sabato 1 maggio 2021

Vacanze romane 96°

 


… Questo calendario serviva per calcolare il giorno di Pasqua, che, essendo una festa mobile, varia di anno in anno, per un periodo compreso tra il 532 e il 626 (per un lasso di tempo di 95 anni). Questo ciclo proseguiva quello di san Cirillo di Alessandria e serviva per dirimere i conflitti tra la chiesa orientale e quella occidentale sul metodo da seguire per il suddetto calcolo. Infatti, mentre i cristiani d’occidente calcolavano il giorno secondo il calendario solare, i cristiani d’oriente usavano il calendario lunare. Fu il concilio di Nicea, nel 325, a stabilire, senza troppo successo, che tutti i cristiani dovessero celebrare la festa pasquale nello stesso giorno e il modo di determinarlo fu definito nelle tavole pasquali da Teofilo d’Alessandria e completate nel 526 da Dionigi il Piccolo di Roma; il nostro calendario si ispira, appunto, a quest’ulimo. Questo calendario rimase in uso in occidente fino alla riforma gregoriana del 1538. Il prototipo di questo tipo di calendario, con una disposizione delle didascalie in senso circolare e la suddivisione in settori, è il calendario bronzeo di Grande dei Vosgi (I-II sec. d. C.). Questo ciclo riprende dunque un’antica tradizione per cui l’idea del tempo e del modo di esprimerlo è connessa con la soluzione grafica del cerchio. Nel calendario ravennate il centro dell’universo è simboleggiato da una piccola croce.

 

immagine: Calendario di Coligny- Calendario bronzeo di Grande dei Vosgi- Lione

 

 

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