martedì 24 maggio 2016

NO PER FAVORE NO

In questa seconda parte, che segue l'articolo in cui parlo dello schiaffo dato alla mia amica per “educarla” al vivere civile e cioè usare il buon senso nel trattare gli animali e il conseguente suo furore, vorrei spiegarvi bene, a scanso di equivoci che era uno schiaffo molto leggero, simbolico per capirci, ma ero consapevole dell'onta che è uno schiaffetto sul volto, infatti mio figlio si sarà preso da me al massimo tre schiaffi, per cose che ho ritenuto molto gravi, gli scapaccioni invece erano piuttosto frequenti. Pensate allo schiaffo di Anagni, ai danni di papa Bonifacio VIII, che fu non tanto materiale, quanto piuttosto un oltraggio morale, da questo episodio il papa non si risollevò più. La mia ex amica proviene da una famiglia facoltosa, nata quando ormai i genitori anziani pensavano di non poter avere la gioia di una figlia. E' stata viziata, tutto le è stato concesso, non ha mai ricevuto neanche un rimprovero, tutto le è stato dato. Purtroppo però, divenuta adulta, la vita non le ha concesso di avere figli, dopo tre aborti spontanei, non ha avuto più la possibilità di procreare e ha così deciso che i cani erano meglio dei bambini, fissandosi sempre di più, sino ad arrivare a esagerare, senza un briciolo di buon senso viziando i suoi cani all'estremo. Ho pensato che avendo avuto tutto dalla vita, ritenendosi al di sopra di ogni convenzione, non fosse riuscita a superare il dolore di non riuscire ad avere la cosa più preziosa, cioè un figlio, è per questo che le ho fatto quell'oltraggio, perché le volevo bene e volevo scuoterla, perché ci sono tanti bambini bisognosi di cui occuparsi e questo avrebbe fatto più bene a lei che a loro. Ecco perché ha reagito così malamente, comunque non è detto che più avanti non ci siano effetti positivi in tutto ciò che è accaduto. Termino con un fatto che mi è accaduto anni fa. In visita all'ospedale ad una persona ammalata assieme a mio figlio decenne, fui fermata da Monsignor Tonini, allora non ancora cardinale, ma vescovo di Ravenna, che ci chiese cosa facevamo lì. Poi domandò a mio figlio se io ero una buona mamma, lui rispose che io ero buona, ma anche cattiva perché delle volte lo sgridavo e gli davo le sculacciate. Io arrossii sino alla radice dei capelli, erano gli anni '70 e andava di moda il pediatra americano Spock e il suo permissivismo, e io invece addirittura sculacciavo. Ma Monsignor Tonini rispose così:“E' proprio quando la tua mamma ti sgrida, che dimostra il suo amore, lo fa perché vuole che tu sia un bravo e responsabile bambino, se non le importasse di te non se la prenderebbe così a cuore”. Un'ultima cosa Benjamin Spock visti con gli anni la verifica degli effetti devastanti del permissivismo ha rivisto le sue tesi.

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