domenica 15 marzo 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,XLIII parte


Un fattore dei Torlonia, Pierino Amori, assunto nella tenuta di Monteleone, fu accusato nel 1948 del furto di 222 pecore. Lui sostenne che erano state rubate dai tedeschi durante la fuga da Roma, i Torlonia non gli credettero e lo licenziarono. Il rancore esplose e Pierino Amori aspettò Alessandro Torlonia, la mattina di domenica 19 giugno 1949, davanti alla chiesa di San Girolamo dei Croati in via Ripetta, dove il principe, che aveva appena 24 anni, era andato a messa e gli sparò cinque colpi di pistola riducendolo in fin di vita.
Nonostante i medici avessero ridotto al minimo le possibilità di vita, Torlonia riuscì a salvarsi e a rimettersi in sesto.
Pierino Amori, fu subito arrestato, confessò, ma evitò il carcere per infermità mentale, infatti Pierino, anni addietro aveva avuto una brutta caduta da cavallo, subendo una difficilissima operazione alla testa.   
Fu un fatto strano e un’assoluzione ancora più strana.
Alessandro aveva sporto denuncia per le minacce dell’Amori e quest’ultimo era stato perquisito e trovato disarmato da due agenti, che lo lasciarono così entrare in chiesa, evidentemente l’Amori aveva premeditatamente nascosto la pistola in chiesa, eppure il suo avvocato (che non doveva essere un due di briscola, chi lo aveva pagato?) riuscì a farlo assolvere appellandosi all’infermità mentale causata dalla caduta da cavallo avvenuta anni prima.
Era un’avvisaglia o un monito riguardante l’imminente riforma agraria del 1950, che dava proprietà in favore dei contadini poveri, tramite terre del demanio ma anche terre espropriate ai latifondisti?
Era un germoglio delle future lotte operai/ borghesia?
Storie passate, Betty dopo la visita ai Musei di Villa Torlonia, oggi proprietà del comune di Roma, telefonò al parentado che risultò non aver fatto ancora la colazione, benché fossero le undici passate, così Betty ebbe altro tempo a disposizione e pensò di visitare la vicina Santa Maria degli Angeli: dieci minuti di cammino passando davanti a Porta Pia con davanti la statua del bersagliere che pare correrle incontro per sfondarla e arrivò alla Basilica che si trova nella bella ma caotica Piazza della Repubblica.


immagine: stemma dei Torlonia,

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