sabato 21 marzo 2015

TROVATO COTTO E MANGIATO gli asparagi



Gli asparagi selvatici li avevo già  mangiati, me li avevano regalati, un mazzetto, assomigliano naturalmente agli orticoli ma sono molto più sottili ed hanno un gusto più intenso ed amarognolo. Ma dove abito non li ho mai trovati, nei soliti luoghi della mia cerca, finché una stagione in cui sono andata al mare prima del mese di giugno ho visto un via vai di persone nella pineta antistante la spiaggia, stavano raccogliendo gli asparagi. Nel periodo che va da aprile a maggio sono molti gli appassionati che partono per lunghe spedizioni boschive alla ricerca di asparagi selvatici, questi elegantissimi steli verdi che non solo sono deliziosi da gustare ma fanno anche bene perché possiedono una serie di proprietà benefiche per la nostra salute. Bisogna cercare  la pianta nel mezzo dei rovi perché l’asparago si nasconde molto spesso alla base della pianta che è aggrovigliata come una rete da pesca di colore verde. La prima cosa da fare è munirsi di un bastone per scuotere le frasche in quanto il rischio di imbattersi nelle vipere è reale, dopodiché facendosi largo tra i rami, e con una buona dose di fortuna, si troveranno gli asparagi che si mimetizzano facilmente e pungono. E’ fondamentale durante la raccolta non danneggiare la pianta madre in modo che possano rinascere altri asparagi. L’elevato contenuto di potassio e di asparagina, attribuisce agli asparagi un’importante proprietà diuretica, disintossicante e depurativa su reni e fegato, per questo sono indicati per chi soffre di stipsi, intestino pigro e ritenzione idrica… sono poveri di calorie ma ricchissimi di gusto. Si mangiano crudi in insalata, in frittate gustose a cui si può aggiungere la solita dadolata di pancetta o bacon. La frittata si può poi tagliare a triangoli e poi servita su un letto di misticanza. Oppure si può preparare un ottimo risotto, rosolando gli asparagi che prima avrete tritato, aggiungendo un po’ di acqua sale e pepe e facendo cuocere per una decina di minuti, si aggiunge poi il riso e lo si fa cuocere aggiungendo a poco a poco l’acqua, infine mantecare con una buona dose di grana o pecorino, volendo rendere più ricco il piatto si aggiunge panna da cucina. E poi buonissimo il sugo per le tagliatelle o gli spaghetti con gli asparagi rosolati e l’aggiunta di salsiccia o pancetta, sfumando il tutto col vino bianco, volendo si può lasciare il sugo bianco altrimenti si può aggiungere  passata di pomodoro, saltare in padella aggiungere una spolveratona di pecorino e poi gustare il piatto con un bicchiere di Sangiovese.  


 

2 commenti:

Lei ha detto...

Io adoro gli asparagi selvatici, qui chiamati "asparagina"! Hanno un sapore meraviglioso, forte ma delicato, nulla a che vedere con quelli che compriamo al supermercato!

Ti seguo carissima

Paola Tassinari ha detto...

Ciao irene, anche tu innamorata delle erbe...siamo un po' streghette.