sabato 20 novembre 2021

Vacanze romane 131°

 


Piazza della Bocca della Verità, è proprio davanti all'Isola Tiberina e prende il nome proprio dal mascherone/tombino chiamato Bocca della verità, sorge sull’antico foro boario romano. Oltre alla chiesa risalente al tardo medioevo di S. Maria in Cosmedin su cui è installato il mascherone, nella piazza sorgono due antichi templi sopravvissuti alle demolizioni del 1924-1925. Il primo, di forma rettangolare, è il tempio di Portuno, conosciuto come tempio della Fortuna virile. Risalente nel suo aspetto attuale al II-I secolo a.C., nell’872 divenne chiesa, poi consacrata a Santa Maria Egiziaca e concessa alla comunità armena. Il secondo tempio è chiamato di Ercole Vincitore, divinità già presente nel Foro boario in quanto protettore dei commercianti, è il più antico tempio ancora esistente in città. identificato in modo errato con il tempio di Vesta per via della sua forma circolare. Nella piazza vi sono altri monumenti interessanti tra cui due archi e una bella fontana che risale ai primi anni del Settecento ed è alimentata da un ramo dell’Acqua Felice, -quest’Acqua Felice come sarebbe bello poterne bere un bicchiere e sentirsi a posto, gioiosi e contenti- si disse Betty, lanciando dal taxi un’ultima occhiata alla fontana che si ispira a quella del Tritone di Gian Lorenzo Bernini in Piazza Barberini e alla piazza così antica che appare come un miraggio in mezzo al traffico automobilistico assai caotico.

immagine: Tempio di Portuno e Tempio di Ercole Vincitore

mercoledì 10 novembre 2021

Vacanze romane 130°


 

Numerose sono le leggende legate alla Bocca della Verità. Nel medioevo si fa strada la leggenda che Virgilio fece costruire la Bocca della Verità per verificare la fedeltà tra mariti e mogli. Una storia narra di una giovane e bella moglie di un patrizio romano, accusata di adulterio. Il marito, nonostante lei giurasse che non era vero la obbligò alla “prova” della Bocca della verità. Poco prima di infilare tutta tremante la mano dentro l’antro della Bocca, un giovane, all’apparenza sconosciuto, si avvicinò a lei e la baciò. I presenti lo considerarono un povero mentecatto e lo lasciarono andare. Quando la fanciulla pose finalmente la mano all’interno della Bocca disse di non aver mai baciato nessuno all’infuori di suo marito e di quel povero pazzo di poco prima e ritirò la mano intatta. In realtà la donna aveva detto la verità, ma sotto, sotto, c’era un abile sotterfugio, il pazzo del bacio altri non era che il suo amante. Per questa furberia si dice che da allora la   Bocca della verità, offesa non volle più punire chi non diceva la verità.

immagine: Piazza Bocca della verità

lunedì 1 novembre 2021

Vacanze romane 129°

 


La Bocca della verità è un mascherone assai imponente: 1,80 metri di diametro per un peso di oltre 1.300 Kg. Sta murato nella parete della chiesa di S. Maria in Cosmedin dal 1632. Questo grande volto maschile coi capelli e la barba come serpi e gli occhi il naso e bocca forati, attira frotte di turisti, fu il film “Vacanze romane” a renderlo immortale nel 1953: una sequenza del film con i due indimenticabili protagonisti Audrey Hepburn e Gregory Peck dove quest’ultimo inserisce la mano dentro la bocca del mascherone poi la tira fuori monca, avendo nascosto la mano nella manica della giacca, con la Hepburn spaventata e poi ridente quando Gregory svela il trucco. Ma perché questo affascinante manufatto ha gli occhi il naso e bocca forati? Perché era un tombino, questo dimostra che i romani erano sì un popolo pragmatico di ponti, di strade, di acquedotti e di cloache ma anche di senso estetico: i tombini di oggi dono grate assai poco decorativi. Già con Tarquinio il superbo si edificò la Cloaca massima in cui defluivano le acque piovane e quelle dei bagni pubblici e privati.


immagine:Audrey Hepburn e Gregory Peck alla Bocca della verità