giovedì 23 settembre 2021

Vacanze romane 125°

 




Ora Betty, lasciava da parte le ricerche sugli angeli, le sembrava di aver approfondito abbastanza, così si dedicò alla facciata, al perché ci fossero due porte, un significato doveva esserci

La porta di destra, ha come tema l’Annunciazione, difatti l’anta sinistra raffigura in alto un angelo e ‘'anta destra raffigura, più in basso, la Vergine Maria, uno sfondo raffigura il mondo. Sulla lunetta vi è una schiera di angeli rappresentati con la sola testa bendata ed un corpo di una giovane acefala.

La porta di sinistra rappresenta la Resurrezione: l’anta di sinistra raffigura la crocifissione (una figura umana in cui è incavata profondamente la figura di una croce). Sullo sfondo vi sono una testa bendata ed una palma. Sulla lunetta vi sono delle figure rappresentanti i martiri.

Le lunette vogliono richiamare il nome della basilica con gli angeli ed i martiri. Sul retro delle porte vi sono dei pannelli raffiguranti quattro arcangeli

Quindi si entra con l’Annunciazione e la venuta di Cristo, si esce con la Resurrezione, se il nostro viaggio sarà delimitato dall’abbraccio protettivo della Chiesa.


immagine: Facciata Basilica Santa Maria degli Angeli

mercoledì 15 settembre 2021

Vacanze romane 124°

 

 


“L’arcangelo Geudiele, “lode a Dio”, combatte lo spirito dell’invidia e della gelosia. Lo spirito dell’invidia si diresse contro la prestanza di Maria, perché da lei doveva uscire l’Incarnazione della seconda divina persona. Il diavolo dell’invidia si mise contro il decreto di Dio. In vari esorcismi il secondo demonio in grandezza si è pronunciato come l’antagonista dell’arcangelo Geudiele. Il peccato di invidia è l’essere geloso del bene del prossimo. Un tempo nell’Antico Testamento i suoi fratelli volevano togliere di mezzo Giuseppe per invidia perché era il figlio prediletto di Giacobbe. L’invidia rese ciechi i farisei di fronte alla santità e alla potenza miracolosa del Figlio di Dio. La loro invidia diventò odio contro il Signore e lo condannò a morte. Noi riusciamo a vincere l’invidia con l’amore verso Dio, i suoi comandamenti e il prossimo, con la benevolenza, accettando e riconoscendo il prossimo e anche l’odio e il fanatismo si vince con l’amore verso Dio. Il santo arcangelo Geudiele è la nostra guida e il nostro aiuto. La sua incondizionata accettazione del decreto divino e il suo zelo nell’eseguire i divini comandi sigillò la sua eterna alleanza con Dio. Perciò egli glorifica ed esalta per tutta l’eternità Iddio e incorpora nell’amore la viva lode di Dio. Geudiele è l’Angelo della lode a Dio: nella mano destra ha una corona, simbolo della glorificazione di Dio e della gloria riservata a chi lo cerca con cuore, mentre nella sinistra porta un flagello, come monito ai colpevoli e strumento di correzione per i penitenti. Da qui il suo motto, contenuto nell’epiteto ad egli relativo nel dipinto di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri: Deum laudantibus, praemia retribuo (ricompenso con premi coloro i quali lodano Dio). Tra gli ortodossi sembra essere più diffusa la devozione a questo Arcangelo piuttosto che Barachiele.Viene quasi sempre dipinto con una corona ed una frusta, la prima sta a coronare il successo degli sforzi spirituali degli uomini, la seconda per soggiogare i potenti della terra al servizio di Dio.In alcune rappresentazioni cattoliche viene invece raffigurato con un cuore infuocato che simboleggia il Santo Cuore di Cristo.È generalmente riconosciuto come il protettore dei lavoratori, specialmente quelli che lavorano per la gloria di Dio (altre fonti affermano protegga quelli che operano nei campi della ricerca. (sogninegliocchi.forumfree.it)

 immagine. Arcangelo Geudiele

mercoledì 8 settembre 2021

Vacanze romane 123°

 




