domenica 29 maggio 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO ventesima puntata



Termino la presentazione del condominio, ovvero una piccolissima parte del mare Adriatico dove vivo, col raccontarvi il mio sogno. Io sono Carletto il draghetto che per tutta la vita è stato alle regole, convinto che per vivere assieme occorrano delle norme. Ma le regole mi hanno stancato, non ne posso più di lavorare e pagare tasse su tasse, ho iniziato a sentirmi un carcerato e nonostante sappia che gli umani sono messi alla stessa maniera, il mio desiderio è diventare un uomo, per quello che si può. Ho quindi pensato di procurarmi una barca a vela, nel mare si trova di tutto e di veleggiare verso le Antille, non nuotando ma manovrando la vela e col vento in faccia. Il bello della vela è che quando non riuscirò più a respirare potrò tuffarmi in acqua a riprendere fiato, non dovrebbe essere difficile, ci riescono pure le rane. Le isole Caraibiche, ed in particolare le Piccole Antille si favoleggia che siano un paradiso terrestre,accarezzato perennemente da un gentile aliseo, e con bianche spiagge da sogno. Qui le persone sono gentili, le ragazze bellissime con la carnagione dorata e la collana intrecciata coi fiori. Io non voglio più una pesciolina voglio una donna, come gli umani,coi   lunghi capelli e le gambe affusolate e gli occhi birichini. Il mio amico Parmenide, che ha viaggiato molto mi ha detto che le Piccole Antille sono divenute una meta di crociera facile e sfruttata, di scordarmi gli indigeni di una volta, là è peggio che da noi è tutto un “vu cumprà” che vengono sfruttati mentre i turisti vengono spennati… comanda il dio denaro determinando leggi ancora più ingiuste. Certo lo so anche io, in Internet navigo pure io, sul sito della Treccani mi informo oppure su Wikipedia, quindi lo so che non esiste più un luogo primitivo e selvaggio, lo so che è tutto una cineseria, tutto è finto mica solo i cinesi, ma io voglio fingere di non saperlo, cos’è l’utopia o l’isola che non c’è se non un credere. Ve lo dico solo a voi, ho già trovato la barchetta, ha una bella vela rossa e mi sono già allenato a stare fuori dall’acqua per circa due ore. Domani mattina parto, destinazione Piccole Antille. Dimenticavo le gambe le ho già sviluppate e per le braccia come avrete visto dalla mia foto ce le avevo già.Ciao.  


