giovedì 7 giugno 2018

UN BICCHIERE DI BARBERA


La Barbera è un vino tipico del Piemonte principalmente nelle zone di Alessandria, di Alba, di Asti, e dell’Oltrepò Pavese. La Barbera è da bere giovane nella sua versione senza invecchiamento, da lasciare riposare alcuni anni prima di degustarla. La Barbera è un vino frizzante, dal colore intenso, netti profumi di frutta rossa, fiori e quel tanto di spezie per renderla intrigante. Ha tannini decisi e un’acidità incredibile, tanto che viene considerata uno dei vitigni più acidi, nonostante cresca in zone relativamente calde. Potete bere la Barbera leggera e frizzante come aperitivo o per accompagnamento per i classici antipasti piemontesi, ma anche con semplici salumi, mentre la Barbera più corposa, invecchiata si può servire anche con piatti più elaborati come ad esempio la selvaggina. L’estrema adattabilità del vitigno, ha fatto sì di espandersi non solo in tutt’Italia, ma in tutto il mondo, in Argentina è uno dei vitigni più coltivati, così come in California e Uruguay.  Così si possono trovare bottiglie di Barbera un po’ dappertutto, ognuna con caratteristiche del luogo dove viene coltivata, ma il vino rimarrà sempre inconfondibile. E ci sarà un motivo se la Barbera è stata fonte di ispirazione per cantanti e poeti. Se Gaber canta barbera e champagne
stasera beviam
e un cantautore pugliese
due gocce di Barbera, canzoni che parlano di amori tormentati o finiti, si può forse intendere che la briosità della Barbera tolga la malinconia del mal d’amore. Quindi prendiamo un bicchiere, versiamo una buona dose di Barbera, e degustiamolo come si deve: osserviamo, ruotiamo lentamente il calice, annusiamo, ruotiamo di nuovo il calice in maniera più ampia e poi finalmente beviamo facendo entrare un po’ d’aria in bocca e pensiamo alla poesia di Giosuè Carducci…  Generosa Barbera/ Bevendola ci pare/D’esser soli in mare/sfidanti una bufera e chissà forse dopo ci sentiremmo in grado di superare meglio le disavventure d’amore o le tempeste della vita.

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