L’ortica è un’erba spontanea comunissima fra le macerie, nei campi e negli
incolti, considerata una specie infestante, il suo nome deriva dal latino urere che significa bruciare“bruciare”, lo so bene
io che caddi da bambina in un grosso cespuglio a sedere scoperto. Ha stelo
eretto, sottile, sul quale sono inserite foglie ovali e allungate e seghettate sul margine. I
peli urticanti sono una difesa della pianta per scoraggiare l’uso alimentare
degli animali e dell’uomo, che per questo ha cercato sempre di eliminarla ma
sembra che per ovviare al bruciore, basti strofinare sulla parte interessata le
foglie dell’acetosa che cresce spesso nelle sue vicinanze. L’uomo fin dalla
preistoria ha usato questa pianta per nutrimento e per confezionare tessuti. In
Germania, durante la prima guerra mondiale, quando si verificò una forte
carenza di cotone, venne usato un tessuto
ottenuto dall’ortica. I Romani ne
apprezzavano le proprietà curative e afrodisiache. I medici latini
consigliavano la cosiddetta “orticazione” nei casi di reumatismi cronici, in pratica
si percuoteva il malato con fusti di ortica per produrre un forte arrossamento, chissà il malcapitato
poteva anche essere abbandonato dai lancinanti dolori reumatici… io comunque
non provo il trattamento. Petronio consigliava agli uomini di farsi frustare
sotto l’ombelico, sulle reni e sulle natiche, con un mazzo di ortiche per
riacquistare la virilità, e pertanto era diffuso il detto: “Si quis in urticas
minxerit, libidine adficietur”( se un uomo l’ha messo nelle ortiche sarà poi efficientissimo).
I Greci antichi ne erano ghiotti, e consigliavano di raccoglierla in primavera,
per poter gustare i getti più teneri anche in insalata. Al posto degli spinaci
può essere utilizzata come contorno, cotta e condita con olio e limone o
ripassata al burro, oppure insieme con la ricotta, può essere inserita nei
ripieni per i ravioli e nelle torte rustiche. Con i germogli se ne può fare un’ottima
frittata o un gradevole risotto o unirla
con altre erbe nelle zuppe di verdure e nei minestroni. Si può usare per il ripieno dei crescioni o
per fare gli gnocchi o le tagliatelle verdi. Ma un piatto veramente facile,
veloce e buono sono le scaloppine all’ortica. Salate e pepate le fettine poi
infarinatele e scottatele in padella con l’olio. Lasciatele riposare intanto
nel loro fondo di cottura mettete i pomodori e le ortiche sminuzzate, cuocete
un poco poi reinserite le fettine di carne, lasciatele insaporire un poco e spolverizzate
con prezzemolo, è un piatto buono anche freddo… ma voi non dimenticate di
mettervi i guanti per raccogliere le ortiche.
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