immagine di Teoderica                                           

sabato 28 maggio 2016

IN UN'OPERA D'ARTE VI PUO' ESSERE ANCHE UN SOGNO REALIZZABILE

Non ho mai amato Raffaello, l’ho sempre ritenuto troppo “sdolcinato”, finché non ho incontrato le sue Madonne, quelle che si trovano a Firenze, agli Uffizi, Madonna del Cardellino, e a Palazzo Pitti, La Madonna della Seggiola. Raffaello lo conosciamo tutti, ma le sue opere non rendono sulla carta stampata, per coglierne l’essenza bisogna vederle dal vero, allora si capisce che Raffaello è lui stesso, nu zucchero,il suo sentire, il suo essere, è veramente così… così dolce, è per questo che non smaga, perché la dolcezza quando è vera non stanca mai, anzi se ne vorrebbe sempre di più. Quando Raffaello arrivò a Roma conquistò tutti, tutti lo amavano, perciò io lo ritenevo un leccapiedi, pensavo ... si è venduto bene, no Raffaello era veramente amabile le sue Madonne sono lì che ti dicono: il bene, il bello è più affascinante del male. Opera di devozione privata, la Madonna della Seggiola, fu probabilmente eseguita per un personaggio di rilievo della corte papale, se non addirittura per Leone X stesso. Dal 1589 è citata a Firenze negli inventari delle Collezioni medicee, che ne attestano la presenza agli Uffizi e il successivo passaggio a Palazzo Pitti nel 1698. Alla fine del XVIII secolo fu inviata a Parigi dai commissari di Napoleone. Esposta al Louvre, venne in seguito collocata nell’appartamento dell’imperatrice Giuseppina, nel castello di Saint-Cloud. Dopo la sua restituzione, la tela fu nuovamente esposta in Palazzo Pitti dal 1816. La forma e il movimento circolare dell’opera di Raffaello, ricordano il Tondo Doni di Michelangelo, che rappresenta la Sacra Famiglia, ma nel dipinto raffaelliano la Madonna e il Bimbo sono soli, un tutt’uno, come nelle Madonne botticelliane, Maria stringe delicatamente il suo Bimbo e guarda fuori dal quadro gli astanti chiedendo sommessamente … non fate del male al mio Piccino. La bellezza cromatica di questa pregevole opera scaturisce dal manto verde della Madonna e dal turbante che le copre i capelli. Ebbene, vi spiego una mia ipotesi, il manto verde rappresenta l’Islam, La Madonna era, ed è veneratissima dagli islamici. Il turbante non è altro che il Talled, anche definito scialle di preghiera, è un indumento rituale ebraico il cui sviluppo della tradizione e storia risale ai tempi della compilazione della Torah. Perciò questa bellezza di opera rappresenta l’unione delle tre grandi religioni monoteistiche. Vi pare un’assurdità? Leone X era un Medici, proveniva dall’ambiente neoplatonico fiorentino. Questo papa, raffinato e colto umanista si trovò a gestire un’Europa, che si stava avviando ad un’epoca di guerre di religione, provocate dalla Riforma protestante e dalla Controriforma. Nonostante sia tacciato dalla storiografia come un papa eccessivamente mondano, la sua tendenza alla conciliazione emerse subito appena eletto. Applicò la censura preventiva dei libri di argomento religioso, la cui stampa doveva essere autorizzata dalla Chiesa. La pena per chi avesse pubblicato libri non autorizzati era la scomunica, il rogo pubblico dei libri stampati, questo ci ricorda il Savonarola che inveiva contro la Firenze divenuta eccessivamente platonica. E chi era amico intimo del Savonarola? Era Pico della Mirandola, il quale non riuscì nel suo più grande desiderio, quello di riconciliare le tre grandi religioni monoteiste perché alcune delle sue Conclusioni filosofiche vennero sospettate di eresia da parte delle istituzioni ecclesiastiche. Pico fu in effetti imprigionato per eresia ma ottenne il perdono di Papa Alessandro VI, differentemente che il povero Savonarola, che finì assai male, perché in effetti esagerava non poco. Sicuramente Leone X avrà conosciuto assai bene gli scritti di ambedue, e forse si sarà trovato bene con gli scritti del moderato Pico, che era per un ritorno al cristianesimo abbandonando il neoplatonismo. Sono ipotesi, ma in quel verde mantello si trova la stessa magia del verde di Giorgione della Tempesta, lo stesso verde intenso dell’Islam. Scritta questa mia ipotesi, mi soffermo incantata a vedere, la riproduzione dell’immagine sul Web… gli occhi della Madonna sembrano scrutarti nel profondo, le gambe ed i piedini cicciottelli del Bambino vorresti morderli affettuosamente, vi è semplicità unita alla grazia, profondità unita alla leggerezza. Henry James quando la vide esclamò:“happy beyond the common dream” (felice al di là del sogno comune).

martedì 24 maggio 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO diciannovesima puntata



Questa è Lina, lei è rimasta ferma agli anni del peace and love che qui da noi si svolse due anni orsono, fa parte dei pesci pagliaccio la cui particolarità è la loro comune associazione con alcune specie di anemoni e attinie. I pesci pagliaccio si rifugiano tra i tentacoli dell'anemone, immuni alle punture urticanti delle sue lunghe dita,qui oltre a proteggersi dai predatori i pesci pagliaccio si nutrono degli avanzi e tengono pulito l'anemone dai parassiti. Gli  anemoni sono a forma di polipo, vivono solitari,spesso sono di dimensioni consistenti, possono muoversi mediante strisciamento del disco pedale. Si cibano di invertebrati e piccoli pesci che catturano con i tentacoli, ma i pesci pagliaccio li lasciano stare. Lina ha una relazione extraconiugale con un anemone bellissimo, dai tentacoli rossi. Sono molto innamorati, non dicono nulla alle rispettive famiglie per non addolorarli, non per ipocrisia o doppiogioco, non vogliono ferire nessuno. Lina ha una madre terribile, dispotica, autoritaria ed invidiosa. Una volta quando Lina era piccola, andò nel campo ad aiutare il babbo, anche da noi abbiamo avuto la piaga del lavoro minorile, doveva guidare il trattore, ma non era capace così il babbo le diede uno schiaffone e la spedì a casa. Arrivata a casa la mamma si accorse che le mancava un orecchino, la sberla del padre aveva fatto sì che si sganciasse dal lobo. Infuriata la madre prese un anemone, ricordo che ha i tentacoli urticanti, e la menò senza remissione… che dolore Lina ricorda che rimase con il dorso e le pinne gonfie, rosse e doloranti per circa una settimana.  


