Capitolo 18
Il cielo degli
antichi era diverso e il cielo del futuro sarà diverso
La stella più
importante è sicuramente il Sole per tutte le civiltà, in quanto determina la
luce o l’oscurità con l’alternarsi del giorno e della notte, ma in altre epoche
e civiltà si sono usate anche altre stelle per specifici calendari.
La levata
eliaca di una stella indica il sorgere dell’astro all’alba, subito prima dell’alzarsi
del Sole, dopo un periodo di tempo in cui la stella non è stata visibile, tale
fenomeno è stato utilizzato da numerosi popoli per il calcolo dei calendari,
associando l’inizio dei mesi o delle settimane alla levata eliaca di specifiche
stelle.
Nell’antico
Egitto il sorgere di Sirio, era associato alle dee Hathor e Iside e il suo
apparire in cielo, intorno al solstizio d’estate, dopo circa 70 giorni, in cui
non era visibile, (aveva a che fare simbolicamente con l’imbalsamazione in cui il
corpo veniva disseccato per 70 giorni?), annunciava la benefica inondazione
estiva del Nilo.
Anche per i
popoli celtici, la levata eliaca di Sirio era molto rilevante, in quanto segnava
l’inizio della festa dedicata a Lug, considerato il re delle divinità celtiche,
che soprintendeva anche alla maturazione dei cereali: l’agricoltura era ai
tempi questione di vita o morte, perché se non c’era grano mica si andava al
supermercato.
In
Mesopotamia era altrettanto importante la levata eliaca del pianeta Venere
(associato alla dea Ishtar), la cui posizione nel cielo era interpretata per
ottenere presagi e premonizioni. Tra i reperti più significativi vi è una
tavoletta astronomica in cui sono elencate con cura le date di tramonto e
levata di Venere, per un periodo di ventuno anni; come pure era importante la
levata eliaca delle Pleiadi, verso la fine della primavera, rappresentava la
fine del periodo delle inondazioni e quindi di un periodo critico, durato 40
giorni. È infatti di 40 giorni il periodo in cui le pleiadi non sono visibili.
Da qui probabilmente traggono origine i riferimenti biblici al numero 40, come
i giorni di durata del Diluvio Universale o del digiuno di Gesù.
Vi erano poi
calendari lunari, la levata eliaca della luna è chiamata Luna nuova, il calendario delle fasi della luna è tutt’ora usato
per determinare importanti feste religiose, come, per esempio, la Pasqua. Il Museo Arcivescovile di Ravenna
conserva una lastra in marmo di circa 90 cm, databile al VI secolo, sulla quale
è inciso un grafico circolare suddiviso in 19 parti, basato sui cicli della
luna, noto come Calendario Pasquale, serviva
infatti per calcolare il giorno di Pasqua, che, essendo una festa mobile, varia
di anno in anno.
Anche Lyuba
si affidava al calendario della luna, per seminare fiori o trapiantare piante
ed anche per andare al mare a raccogliere le telline, che poi cucinava certi
spaghetti da leccarsi i baffi, ma controllava su Internet, perché non era mai
riuscita a memorizzare ciò che gli anziani snocciolavano facilmente, Lyuba non
riusciva a capire neanche il principio base e cioè: gobba a ponente luna
crescente, gobba a levante luna calante… quale gobba?
Perché non
dire: gobba a destra, luna calante, gobba a sinistra luna crescente?
Semplicemente
gli anziani sapevano orientarsi anche se non avevano studiato geografia, conoscevano pure i venti e lei invece aveva
addirittura problemi ad individuare la destra e la sinistra!
Altro astro
pieno zeppo di simbologia è la Stella Polare, la più vicina all’asse di
rotazione nord della Terra.
La Stella
Polare è un riferimento fondamentale per chi desidera orientarsi con la volta
celeste, indicando la direzione del polo celeste Nord (non è geograficamente il
Polo Nord ma è molto vicina), ci si ritroverà con il Sud alle spalle, l’Est a
destra e l’Ovest a sinistra.
Fa parte
della costellazione dell’Orsa Minore, gruppo di stelle conosciuto anche con
altri nomi: Piccolo Carro dai romani, Orsa dai Greci, Pentola per i Cinesi, Ippopotamo
per gli Egizi e Ventilabro, lo strumento
che serviva per separare il grano dalla pula, per gli ebrei.
La Polare è
una stella importantissima per gli antichi, che non avevano certo l’auto col
navigatore satellitare, ma, migliaia di anni fa, l’asse di rotazione della
Terra puntava in una direzione leggermente diversa: Vega era la stella che occupava il posto
dell’odierna Polare, nel 3.000 a.C era Thuban, nel 1.000 a.C Kochab; tra 1.000
anni sarà Alrai e poi Alderanim e poi
ancora Vega, nel 14.000.
Questo
spostamento, che fa parte di quei moti che sono chiamati “millenari”, è causato
dalla precessione degli equinozi, la modifica lenta ma costante della direzione
dell’asse terrestre, che si comporta come l’asse di una trottola.
Il cielo
degli antichi era diverso dal nostro e il cielo del futuro pure sarà differente.
Per la
scienza tutti i miti che coinvolgono i raggruppamenti di stelle nelle
costellazioni, le levate eliache, i cambiamenti di posizione delle stelle sono
da riferirsi a ciò che è accaduto nei millenni alla volta celeste.
Gli antichi
osservavano molto bene la volta celeste, ritenendo che ciò che accadeva in
cielo avesse influenze fauste o nefaste per la Terra.
