lunedì 23 marzo 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate, XLIV parte



Piazza della Repubblica è vicina alla Stazione Termini, di fronte alle rovine delle Terme di Dioclezano da cui prende anche la forma ad esedra. La cosa che più colpì Betty fu il traffico, una rotonda di traffico che girava attorno alla Fontana delle Naiadi posta al centro della piazza. La Fontana delle Naiadi è un’opera del 1901 scolpita da Mario Rutelli, bisnonno dell’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli… così scopriamo che scava, scava oggi come ieri, in politica il self-made man non esiste: o sei nel giro e hai parenti noti o servi a qualcuno come burattino.
La fontana era maestosa e scenografica e pareva assurdo che tutt’intorno sfrecciassero auto, quasi come uno sfregio alla bellezza… a Betty pareva bellissima la piazza, ma pensava che forse era un tarocco, altrimenti l’avrebbero protetta, ma ormai aveva capito che Roma aveva un surplus di bellezze e che ai romani piaceva sfrecciare in moto o in auto, in generale erano lenti e paciosi tranne che quando guidavano e intascavano regalie e delle loro bellezze ne erano straorgogliosi ma se ne occupavano poco, come dire avemo questo, semo stati a capo der mondo, semo er mejo pensateci voi a curare questo capitale d’arte noi l’avemo fatto che volete de più.

immagine: Piazza della Repubblica

domenica 15 marzo 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,XLIII parte


Un fattore dei Torlonia, Pierino Amori, assunto nella tenuta di Monteleone, fu accusato nel 1948 del furto di 222 pecore. Lui sostenne che erano state rubate dai tedeschi durante la fuga da Roma, i Torlonia non gli credettero e lo licenziarono. Il rancore esplose e Pierino Amori aspettò Alessandro Torlonia, la mattina di domenica 19 giugno 1949, davanti alla chiesa di San Girolamo dei Croati in via Ripetta, dove il principe, che aveva appena 24 anni, era andato a messa e gli sparò cinque colpi di pistola riducendolo in fin di vita.
Nonostante i medici avessero ridotto al minimo le possibilità di vita, Torlonia riuscì a salvarsi e a rimettersi in sesto.
Pierino Amori, fu subito arrestato, confessò, ma evitò il carcere per infermità mentale, infatti Pierino, anni addietro aveva avuto una brutta caduta da cavallo, subendo una difficilissima operazione alla testa.   
Fu un fatto strano e un’assoluzione ancora più strana.
Alessandro aveva sporto denuncia per le minacce dell’Amori e quest’ultimo era stato perquisito e trovato disarmato da due agenti, che lo lasciarono così entrare in chiesa, evidentemente l’Amori aveva premeditatamente nascosto la pistola in chiesa, eppure il suo avvocato (che non doveva essere un due di briscola, chi lo aveva pagato?) riuscì a farlo assolvere appellandosi all’infermità mentale causata dalla caduta da cavallo avvenuta anni prima.
Era un’avvisaglia o un monito riguardante l’imminente riforma agraria del 1950, che dava proprietà in favore dei contadini poveri, tramite terre del demanio ma anche terre espropriate ai latifondisti?
Era un germoglio delle future lotte operai/ borghesia?
Storie passate, Betty dopo la visita ai Musei di Villa Torlonia, oggi proprietà del comune di Roma, telefonò al parentado che risultò non aver fatto ancora la colazione, benché fossero le undici passate, così Betty ebbe altro tempo a disposizione e pensò di visitare la vicina Santa Maria degli Angeli: dieci minuti di cammino passando davanti a Porta Pia con davanti la statua del bersagliere che pare correrle incontro per sfondarla e arrivò alla Basilica che si trova nella bella ma caotica Piazza della Repubblica.


immagine: stemma dei Torlonia,

domenica 8 marzo 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,XLII parte



