venerdì 20 settembre 2024

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello



People I di Paola Tassinari Il titolo di questa tela ad acrilico è “People I”, misura 50x60 cm., è del giugno 2016, fa parte di una serie di tele simili, con ritratti di persone realizzate in maniera simbolica, ispirate dalle immagini bizantine e attualizzate attraverso un linguaggio quasi fumettistico e con colori accesi, segnando una svolta nel mio esprimermi, occhi grandi enormi e i volti in primo piano sono la caratteristica di tutti i miei lavori ad acrilico, dal 2016 all’inizio del 2020. Continuo, con grande divertimento e passione anche con l’Arte Digitale creo immagini soprattutto per libri di favole o per stampe su t-shirt. L’immagine di quest’opera, come di tutte le altre di questo periodo, è in primo piano,  perché mi focalizzo sul volto? Non so se a questo sono stata spinta dalla fisiognomica, materia che mi attrae, una disciplina pseudoscientifica che pretende di dedurre i caratteri psicologici e morali di una persona dal suo aspetto fisico, non so se questo sia completamente vero, ciò non toglie che certi atteggiamenti dal volto siano ben riconoscibili. Sia un pittore che uno scrittore descrivono bene i volti per far capire anche la psiche, l’allure, il tipo, ecc…; ad esempio, una persona dai capelli neri sarà considerata mediterranea e una coi capelli biondi nordica, nonostante i rimescolamenti della popolazione, certi topos rimangono. Il volto è il fulcro del nostro corpo, così come lo è il muso di un’animale o la corolla di un fiore… ecco per me è così, lo stelo è il corpo e il volto è il fiore. Perché gli occhi così grandi? Non solo  perché sono considerati lo specchio dell’anima, in quanto sono la parte più sincera del volto, non essendo controllabili, se ci piace qualcosa o siamo interessati, le pupille si dilatano e se abbiamo paura o se qualcosa ci provoca ribrezzo o rabbia, le nostre pupille si restringono e se ci annoiamo restano “normali”. Gli occhi fotografano la realtà, il nostro cervello decodifica, “solo il 10% delle connessioni neurali riguarda la visione; il restante 90% è per lo più costituito da una rete interna, che lavora incessantemente per dare un senso all’informazione proveniente dall’esterno!” Detto questo sono del parere che nell’occhio rimanga la verità, ovvero quel 10%, ciò che ha fotografato e non è stato mediato o addolcito dal 90% da parte del cervello, che decodifica anche tramite i nostri pregiudizi e credenze. In questo dipinto, il volto è in primo piano, su fondo giallo acido, come una spremuta di limone senza zucchero, è il volto spigoloso di una donna con i capelli neri ben squadrati, la bocca rossa, chiusa e un po’ amara che guarda lo spettatore con occhi verde bosco, occhi interrogativi e un po’ spaventati, ma decisi e con dentro un’affermazione. Cosa vogliono dire questi occhi? La risposta è nell’orecchino che ha al lobo, una perla con un cuore rosso… nonostante tutto (la perla simbolo del pianto) questa donna sarà mossa solo dall’amore (il cuore rosso). Il dipinto è attraversato da tutta una serie di linee diagonali equidistanti, volendo rappresentare simbolicamente delle linee di confine/limite, in quanto è stato creato per il Festival delle Arti di Cervia del 2016 il cui tema era, “Schengen ostaggio delle politiche internazionali“. Lo Spazio Schengen (cittadina in Lussemburgo, nella quale è stato stipulato l’accordo) è una zona di libera circolazione dove i controlli alle frontiere sono stati aboliti, aderiscono 22 Stati su 27 dell’Unione europea. Contrariamente a quello che credevo teoricamente, la realizzazione delle linee/confine non hanno deturpato il volto della donna, come se inconsciamente non fossi sicura che il confine sia in fin dei conti negativo associandolo al limite. Il termine limite deriva da due differenti sostantivi latini: limes e limen. Il primo ha il significato di termine, confine, il secondo di ingresso, quindi il confine chiude o apre la porta? Il confine è una fine o un inizio? Il limite/confine/porta è un tema molto profondo che associo al divino e putacaso nel Vangelo di oggi 23/08/2020, le parole centrali sono legate alla fondazione della Chiesa: “Tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo” (Matteo 18,18). Un qualcosa che ha che fare…, che fa riferimento con l’aprire o il chiudere, infatti, nell’Apocalisse (3,7) si legge: “Così parla il Santo, il Veritiero, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude, quando chiude nessuno apre”

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