo cattolico è troppo buono e ligio per me e io mi trovo fra di loro come una cicala tra le formiche.

Nel gruppo semplice degli operai, dei lavoratori è quello con cui mi trovo meglio ma poi il non poter parlare di libri, di filosofia di storia e affini, ma solo di sport o chiacchiere su quello che fa Tizio o Caio o Sempronio mi annoio a morte e mi sento a disagio, anche se questo gruppo mi tratta bene, addirittura coi guanti, mi danno del lei e mi chiamano sempre signora, inserendomi fra i laureati, anche se non ho le credenziali.

Risultato finale mi trovo bene con tutti e con nessuno… sono strana più balorda che fantastica.

domenica 1 maggio 2022

Betty la strana romanzo 2°

 


Così Betty inizia un viaggio turistico dentro sé stessa, scrivendo ora in prima persona ma vagheggiando facendo proprio come i numeri immaginari che partono da ciò che non esiste nel reale.

Leggere fa bene?

Non lo so.

Ho letto talmente tanti libri e alla fine non so più quella che sono, forse mi hanno rovinato la vita.

Sì, perché leggere di vite interessanti rende la vita normale insulsa.

Leggere vuol dire stare fuori dal mondo e non va bene o forse sono solo depressa, non so cosa fare, mi sento triste.

Forse non è colpa dei libri che ho letto, sono io che sono strana.

L’altro giorno ho dato l’amicizia su Facebook, il tipo mi ha contattata su Messenger, di solito non rispondo, perché ormai l’amicizia non si trova più, intendendo una vera amicizia, cioè lo scambio di pensieri ed emozioni, magari con la speranza di trovare una condivisione sincera di concetti, riflessioni, osservazioni e altro.

Se un tempo era possibile ora è impossibile, già l’amicizia su Facebook è diventata un abboccamento per flirt virtuali, addirittura per sexting, già il sexting ovvero lo scambio di messaggi, audio, immagini o video a sfondo sessuale o sessualmente espliciti, comprese immagini di nudi o seminudi, si fa sesso col telefono o il video.

Dunque, ero talmente triste e sola che ho risposto e quando il tipo mi ha scritto: «Sei d’accordo di aprirci, di essere sinceri, di conoscerci meglio?», ho risposto: “Sono in una relazione complicata, sono in pensione e ora mi dedico ai miei hobbies. Conosci il violino di Ingres? È un modo di dire che significa avere un hobby o una passione che è la tua ragione di vivere. Ecco il mio violino di Ingres è scrivere, scrivere articoli, libri, poesie e favole”

Mi ha risposto: “Non ho capito niente, cerco una conversazione normale, ciao”.

Come vi ho scritto sopra, non è una mia idea il considerarmi strana.