sabato 23 gennaio 2021

Vacanze romane 83°

 


 L’auto la guidava lei, la futura nuora (nuora per tempo breve, brevissimo, perché in un anno e mezzo figlio e nuora si conobbero, sposarono e divorziarono… in 19 mesi tutto accadde, non per niente 1+9 è uguale a 10 simbolo della circonferenza, della  perfezione e del raggiungimento, ma poi 1+0 è uguale a 1 simbolo di inizio e ovviamente di uno solo e se stesso, il numero 1 nel gioco del calcio, designa solitamente il portiere che sta solo e non gioca con gli altri e infatti figlio e nuora andarono uno di qua e uno di là) che si muoveva con le quattro ruote agile e scattante fra il caos totale. Gentilmente spiegava i luoghi e i monumenti che si intravedevano dal finestrino a Betty, ma Betty era un po’ frastornata, vedeva tutto come un bel minestrone colorato, forse perché aveva fame. Finalmente arrivarono, dopo una buona mezzora di girovagare. Vi sono un sacco di posti carini in cui pranzare a Roma, ma figlio e nuora portarono Betty e marito in un luogo “in” situato ai Parioli, che si rivelò poi il più in…digesto, almeno per rapporto qualità/prezzo. Betty, a metà del viaggio, aveva proposto di andare in uno di quei posti caratteristici di Roma, quelle osterie piccole come francobolli, coi tavoli e le sedie fuori all'aperto, un po' sgangherati, un po' caratteristici, un po' naif, ma tanto allegri, che a Betty ricordavano Vucciria di Renato Guttuso, il dipinto che raffigura il famoso mercato di Palermo, forse perché aveva fame, lei era solita mangiare a mezzogiorno, ore erano le tre del pomeriggio. Questa sua proposta le aveva guadagnato un'occhiataccia di suo marito e il silenzio assoluto da parte di nuora re figlio.


immagine: Vucciria di Renato Guttuso 

 

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