domenica 1 gennaio 2023

Il volo del gruccione

Capitolo 18

Il cielo degli antichi era diverso e il cielo del futuro sarà diverso

 

 

La stella più importante è sicuramente il Sole per tutte le civiltà, in quanto determina la luce o l’oscurità con l’alternarsi del giorno e della notte, ma in altre epoche e civiltà si sono usate anche altre stelle per specifici calendari.

La levata eliaca di una stella indica il sorgere dell’astro all’alba, subito prima dell’alzarsi del Sole, dopo un periodo di tempo in cui la stella non è stata visibile, tale fenomeno è stato utilizzato da numerosi popoli per il calcolo dei calendari, associando l’inizio dei mesi o delle settimane alla levata eliaca di specifiche stelle.

Nell’antico Egitto il sorgere di Sirio, era associato alle dee Hathor e Iside e il suo apparire in cielo, intorno al solstizio d’estate, dopo circa 70 giorni, in cui non era visibile, (aveva a che fare simbolicamente con l’imbalsamazione in cui il corpo veniva disseccato per 70 giorni?), annunciava la benefica inondazione estiva del Nilo.

Anche per i popoli celtici, la levata eliaca di Sirio era molto rilevante, in quanto segnava l’inizio della festa dedicata a Lug, considerato il re delle divinità celtiche, che soprintendeva anche alla maturazione dei cereali: l’agricoltura era ai tempi questione di vita o morte, perché se non c’era grano mica si andava al supermercato.

In Mesopotamia era altrettanto importante la levata eliaca del pianeta Venere (associato alla dea Ishtar), la cui posizione nel cielo era interpretata per ottenere presagi e premonizioni. Tra i reperti più significativi vi è una tavoletta astronomica in cui sono elencate con cura le date di tramonto e levata di Venere, per un periodo di ventuno anni; come pure era importante la levata eliaca delle Pleiadi, verso la fine della primavera, rappresentava la fine del periodo delle inondazioni e quindi di un periodo critico, durato 40 giorni. È infatti di 40 giorni il periodo in cui le pleiadi non sono visibili. Da qui probabilmente traggono origine i riferimenti biblici al numero 40, come i giorni di durata del Diluvio Universale o del digiuno di Gesù.

Vi erano poi calendari lunari, la levata eliaca della luna è chiamata Luna nuova, il calendario delle fasi della luna è tutt’ora usato per determinare importanti feste religiose, come, per esempio, la  Pasqua. Il Museo Arcivescovile di Ravenna conserva una lastra in marmo di circa 90 cm, databile al VI secolo, sulla quale è inciso un grafico circolare suddiviso in 19 parti, basato sui cicli della luna,  noto come Calendario Pasquale, serviva infatti per calcolare il giorno di Pasqua, che, essendo una festa mobile, varia di anno in anno.

Anche Lyuba si affidava al calendario della luna, per seminare fiori o trapiantare piante ed anche per andare al mare a raccogliere le telline, che poi cucinava certi spaghetti da leccarsi i baffi, ma controllava su Internet, perché non era mai riuscita a memorizzare ciò che gli anziani snocciolavano facilmente, Lyuba non riusciva a capire neanche il principio base e cioè: gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante… quale gobba?

Perché non dire: gobba a destra, luna calante, gobba a sinistra luna crescente?

Semplicemente gli anziani sapevano orientarsi anche se non avevano studiato geografia,  conoscevano pure i venti e lei invece aveva addirittura problemi ad individuare la destra e la sinistra! 

Altro astro pieno zeppo di simbologia è la Stella Polare, la più vicina all’asse di rotazione nord della Terra.

La Stella Polare è un riferimento fondamentale per chi desidera orientarsi con la volta celeste, indicando la direzione del polo celeste Nord (non è geograficamente il Polo Nord ma è molto vicina), ci si ritroverà con il Sud alle spalle, l’Est a destra e l’Ovest a sinistra.

Fa parte della costellazione dell’Orsa Minore, gruppo di stelle conosciuto anche con altri nomi: Piccolo Carro dai romani, Orsa dai Greci, Pentola per i Cinesi, Ippopotamo per gli Egizi e  Ventilabro, lo strumento che serviva per separare il grano dalla pula, per gli ebrei.

La Polare è una stella importantissima per gli antichi, che non avevano certo l’auto col navigatore satellitare, ma, migliaia di anni fa, l’asse di rotazione della Terra puntava in una direzione leggermente diversa:  Vega era la stella che occupava il posto dell’odierna Polare, nel 3.000 a.C era Thuban, nel 1.000 a.C Kochab; tra 1.000 anni sarà Alrai  e poi Alderanim e poi ancora Vega, nel 14.000.

Questo spostamento, che fa parte di quei moti che sono chiamati “millenari”, è causato dalla precessione degli equinozi, la modifica lenta ma costante della direzione dell’asse terrestre, che si comporta come l’asse di una trottola.

Il cielo degli antichi era diverso dal nostro e il cielo del futuro pure sarà differente.  

Per la scienza tutti i miti che coinvolgono i raggruppamenti di stelle nelle costellazioni, le levate eliache, i cambiamenti di posizione delle stelle sono da riferirsi a ciò che è accaduto nei millenni alla volta celeste.   

Gli antichi osservavano molto bene la volta celeste, ritenendo che ciò che accadeva in cielo avesse influenze fauste o nefaste per la Terra.

