sabato 8 giugno 2019

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,XIV parte


Il fico è l’albero sacro più importante per Roma, perché sotto un albero di fico (ficus ruminalis), fu ritrovata la cesta che conteneva i gemelli Romolo e Remo, figli del dio Marte e della vestale Rea Silvia, sotto al fico i gemelli furono allattati dalla lupa, emblema della città eterna, anche se prima della lupa il simbolo di Roma era un leone che azzannava un cervo ma ormai non lo ricorda più nessuno: Roma è la lupa, anche se la sua raffigurazione è un’opera d’arte degli odiati etruschi.
Le fonti antiche collocano il fico alle pendici del Palatino, nei pressi della “grotta del Lupercale”  che fu oggetto di venerazione per diversi secoli.
La leggenda narra che quando l’antico fico era ormai secco e deperito, un altro germogliò spontaneamente.
La pianta era ritenuta bene augurale e dal suo stato di salute si traevano auspici per la città.
Si riteneva infatti che se si fosse seccata Roma sarebbe caduta in disgrazia, come capitò dopo il regno di Nerone, quando il fico morì testimoniando con la sua scomparsa che la libertà di Roma era perduta… il fico era morto troppo presto che Roma dopo Nerone durò ancora per qualche centinaio d’anni.
L’ulivo era molto amato dai romani, sia per l’apprezzato olio, ma anche come pianta cara a Minerva, dea che faceva parte della Triade capitolina, i rametti d’ulivo intrecciati a quelli d’alloro servivano per creare le corone per le persone importanti.
La vite: Roma è sorta sulla terra di Enotria, che significa terra del vino e ancora oggi, in queste zone se ne beve del buono.
I romani amavano tanto il vino da inventare il bacio: in epoca repubblicana gli uomini potevano esercitare sulle loro donne lo “ius osculi”, il diritto del bacio, per verificare che non avessero bevuto del vino di nascosto.
Berlo equivaleva a compiere adulterio poiché si credeva che il vino liberasse i freni inibitori, iniziasse al piacere e fosse un potente abortivo… qualcosa di vero c’è, se un po’ allegre di vino le donne cedono più facilmente ma non solo loro!

immagine: vite, fico, ulivo al Foro romano

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