immagine di Teoderica                                   

NO PER FAVORE NO

In questa seconda parte, che segue l'articolo in cui parlo dello schiaffo dato alla mia amica per “educarla” al vivere civile e cioè usare il buon senso nel trattare gli animali e il conseguente suo furore, vorrei spiegarvi bene, a scanso di equivoci che era uno schiaffo molto leggero, simbolico per capirci, ma ero consapevole dell'onta che è uno schiaffetto sul volto, infatti mio figlio si sarà preso da me al massimo tre schiaffi, per cose che ho ritenuto molto gravi, gli scapaccioni invece erano piuttosto frequenti. Pensate allo schiaffo di Anagni, ai danni di papa Bonifacio VIII, che fu non tanto materiale, quanto piuttosto un oltraggio morale, da questo episodio il papa non si risollevò più. La mia ex amica proviene da una famiglia facoltosa, nata quando ormai i genitori anziani pensavano di non poter avere la gioia di una figlia. E' stata viziata, tutto le è stato concesso, non ha mai ricevuto neanche un rimprovero, tutto le è stato dato. Purtroppo però, divenuta adulta, la vita non le ha concesso di avere figli, dopo tre aborti spontanei, non ha avuto più la possibilità di procreare e ha così deciso che i cani erano meglio dei bambini, fissandosi sempre di più, sino ad arrivare a esagerare, senza un briciolo di buon senso viziando i suoi cani all'estremo. Ho pensato che avendo avuto tutto dalla vita, ritenendosi al di sopra di ogni convenzione, non fosse riuscita a superare il dolore di non riuscire ad avere la cosa più preziosa, cioè un figlio, è per questo che le ho fatto quell'oltraggio, perché le volevo bene e volevo scuoterla, perché ci sono tanti bambini bisognosi di cui occuparsi e questo avrebbe fatto più bene a lei che a loro. Ecco perché ha reagito così malamente, comunque non è detto che più avanti non ci siano effetti positivi in tutto ciò che è accaduto. Termino con un fatto che mi è accaduto anni fa. In visita all'ospedale ad una persona ammalata assieme a mio figlio decenne, fui fermata da Monsignor Tonini, allora non ancora cardinale, ma vescovo di Ravenna, che ci chiese cosa facevamo lì. Poi domandò a mio figlio se io ero una buona mamma, lui rispose che io ero buona, ma anche cattiva perché delle volte lo sgridavo e gli davo le sculacciate. Io arrossii sino alla radice dei capelli, erano gli anni '70 e andava di moda il pediatra americano Spock e il suo permissivismo, e io invece addirittura sculacciavo. Ma Monsignor Tonini rispose così:“E' proprio quando la tua mamma ti sgrida, che dimostra il suo amore, lo fa perché vuole che tu sia un bravo e responsabile bambino, se non le importasse di te non se la prenderebbe così a cuore”. Un'ultima cosa Benjamin Spock visti con gli anni la verifica degli effetti devastanti del permissivismo ha rivisto le sue tesi.