Secondo la
scienza, le terre di Iperborea, Thule, Agarthi, Atlantide o Avalon sarebbero
tutti miti che fanno riferimento alla precessione, racconti che vogliono
esprimere lo spostamento dell’asse terrestre, non sono quindi luoghi veramente
esistiti.
Lyuba
riteneva che certo i miti si riferivano ai cambiamenti della volta celeste, ma
riteneva pure che la posizione degli astri e la loro influenza sulla Terra, fosse
reale e non ipotetica, certe congiunzioni erano sfortunate, altre felici; in
quanto potevano arrecare bel tempo con clima mite o all’opposto diluvi,
terremoti, siccità o altro.
Forse i
nostri progenitori conoscevano meglio il clima, da cui dipendeva il loro vivere
o morire, dei meteorologi di oggi che, sebbene abbiano la tecnica al loro servizio,
più volte hanno sbagliano clamorosamente, essendoci stati eventi catastrofici
senza nessun preavviso.
Gli
scienziati ritengono che gli influssi degli altri pianeti e stelle siano
ininfluenti in confronto agli effetti della Luna e del Sole, ma come non
pensare che la precessione terrestre che causa spostamenti di solstizi, stelle
e quant’altro non abbia qualche effetto, con qualche congiunzione particolare,
che nonostante la nostra tecnica non conosciamo?
Anticamente
il periodo del solleone, dal 24 luglio al 26 agosto, la cosiddetta canicola in
cui il sole picchia con maggior forza, si pensava fosse collegato alla
congiunzione fra Sirio e il Sole e che tale influsso desse sintomi di follia e
di nervosismo, ovviamente oggi non lo si crede, ma è un dato di fatto che
delitti e risse accadono maggiormente in questo periodo.
Lyuba
ricordava benissimo degli anziani – mannaggia perché non era stata più attenta
a quello che dicevano- che osservavano il cielo, il comportamento degli
animali, ascoltavano il vento e stavano attenti a come era il clima in
determinati giorni, ( San Pêval di Segn , che cade il 25 gennaio o la Candelora
il 2 febbraio e altri) e facevano le previsioni del tempo addirittura per un
anno per poi aggiustare il tiro se i segni cambiavano e comunque
settimanalmente non sbagliavano la previsione.
Ricordava un
vecchio ortolano che raccontava che bisognava seminare o piantare solo con la luna buona, siccome Lyuba non ricordava
mai quale era la luna buona, se
quella crescente o quella calante, l’ortolano le disse di seminare il giorno in
cui era avvenuto il Natale, ad esempio nel 2018 il Natale è caduto di martedì,
tutti i martedì del 2019 si poteva seminare, trapiantare ecc. sicuri che
sarebbe stato un successo.
Che importa
se i moderni hanno individuato astri non visibili ad occhio, forse questi non
avevano forti influenze sulla Terra, che se non erano visibili vuol dire che
erano lontanissimi o di dimensioni minori.
Tutto questo
per spiegare il perché della simbologia sulla stella sia così complicata: le
civiltà oltre al Sole avevano altre stelle ugualmente importanti.
Perché a
volte la Stella diventa nefasta?
L’importanza
di Sirio per gli egizi era notevole in quanto avvertiva, come un cane, l’arrivo delle benefiche
inondazioni del Nilo che portavano fertilità in un luogo altrimenti desertico:
Sirio fa parte della costellazione del Cane Maggiore.
All’opposto Sirio
poteva diventare malefica, in quanto portatrice della canicola, il caldo torrido dell’estate, che se eccessivo, avrebbe
bruciato il raccolto e arso la terra: si pensava che la presenza di Sirio nel
cielo sommando il suo calore a quello del sole provocasse un bollore del sangue che facilitava le
malattie, anche mentali.
Il termine
canicola è giunto sino ad oggi ed è un dato di fatto che durante i giorni del
solleone siamo più nervosi ed irrequieti causa l’afa e le temperature alte.
Comunque ben
si adatta Sirio come simbolo per i dittatori, magari inizialmente benefattori
poi il sangue si surriscalda, eccitando l’egoismo e l’iniziale stella benevola diventa
nefasta.
Il pianeta
Venere dagli antichi scambiato per stella, ha dimensioni, massa e densità
confrontabili con quelle terrestri, tuttavia ha una temperatura così alta da
fondere i metalli e quindi è inospitale.
Mutua il nome
da Venere, dea dell’amore, è così bollente e luminoso da essere a volte
chiamato Lucifero.
Lucifero,
significa portatore di luce, era il più fulgido tra gli angeli, il più glorioso,
aspirava ad essere al pari di Dio e per tale peccato di superbia, fu scagliato
a testa in giù verso la terra che si ritrasse andando
a occupare l’emisfero boreale, così lo immagina Dante.
La caduta di
Lucifero, presenta somiglianze con quella di Fetonte, entrambi esseri luminosi,
entrambi caratterizzati dall’ambizione di puntare troppo in altro, entrambi,
infine, scagliati sulla terra da un dio adirato dal loro peccato.
I presunti uomini
extraterrestri o divini, come ad esempio Alessandro Magno (col simbolo della
stella argeade) o Cesare (la cui famiglia si vantava di discendere da Venere) non
peccarono di superbia forse, finendo in malo modo?
E gli altri probabili
unti del Signore, solo per citarne qualcuno, il re Sole o Napoleone per
arrivare a Mussolini sino a Berlusconi, influenzati da Venere/Lucifero senza
essere capaci di fermarsi, non hanno creato disastri?
Così come in
alto, così come in basso, gli uomini o donne maggiormente illuminati, o semplicemente più intelligenti, per congiunzione
astrale o meno, scivolano sulla buccia di banana dell’infallibilità, causando
disastri più o meno gravi secondo il loro grado di popolarità.
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