Capitolo 4
Siamo un pulviscolo
nell’universo, un pulviscolo di Dio?
Oltre al
lavaggio del cervello veicolato dai messaggi e dalle immagini dei media, negli ultimi anni sono aumentate in maniera spropositata le
fonti di elettromagnetismo artificiale, prodotto dagli strumenti e dagli
impianti che funzionano a corrente elettrica o a batteria tra cui: antenne TV,
ripetitori telefonici, radiofonici, reti wireless, gli elettrodomestici, i
segnali satellitari e soprattutto gli schermi del computer e dei
videotelefonini a cui stiamo molto vicini, gli occhi e le orecchie quasi
incollati e per molte ore al giorno.
Che cosa è
l’elettromagnetismo?
Sono le relazioni
tra i fenomeni elettrici e quelli magnetici.
Un magnete,
termine che forse deriva dall’antica città greca di Magnesia oppure dalla
parola greca magganeia che significa
incanto, in quanto gli antichi consideravano una magia che un materiale fosse
in grado di attrarre a sé altri corpi che contenessero ferro, cobalto o
nichel.
Un magnete
può essere permanente o un elettromagnete: un magnete permanente non necessita
di nessuno stimolo esterno per generare il campo magnetico, mentre un
elettromagnete genera il campo grazie allo stimolo di una corrente elettrica.
L’elettricità
ed il magnetismo sono due facce della stessa medaglia, i campi magnetici si
creano quando un oggetto con carica elettrica comincia a muoversi, si manifesta
nel reciproco attrarsi o respingersi dei corpi; può avere due forme, positiva e
negativa.
I corpi con
elettricità dello stesso segno si respingono e con segno diverso si attraggono;
la carica dell’elettrone, che convenzionalmente si assume come negativa, è
uguale e opposta a quella del protone, positiva.
Quasi come
l’amore passionale, gli opposti si attraggono e fra di loro piovono scariche
elettriche, il cosiddetto colpo di fulmine.
“Odi et amo”,
così Catullo descrive l’innamoramento… “Odio e amo: / fusse che chiedi/ come
faccio? / nunn ‘o saccio / ma lo faccio / e mme sient’ nu straccio!” (traduzione
di Stefano Benni)
Lyuba pensava
che il Benni traduceva ottimamente il Catullo perché questo tipo d’amore brucia
e si consuma velocemente e poi lascia prostrati come uno straccio per lavare i
pavimenti.
Ma
l’elettricità e i campi magnetici non sono lontani dalla simbologia del dio
romano Giano bifronte, rappresentato con un corpo e due volti opposti, proprio
come il negativo e positivo dell’elettricità.
Giano era
un’arcaica divinità, che i romani mutuarono dagli etruschi.
Una divinità
importantissima, di quando gli uomini erano ancora legati ai cicli
naturali.
Giano
rappresentava il positivo/negativo, il giorno/notte, il Dioniso/Apollo, la
guerra/pace, era perciò legato alle porte di entrata e di uscita, di vita/morte…
infatti se il nostro corpo non è più elettromagnetico vuol dire che è morto.
Il campo
elettromagnetico è una delle 4 forze che compongono e tengono insieme
l’Universo a noi conosciuto.
Le 4 forze
fondamentali della natura che compongono l’universo sono: la forza di gravità,
sulla Terra e l’attrazione fra i pianeti, stelle, i pianeti e le galassie;
l’interazione elettromagnetica cioè l’azione delle cariche elettriche che
genera il campo elettromagnetico e si propaga come un’onda, come nel caso delle
onde radio e della luce stessa; l’interazione nucleare debole, agisce
all’interno dei nuclei atomici ed è
responsabile della radioattività; l’azione nucleare forte invece agisce sui
nuclei atomici tenendo assieme protoni e neutroni.
La forza
elettromagnetica e la forza nucleare debole sono interazioni della stessa
forza, quella elettrodebole.
Tutti i
fenomeni noti sono spiegabili attraverso queste forze, quello che oggi gli
scienziati cercano è quello di dimostrare che queste quattro forze in effetti
siano tenute insieme da una forza unica… cercano Dio forse?
Ma gli
antichi non lo avevano già compreso che noi siamo un pulviscolo nell’universo,
un pulviscolo di Dio?
Simbolicamente
il numero 4 è associato alla materia e perciò alla Terra.
4 sono le
stagioni.
4 sono i
punti cardinali, Nord, Sud, Ovest ed Est.
4 per
Pitagora rappresenta la giustizia.
4 è riferito
al simbolo della croce.
4, due gambe
più due braccia ci permettono di muoverci e di fare.
Il numero Quattro è
il più perfetto tra i numeri essendo la radice degli altri numeri e di tutte le
cose. Esso rappresenta la prima potenza matematica, e la virtù generatrice da
cui derivano tutte le combinazioni…Il numero 4 è l’emblema del moto e
dell’infinito, rappresentando sia il corporeo, il sensibile, sia l’incorporeo.
Il 4 è scomponibile in 1 + 3, la monade (l’uno) e il Triangolo. Simboleggia
l’Eterno, l’uomo che porta in sé il principio divino. Il quaternario era il
simbolo usato da Pitagora per comunicare ai discepoli l’ineffabile nome di Dio,
che per esso significava l’origine di tutto ciò che esiste. È nel quaternario
che si trova la prima figura solida, simbolo universale dell’immortalità,
ovvero la Piramide. Secondo Pitagora, dalla monade derivò la dìade
indeterminata, dalla loro unione tutti i numeri, dai numeri i punti, dai punti
le linee, dalle linee la superficie, da questa i solidi, dei quali gli elementi
sono quattro: il Fuoco, l’Acqua, l’Aria e la Terra; e dai solidi i corpi, la
Decade o l’Universo. Il 4 è considerato dalla simbologia il numero della realtà
e della concretezza, dei solidi così
come delle leggi fisiche, della logica e della ragione. Il significato del
Numero 4 risiede, quindi, nelle parole “realtà e concretezza”. Il Quattro come
manifestazione di ciò che è concreto, immutabile e permanente ha la sua
espressione geometrica nel Quadrato, che ben rende tutte le sue caratteristiche.
(https://www.mitiemisteri.it/significato-dei-numeri-simbologia-del-numero/quattro-4)
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