IL POLITICAMENTE SCORRETTO

C'è stato un momento, all'inizio dell'Ottocento, che il Canada era ritenuto, dai neri che erano schiavizzati dagli americani degli Stati Uniti del Sud, come la New Canaan, cioè la Nuova Terra promessa. Sappiamo già che la Old Canaan degli ebrei, cioè la Palestina e Israele, è un coacervo di incomprensioni e di sangue da lunghissimo tempo, se continua così altrettanto capiterà al Canada. Mio figlio vive là da dieci anni, considera questa Nazione la Patria del politicamente corretto, che alla fine diventa l'incapacità delle persone di scegliere fra il bene e il male. Questa introduzione, per parlare del caso, utero in affitto, di Vendola. Quest'ultimo dichiara, sul quotidiano Repubblica, alle rimostranze contro di lui ... c'è un altro modo, di donne che non sono in condizioni disagiate e che scelgono come gesto d'amore la gestazione per altri!!! Come sappiamo, Vendola “per avere questo gesto d'amore”, si è recato in Canada, dove la legge gli permette questo atroce atto contro le donne e la loro maternità. Se Vendola crede veramente in ciò che dice e il fatto probabilmente sussiste, siamo di fronte a un lavaggio del cervello, causato dai media in toto, nessuno escluso, per annientare la cosa più bella del mondo che è appunto la maternità. Ho avuto mio figlio molto presto, con una gravidanza molto difficile, durante il parto sono stata lì lì per morire, ma quando ho visto, mio figlio, il dolore è scomparso, ero meravigliata, non ero capace di comprendere che io avessi avuto la capacità di creare questo miracolo, perché nonostante sappiamo tutto sulla procreazione, la maternità rimane un miracolo. Al mondo possono esistere madri che non sanno, prima della nascita del loro bimbo, ciò che è, ma certo appena lo vedono, o dopo, passato il trauma, queste donne VOGLIONO il loro figlio con tutto il loro essere e se non lo vogliono è perché non sono in grado di crescerlo e in un ultimo gesto d'amore lo lasciano a chi può garantirgli un futuro. Schifo, schifo,schifo, di una società indottrinata, infarcita del politicamente corretto, incapace di alzare la voce per chiedere il bello e il buono. Non si può parlare di Hitler, che è il diavolo assoluto, ma ormai cenere e non si guarda al nuovo Hitler, perché non era lui che faceva gli esperimenti sulla genetica? In un mondo, dove scompaiono migliaia di bambini, rapiti per portargli via gli organi, invece di adottare queste creature innocenti, si prende un utero in affitto, manipolando la mente di queste povere donne che avranno la loro vita distrutta. Senza poi dimenticare, cosa potrà succedere nel futuro, a questi bimbi senza mamma, quali fantasmi, quali traumi avranno? Io non sono politicamente corretta, perciò mi è rimasto un po' di buonsenso e non ho paura di dire... il re è nudo ed è uno schifo, schifo, schifo.

LA CHIESA E' ROCK

A Roma, notizia  del  7 marzo, un 23enne è stato seviziato a morte dopo un festino di alcol e droga. Il giovane, ucciso a coltellate e martellate, è stato ritrovato nudo nella camera da letto di un appartamento alla periferia della Capitale. Al momento non c'è un movente, sono sospettati i due amici che erano con lui, in questo “festino” di droga, di alcol, di solitudine, di vuoto esistenziale. Bisogna guardare in faccia alle brutte notizie e aldilà dell'orrore che si prova, tentare di capire perché succedono queste cose. Dei giovani, negli anni più verdi e speranzosi della loro vita, quando tutto dovrebbe essere roseo, si imbottiscono di elementi dannosi per la loro salute, alcol e ogni tipo di droghe, e in preda alla follia creata chimicamente compiono sevizie e crudeltà non su un nemico, come accade in una guerra o con atti di terrorismo, no compiono crudeltà su un amico. E' il mostro di oggi, il politicamente corretto, che crea la sofferenza di una vita vuota e senza certezze, una vita senza scopo, una vita noiosa in cui si cerca l'evasione e la fuga non con il bene e il bello, ma con l'orrido, il pauroso. La società ha creato questo mostro, la Chiesa che è ormai l'unica che si batte contro questo vuoto di valori, è attaccata da ogni parte. Scandali, pedofilia, sesso, si imputano da ogni parte alla Chiesa, che certo ha le sue mele marce, ma non il cesto intero, mentre ormai la società laica ha il contenitore di mele marce colme. In questo orrore, in questo deserto è la Chiesa che può portare la salvezza, e come? Con gli oratori, i corsi di canto, di musica, di ballo, di boxe, di calcio, di videogiochi, anche raveparty, sì non solo musica di chiesa, ma heavy metal, rock, rap, perché niente è il diavolo se viene contenuto e ammansito. La Chiesa si deve modernizzare, deve attirare quei giovani un po' scafati, metallari e rivoluzionari, quei giovani che protestano al vuoto in questo modo, che attirano frotte di altri giovani che non hanno niente che li interessi e si appoggiano ai primi senza però averne la scintilla. Sono proprio i perbenino, quelli della via mediana che compiono i misfatti più incredibili, mentre i peccatori e i santi possono unirsi per creare il bello e il buono. Sì la chiesa deve essere rock, perché è fondata sulla pietra e su Pietro e rock vuol dire appunto pietra.

