domenica 6 agosto 2017

RECENSIONE DEL ROMANZO "ALLA DERIVA" di Enrico Bante

Pensavo di cavarci fuori un best-seller con i controcazzi... scrive Enrico Bante in questo meraviglioso romanzo, Alla deriva. Beh, un best-seller forse no, perché oggi non è più questione di qualità, ma di quantità di denaro che si investe per ottenere visibilità e quindi esistere, coi mi piace che determinano la popolarità, ma un capolavoro, questo sì, Bante, con quel nome che riecheggia il Poeta fiorentino, ma romagnolo di indole, dicevo, un capolavoro Bante lo ha creato. Non sto a descrivere niente della trama, che ti avvolge e ti cattura e ti fa andare a 300 all'ora, mentre tu vorresti proseguire ai 30 per assaporare le descrizioni dei personaggi e dei loro atti e tatti. Se imbocchi la strada di Alla deriva, ti trovi seduto accanto a Sal Paradise, pseudonimo di Jack Kerouac e inizi un viaggio in cui non importa il comprendere, il capire, importa viaggiare, scorrere le pagine del libro, sfracellarti in un muro o salire in paradiso, ma avanti, sempre avanti. Ho letto questo libro, con lo stesso piacere di quando ho letto Ulisse di James Joyce, inizialmente senza capire un cazzo, ma avanti, sempre avanti. Mi sono fermata solo circa a metà, mi sono detta - ma chi cazzo è questo Bante? Ah ecco, un fumettaro-. Non serviva Umberto Eco per sdoganare questo tipo di letteratura, basti pensare, ma non ci si pensa, al fumetto Strumtruppen, la prima strip quotidiana italiana, nota per essere una satira contro la vita militare e il nazismo... Rende simpatici i soldati tedeschi, pubblicato nel 1968! Improponibile per qualsiasi altro tipo di scrittura, che verrebbe citata subito, senza neanche leggerla, di negazionismo. Dopo essermi tolta la curiosità sullo scrittore, ho proseguito ad oltranza questo romanzo e diversamente che trovarlo surreale l’ho trovato specchio della società di oggi. Società avvoltolata in una specie di nichilismo alla Marchese de Sade, dove si può fare di tutto, perché se ti viene l'idea vuol dire che è naturale e si può fare. Eppure, eppure vi è tanto amore, tanta amicizia, tanta purezza e la scintilla del vero sacro, che è sempre conquistato con fatica, dolore, peccati, comprensione e non da una semplice scampagnata in Oriente. Da tenere in biblioteca in mezzo ai Classici, vicino al Don Chisciotte. 
Paola Tassinari

1 commento:

Bante ha detto...

Ciao Paola,

Sono Enrico Bante. Ti scrivo qui perché non avendo FB non sapevo in che altro modo contattarti.
Non potevo non ringraziarti per la splendida recensione, sono rimasto a bocca aperta... che dire, sono commosso e felice. Grazie infinite! Se mi permetti, vorrei inserirla su IBS (oppure lo devi fare tu? Non saprei, la mail di SENSOINVERSO ne accennava qualcosa) e su Amazon. Su FB non so se c'è già (ma pensavo di creare una pagina FB del libro, vedremo).
Ripeto, sono felicissimo ed estremamente riconoscente. Adesso voglio ricambiare con qualcosa di tuo, assolutamente! Cosa mi consigli tra le tue pubblicazioni, per iniziare?
Se vuoi scrivermi: enrico.bante@gmail.com

Un caro saluto,
Enrico