domenica 1 marzo 2015

TROVATO COTTO E MANGIATO il tarassaco



L’erba che vedete nella foto è il tarassaco, in Romagna è chiamato piscialetto  perché ha proprietà diuretiche e lassative, ma è pure ricco di vitamina  A, B, C, D, le sue proprietà sono ben note fin dall’antichità (il suo nome deriva dal greco  ‘rimedio’,   ‘guarigione’). Si trova dappertutto e tutti l’avete vista e la conoscete. Adesso io non sono un’esperta, quello che vi scrivo è sull’onda del piacere che provo nella raccolta e nella cucina di queste erbe dei poveri che i ricchi manco si sognano… non dire al padrone quanto son buone le erbe con lo zampone, quindi per imparare qualcosa di più, andate in cerca degli esperti che sono in internet, io vi scriverò solo quello che so… che è poco. Dunque  dopo quello che vi ho scritto sul tarassaco, vi dico che questa erba è buonissima in cucina, la potete spezzettare e fare un’insalata con uova sode, condita con olio, sale,   pepe ed aceto balsamico, potete usare le foglie per imbottire i panini al posto del pomodoro o della rucola o dell’insalata. Oppure la potete lessare quindi ripassare in padella con dadini di pancetta. Od anche lessata, tritata aggiunta a uova sbattute, un cucchiaio di farina, sale e pepe e fritta in padella per una frittata da leccarsi i baffi, volendo si può aggiungere del formaggio per arricchirla. Allo stesso modo potete fare le frittelle. Va anche bene assieme ad altre erbe o agli spinaci per il ripieno di tortelli o crescioni, l’aggiunta di formaggio o dadini di pancetta o bacon è sempre ben vista, per questi piatti un vino Albana secco si abbina bene. I suo i fiori si possono aggiungere a insalate e frittate, sono tradizionalmente usati per farne una sorta di vino, e i boccioli sott’aceto vengono consumati come i capperi. Ma non è ancora finita il lattice bianco  dei suoi steli e foglie è un rimedio tradizionale per eczemi e verruche. Vedete un po’ quante meraviglie per quest’erba che non è considerata seppur bellissima coi suoi fiori gialli come il sole e quelle strane infiorescenze, chiamate soffioni, che sembrano bolle di spiritelli… quanta bellezza, quanta bontà davanti ai nostri occhi ciechi.

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