L'arcangelo Sealtiele è nemico giurato dell’intemperanza e della smoderatezza, in alcune regioni viene anche chiamato Selaphiel. È l’Arcangelo che protegge dagli istinti delittuosi ed invita all’incessante preghiera (difatti viene quasi sempre rappresentato con un incensiere o con le mani giunte al petto in segno di riverenza). La preghiera è strettamente legata all’atto di chiedere, di domandare, in relazione con la divinità. Tuttavia a volte si prega sperando di piegare la volontà divina alla nostra, questo non è il pregare indicato da Sealtiele; raramente, al contrario, si chiede di ricevere la forza di adeguarci noi alla volontà divina o si prega senza chiedere nulla di particolare, semplicemente appagati di stare misticamente alla presenza di Dio. 

Sealtiele, viene indi invocato da alcuni ortodossi qualora non riescano a concentrarsi durante le preghiere.

Un riferimento a Sealtiele potrebbe trovarsi  nell’Apocalisse (8:3):“E un altro angelo venne e si fermò presso l’altare, avendo un incensiere d’oro; e gli furon dati molti profumi affinchè li unisse alle preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro che era davanti al trono.” 

A Sealtiele lui sono riconosciuti i titoli “Petitio Dei”” ( petizione di principio indica delle fallacie, queste sono errori nascosti nel ragionamento che comportano la violazione delle regole di un confronto argomentativo corretto, perciò Sealatiele ci aiuta a non cadere nella fallacia nascosta in falsi profeti/dottrine/preghiere “Oro, supplex, acclinis” ( ovvero inginocchiato e sottomesso, Sealtiele ci induce ad essere umili nella nostra preghiera) (sogninegliocchi.forumfree.it)


immagine: Arcangelo Sealtiele

 

mercoledì 1 settembre 2021

Vacanze romane 112°

 


L'Arcangelo Barachiele viene spesso rappresentato con un mazzo di rose che distribuisce col gesto del grazie. Questo suo gesto viene anche interpretato come il simbolo della protezione dei sacerdoti, i quali “distribuiscono” la fede alle persone tramite le parrocchie, allo stesso tempo viene pregato per avere l’aiuto divino contro l’incostanza. Secondo altre tradizioni sarebbe il protettore del mese di Febbraio e capo degli angeli custodi.

Barachiele è l’angelo del’aiuto e della benedizione divina.

Così come gli altri Arcangeli, è perennemente presente di fronte al trono divino e combatte la superficialità nelle cose di fede, la tiepidezza e l’accidia.

Nel Libro di Enoch è descritto come un principe angelico con un’armata di spiriti celesti al proprio servizio.

Barachiele è quindi l’Arcangelo del grazie, che significa essere grati a Dio, grati di ciò che abbiamo. Di solito corriamo da Dio per delle richieste, per degli aiuti e non lo ringraziamo spesso per le molte cose meravigliose che si trovano nel mondo, quando succede qualcosa che incrina il bello pretendiamo quello che avevamo prima, che non era nostro, non ci era dovuto, quindi un grazie va sempre detto. Tommaso d’Aquino insegna che “La gratitudine si compone di diversi gradi. Il primo consiste nel riconoscere il beneficio ricevuto; il secondo consiste in lodare e render grazie; il terzo consiste in retribuire d’accordo con le possibilità e secondo le circostanze più opportune di tempo e luogo”.

A Barachiele appartiene il titolo “Benedictio Dei” (la benedizione apostolica Urbi et Orbi, la prima benedizione pubblica di un papa subito dopo la propria elezione al soglio pontificio. Viene inoltre impartita dal pontefice nei giorni di Natale e Pasqua. Alla benedizione è annessa l’indulgenza plenaria, la quale comporta la remissione di tutte le pene dovute per i peccati per i fedeli presenti in piazza San Pietro e per coloro che la ricevono tramite i vari mezzi di comunicazione alle condizioni di sincerità e confessione e comunione entro gli otto giorni prima o dopo, e di preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice).(sogninegliocchi.forumfree.it)

 immagine: Arcangelo Barachiele