martedì 17 maggio 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO nona puntata



Questa che vi presento oggi è Gipsy la mia ragazza, cioè ora non lo è più, mi ha lasciato. Da noi c’è un detto che dice:”moglie e buoi dei paesi tuoi”, l’abbiamo copiato dagli umani, ma io forse volendo mutuare mio padre, mi sono innamorato di una pesciolina minuscola che vive in Sudamerica ed è di acqua dolce! Il guppy, o pesce milione, vive nei fiumi che scorrono tra il Venezuela e il nord del Brasile; è presente anche in Sudafrica ed è stato introdotto in molti altri Paesi per contrastare le zanzare, delle cui larve si ciba. Inoltre, è tra i più comuni pesci d’acquario.  Può vivere nell’acqua torbida di stagni che in quella limpida dei corsi d’acqua di altitudine. Le femmine guppy partoriscono piccoli già formati ma i genitori non prestano loro nessuna cura anzi  possono divorare la loro stessa prole. Queste informazioni che sapevo sui guppy doveva farmi riflettere sul potenziale carattere di Gipsy, sul suo adattarsi all’ambiente, alla mancanza di amore per la libertà e alla mancanza di istinto materno. Non ho dato retta a nessuno, la sua coda arrotondata che sventolava davanti ai miei occhi, la sua leziosità mi inebriavano, ero innamorato e perciò cieco e pure sordo perché ho creduto a tutto quello che mi diceva. Poi è finita, lei mi ha lasciato, io l’avrei voluta ancora anche se avevo scoperto che non era quella di cui mi ero innamorato, non importava, io l’amavo e così amavo anche i suoi difetti e poi chissà quanti ne avevo io di difetti, ma lei mi ha lasciato.
Ora sono solo e con le decisioni sul lavoro da prendere… mah! 
  

immagine di Teoderica

giovedì 12 maggio 2016

CARLETTO IL DRAGHETTO diciottesima puntata


Questo qui si chiama Vury fa parte dei pesci chirurgo ma di un gruppo la cui caratteristica è che hanno la livrea gialla. E’ di indole giocosa, il male di vivere non sa che cosa è, è buono,   caro e giocoso come un bambino o un delfino, con un carattere così non poteva che provenire dai mari salati delle Hawaii. Gli adulti di questa specie possono raggiungere una lunghezza massima di 37 centimetri, anche se normalmente non superano i 20 centimetri. I maschi adulti tendono ad essere più grandi delle femmine. Tutti gli individui di questa specie presentano una livrea di un colore giallo vivo, ma di notte il giallo si dissolve leggermente e si viene a formare una macchia marrone nel mezzo, con una bianca banda orizzontale; con le prime luci del mattino ritorna velocemente il colore giallo brillante. Il corpo è di medie dimensioni ed hanno un muso appuntito, dotato di una piccola bocca. Vury  ha la sciato le Hawaii con molta “saudade”, si è fatto prete e dalle sue isole l’hanno mandato qua perché impari  il modo corretto di comportarsi in maniera poi di evangelizzare correttamente il credo cristiano. Le Hawaii sono isole di origine vulcanica. Emersero dal mare per una serie ripetuta di eruzioni. Quando la lava solidificò, sull'isola non esisteva alcuna forma di vita. Furono il vento e gli uccelli a portare i primi semi da cui poi nacque una fitta foresta. Vury, corrono le voci, sarà presto mandato a casa, lui non lo sa ancora, ma ha scandalizzato tutti e quanti. Nella sua innocenza è diventato per i fedeli un prete scandaloso. Quando arriva con l’auto alla chiesa suona col clacson, non porta la tonaca, bacia e abbraccia le donne, sorride sempre,è rumoroso ed allegro… le comari hanno detto che deve essere cacciato. Per una volta che in questo condominio era arrivato un prete simpatico, lo mandano via… mi dispiace molto.         


immagine di Teoderica