giovedì 1 novembre 2018

RENE' MAGRITTE 1


René François Ghislain Magritte (Lessines21 novembre 1898 – Bruxelles15 agosto 1967) è stato un pittore surrealista belga. Magritte, detto anche le saboteur tranquille per i suoi lavori che presentano scene reali tranquille e asettiche cambiandone però i parametri, decontestualizzando gli oggetti dipinti,  così può presentare una semplice pipa iperrealista scrivendoci sopra questa non è una pipa oppure un paio di scarpe che al posto della parte davanti presenta delle dita oppure un masso pesantissimo che vola. Magritte vela di mistero il reale, il normale, insinuando dubbi attraverso la realtà. I suoi lavori fantastici, immaginari ed enigmatici lo avvicinano agli artisti della Metafisica come Giorgio de Chirico. La vita di Magritte, al contrario di altri surrealisti e dadaisti non è trasgressiva, nel 1916 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bruxelles più tardi si sposa con la compagna di sempre. Lavora come grafico, cambiando vita quando incontra le opere di de Chirico. Conosce il teorico dei surrealisti, Breton, aderisce al movimento ma viene stroncato dalla critica. Successivamente sempre con la moglie va a Parigi, ma la galleria La Cantaure di Bruxelles  per cui lavorava a tempo pieno  chiude e Magritte torna in Belgio e riprende il lavoro di grafico. Per sfuggire ai nazisti ritorna in Francia, questa volta al Sud, a Carcassonne. Magritte raggiunge il successo solo negli anni Sessanta, dopo pochi anni muore. Nel 1953 esegue Golconda che raffigura una serie di uomini in bombetta  che cadono dal cielo, come se si trattasse di pioggia. Così Magritte descrive la tela:   “C’è una multitudine di uomini, di uomini diversi. Ma poiché una multitudine non fa pensare a un individuo, tutti gli uomini sono vestiti allo stesso modo… “Golconde” era una ricca città indiana, una specie di miracolo. Io ritengo che sia un miracolo poter camminare attraverso il cielo sulla terra”.

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