Secondo la scienza, le terre di Iperborea, Thule, Agarthi, Atlantide o Avalon sarebbero tutti miti che fanno riferimento alla precessione, racconti che vogliono esprimere lo spostamento dell’asse terrestre, non sono quindi luoghi veramente esistiti.

Lyuba riteneva che certo i miti si riferivano ai cambiamenti della volta celeste, ma riteneva pure che la posizione degli astri e la loro influenza sulla Terra, fosse reale e non ipotetica, certe congiunzioni erano sfortunate, altre felici; in quanto potevano arrecare bel tempo con clima mite o all’opposto diluvi, terremoti, siccità o altro.

Forse i nostri progenitori conoscevano meglio il clima, da cui dipendeva il loro vivere o morire, dei meteorologi di oggi che, sebbene abbiano la tecnica al loro servizio, più volte hanno sbagliano clamorosamente, essendoci stati eventi catastrofici senza nessun preavviso.

Gli scienziati ritengono che gli influssi degli altri pianeti e stelle siano ininfluenti in confronto agli effetti della Luna e del Sole, ma come non pensare che la precessione terrestre che causa spostamenti di solstizi, stelle e quant’altro non abbia qualche effetto, con qualche congiunzione particolare, che nonostante la nostra tecnica non conosciamo?

Anticamente il periodo del solleone, dal 24 luglio al 26 agosto, la cosiddetta canicola in cui il sole picchia con maggior forza, si pensava fosse collegato alla congiunzione fra Sirio e il Sole e che tale influsso desse sintomi di follia e di nervosismo, ovviamente oggi non lo si crede, ma è un dato di fatto che delitti e risse accadono maggiormente in questo periodo.  

Lyuba ricordava benissimo degli anziani – mannaggia perché non era stata più attenta a quello che dicevano- che osservavano il cielo, il comportamento degli animali, ascoltavano il vento e stavano attenti a come era il clima in determinati giorni, ( San Pêval di Segn , che cade il 25 gennaio o la Candelora il 2 febbraio e altri) e facevano le previsioni del tempo addirittura per un anno per poi aggiustare il tiro se i segni cambiavano e comunque settimanalmente non sbagliavano la previsione.

Ricordava un vecchio ortolano che raccontava che bisognava seminare o piantare solo con la luna buona, siccome Lyuba non ricordava mai quale era la luna buona, se quella crescente o quella calante, l’ortolano le disse di seminare il giorno in cui era avvenuto il Natale, ad esempio nel 2018 il Natale è caduto di martedì, tutti i martedì del 2019 si poteva seminare, trapiantare ecc. sicuri che sarebbe stato un successo.

Che importa se i moderni hanno individuato astri non visibili ad occhio, forse questi non avevano forti influenze sulla Terra, che se non erano visibili vuol dire che erano lontanissimi o di dimensioni minori.

Tutto questo per spiegare il perché della simbologia sulla stella sia così complicata: le civiltà oltre al Sole avevano altre stelle ugualmente importanti.

Perché a volte la Stella diventa nefasta?   

L’importanza di Sirio per gli egizi era notevole in quanto avvertiva, come un cane, l’arrivo delle benefiche inondazioni del Nilo che portavano fertilità in un luogo altrimenti desertico: Sirio fa parte della costellazione del Cane Maggiore.

All’opposto Sirio poteva diventare malefica, in quanto portatrice della canicola, il caldo torrido dell’estate, che se eccessivo, avrebbe bruciato il raccolto e arso la terra: si pensava che la presenza di Sirio nel cielo sommando il suo calore a quello del sole provocasse un bollore del sangue che facilitava le malattie, anche mentali.

Il termine canicola è giunto sino ad oggi ed è un dato di fatto che durante i giorni del solleone siamo più nervosi ed irrequieti causa l’afa e le temperature alte.   

Comunque ben si adatta Sirio come simbolo per i dittatori, magari inizialmente benefattori poi il sangue si surriscalda, eccitando l’egoismo e l’iniziale stella benevola diventa nefasta.

Il pianeta Venere dagli antichi scambiato per stella, ha dimensioni, massa e densità confrontabili con quelle terrestri, tuttavia ha una temperatura così alta da fondere i metalli e quindi è inospitale.  

Mutua il nome da Venere, dea dell’amore, è così bollente e luminoso da essere a volte chiamato Lucifero.  

Lucifero, significa portatore di luce, era il più fulgido tra gli angeli, il più glorioso, aspirava ad essere al pari di Dio e per tale peccato di superbia, fu scagliato a testa in giù verso la terra che si ritrasse   andando a occupare l’emisfero boreale, così lo immagina Dante.

La caduta di Lucifero, presenta somiglianze con quella di Fetonte, entrambi esseri luminosi, entrambi caratterizzati dall’ambizione di puntare troppo in altro, entrambi, infine, scagliati sulla terra da un dio adirato dal loro peccato.

I presunti uomini extraterrestri o divini, come ad esempio Alessandro Magno (col simbolo della stella argeade) o Cesare (la cui famiglia si vantava di discendere da Venere) non peccarono di superbia forse, finendo in malo modo?      

E gli altri probabili unti del Signore, solo per citarne qualcuno, il re Sole o Napoleone per arrivare a Mussolini sino a Berlusconi, influenzati da Venere/Lucifero senza essere capaci di fermarsi, non hanno creato disastri?

Così come in alto, così come in basso, gli uomini o donne maggiormente illuminati, o semplicemente più intelligenti, per congiunzione astrale o meno, scivolano sulla buccia di banana dell’infallibilità, causando disastri più o meno gravi secondo il loro grado di popolarità.

 

 

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