(Fotografia in bianco e nero di Annamaria Antonelli) U Train…- Il traino, il carretto dei contadini serviva per raggiungere le campagne e per trasportare il raccolto. Era guidato da cavalli e spesso seguito da un cagnolino. Era munito di lanterna per illuminare le strade buie al mattino prima dell’alba e la sera dopo il tramonto. Sì perché per i contadini le lunghe giornate di lavoro cominciavano alle 4 del mattino e terminavano la sera. Tornati a casa, le donne preparavano il pasto della giornata e gli uomini sistemavano gli animali nelle stalle (in uno spazio dedicato della casa… non tutti avevano le stalle all’esterno), davano loro da mangiare e andavano a riempire l’acqua dalle fontane per abbeverare gli animali.
Nel mio cuore di Vito Coviello
Nel mio cuore vecchio e stanco, tanti ricordi.
Nel mio cuore ricordi belli e brutti,
tanti momenti, tante persone,
tutta una vita
di speranze e di sogni.
Nel mio cuore gli affetti,
l’amore indissolubile,
momenti di felicità
che mi accompagnano sempre
con il loro ricordo.
Nel mio cuore il dolore per quelli
che sono volati in cielo in un posto migliore
in compagnia degli Angeli di Dio,
nostro Signore.
Il ricordo di tante persone,
adulti e bambini, amici vicini e lontani
che non sono più qui con me
come quei due bambini
che a soli sei anni
a distanza di un anno l’uno dall’altro
ora sono tra le braccia
di Maria Madre di Dio.
Nel mio cuore
Giacomino e Sammy sono sempre vivi
e mi chiedono di raccontargli ancora
nuove storie e favole da regalare
a tutti i bambini del mondo,
che ci penseranno loro
a raccontargliele in sogno e
a portargliele in tutti quei posti
dove i bimbi sono ricoverati
o per malattie o per fuga dalle guerre.
Nel mio cuore c’è sempre
una preghiera per tutti loro.
R.I.P.
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