I Torlonia, una casata con un’ascesa fulminante, una casata assai importante con tuttora collegamenti altolocati nella Chiesa, che ebbe legami col Governo nel periodo fascista, imparentata coi Borghese, questi ultimi implicati in quella specie di colpo di stato del 1970, e oggi in lite fra di loro?
Evidentemente ci saranno poteri forti in scontro.
Evidentemente è una famiglia con misteri e custode di misteri.
Il Giovanni Torlonia della Casina delle Civette, del parco di Villa Torlonia, dicono che fosse un principe misantropo e appassionato di esoterismo: Silenzio e solitudine fece scrivere scavato nella pietra all’entrata della Casina, a Betty ciò dava l’idea di un uomo molto responsabile e forse triste, il fatto poi che fosse rimasto celibe e senza figli le induceva un velo di afflizione: aveva rinunciato ad un figlio/a perché era arrivato alla considerazione che la vera scappatoia era il non nascere?
Betty si faceva rabbia da sola per il suo immedesimarsi negli altri senza conoscerli ma solo tramite la visita alla loro casa o a una frase detta per caso, ma…
Silenzio e solitudine non fanno pensare a un uomo tremendamente solo?
E il nipote ed erede Alessandro, morto a 92 anni, uomo, si dice in Internet, molto riservato, molto parsimonioso, attento al consumo del riscaldamento, deciso a non collegare l’energia elettrica nella villa Albani Torlonia, lasciandola al lume delle candele, non faceva pensare a un uomo povero di spirito?
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli, e così un riccone se ne è andato in Paradiso?
Poveri di spirito non vuol dire altro che privi dello spirito del mondo e questo Alessandro pareva proprio come lo zio, questo era ciò che frullava nella mente di Betty, interrogandosi su come sarebbe rimasto male se dall’altro mondo avesse visto la lite tra i figli e il suo nome e la sua privacy in pasto ai media, perché…
Perché il suo nome era finito sui giornali, quando lui era molto giovane: si ritrovò al centro di un clamoroso caso di cronaca nera nel 1949.

imagini:Villa albani vista dall'alto

domenica 1 marzo 2020

Diciottesimo giorno dell’Anno 2020



Diciottesimo giorno dell’Anno 2020, oggi è sabato e se ieri mi lamentavo per la nebbia, oggi va peggio perché piove, va bene così in quanto gli esperti dicono che l’acqua pulirà l’aria dallo smog e dalle polveri che la nebbia aveva accumulato.
Cosa vi dico oggi?
Non ho fatto ancora nulla se non alzarmi, lavarmi e fare colazione e ora sto al computer per l’ultimo giorno in cui nei post parlo di me, i prossimi post continueranno con: Vacanze romane.
Cosa farò oggi?
Fra poco, finito il post, mi eserciterò al flauto per circa un’ora, poi preparerò il pranzo: minestrina in brodo, il risone che a me piace tanto, ( in questi giorni faccio quasi sempre pasta in brodo, mi va così: un brodino al giorno leva la medicina di torno) poi scaloppine al limone con misto di verdure cotte e se ne avrò tempo e voglia farò una torta di mele con uvetta ( mi piacerebbe farla ma il dolce ingrassa assai è un dippiù che non si dovrebbe mangiare soprattutto per me che devo calare i due chili presi durante i pranzi e le cene delle festività)
Finito di pranzare e di rigovernare andrò a trovare mia madre e poi ho in programma di andare in centro a comprarmi qualcosa in saldo, ieri ho comprato un paio di scarpe da ginnastica che ormai si portano anche col tubino nero, oggi ho il dilemma di scegliere fra due cose che ho già visto ieri: un piumino corto grigio scuro o un piumino nero che arriva a mezza coscia, quale sceglierò? E mi comprerò pure un set di ben 5 orecchini in sconto a 3.99 euro se non sono già stati venduti.
Intanto ho fatto una scappata su Facebook perché avevo una cosa da sputare: ieri c’era la Meloni a Ravenna e in piazza c’erano quasi meno persone che solitamente e 4/5 gatti contestatori al grido di Meloni fascista ciò dimostra la pavidità e la superiorità sciocca dei ravennati che si ritengono bizantini, dimenticando che questo termine quando è aggettivo significa atteggiamento di sottigliezza inutile e pedante, oscuro, incomprensibile, tortuoso e cavilloso, il post che ho pubblicato: Meloni ieri a Ravenna: 200 sparute persone e 4 gatti con meloni fascista = bizantina Ravenna = cavillosa sottigliezza politica
Vi saluto postando una mia foto di Agosto 2019 quando per la prima volta sono stata qualche giorno alle Terme, un’esperienza veramente rilassante… ciao