La mia giornata da depressa inizia verso le 8:30, la fatica
di alzarsi è tanta, vorrei restare a letto ma mi faccio forza. Prima di lavarmi
e fare la colazione faccio 10 minuti di stretching, quest’anno col Covid non
sono andata in palestra per fare il pilates, che fa molto bene per la mia
schiena che da sempre ogni tanto si inchioda, quando ero meno depressa, la
prima cosa che facevo era accedere a You Tube e ascoltare musica soft rock, ora
non sento nessuna musica per tutto il giorno. Dopo lo stretching, mi lavo, e
faccio colazione, ma resto in pigiama, canotta e pantaloncini blu mare, se ne
ho la forza faccio gli esercizi col flauto traverso, altrimenti smanetto col
computer e cerco di scrivere l’articolo, per il giornale con cui collaboro,
nonostante a questi articoli ci tenga tantissimo ora come ora non ho idee e
faccio molta fatica a pensare cosa devo scrivere, tratto di cultura in
generale, e faccio molta fatica a trovare le parole mi sento tonta e
inscatolata. Alla mezza mangio qualcosa, la tiro per le lunghe per arrivare
alle 14:30 ora in cui scendo e vado al bar sotto a casa a prendere il caffè e a
leggere i giornali, poi in bicicletta vado al mare, sono circa 7 chilometri di
pista ciclabile, senza fermarmi al gruppo che sta sotto all’albero vicino a
casa, non ho voglia né me la sento di parlare con nessuno, poi arrivo al mare
tutta sola e sto a leggere sino alle 17, ora è settembre e a quest’ora c’è
molta umidità, in agosto andavo via alle 18 e in luglio alle 19, l’aria e il
mare di Ravenna non sono frizzanti come al Sud. Arrivo a casa, mangio qualcosa
e poi sto al computer a scrivere queste boiate oppure vado subito a letto a
leggere sperando di addormentarmi presto. Questa è la mia vuota e insensata
giornata in cui non parlo con nessuno. La differenza di queste giornate è solo
nelle mattine, infatti tre mattine a settimana vado a trovare mia madre, con
sofferenza perché devo vestirmi col sorriso o quantomeno minimizzare la mia
depressione, questo avvallamento o buco che mi tira sempre più in basso.
Rimpiango il lavoro, anche se depressa al lavoro andavo e la giornata passava
più veloce o forse era peggio non lo so, il tempo passato ha un sapore diverso
dal tempo che stiamo vivendo è sempre più rosa, più felice, più sopportabile.
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