Nel transetto destro di Santa Maria degli Angeli e dei
Martiri in Roma, incastonata nella splendida pavimentazione in marmi policromi
della basilica, si estende una linea meridiana di 44,89 metri facente parte di
un grande orologio solare, tra i più pregevoli della Capitale, inaugurato il 6
ottobre 1702 e tuttora funzionante. Sul pavimento, costruito da Giuseppe
Barberi, si può notare, sul braccio destro del transetto, la meridiana ideata
da papa Clemente XI che la commissionò a Francesco Bianchini per il Giubileo
del 1700; per la costruzione, Bianchini chiese l'affiancamento degli astronomi
Giacomo Filippo Maraldi e Gian Domenico Cassini, quest’ultimo autore della
meridiana di San Petronio a Bologna. Tutto intorno alla meridiana vi sono dei
riquadri che rappresentano le costellazioni. Una lapide recente afferma che fu
usata come orologio solare fino al 1846 quando fu sostituita dal cannone del
Gianicolo. Lo scopo dell’installazione (oltre che di far concorrenza all’analogo
oggetto allora esistente in San Petronio di Bologna) era di verificare
dimostrativamente la correttezza del Calendario Gregoriano e di determinare la
data della Pasqua nel modo più coerente possibile con i moti del Sole e della
Luna. Funge da gnomone il foro attraverso il quale la luce del Sole, al momento
del suo passaggio al meridiano locale, cade in un punto variabile e misurato
della linea di bronzo lunga circa 45 metri tracciata nel pavimento. L’avvicendarsi
delle stagioni è rappresentato dalle figure dei segni zodiacali intarsiate in
marmo disposte lungo la linea, che porta ad un capo il segno del Cancro, a
rappresentare il solstizio d’estate, e all’altro quello del Capricorno
(solstizio d’inverno)
immagine: Meridiana di di Santa Maria degli Angeli
2 commenti:
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