Il livore di
Enea per la morte di Pallante è simile all’ira di Achille per la morte di
Patroclo, lo scontro fra Turno ed Enea si può appaiare a quello fra Achille ed
Ettore, con la differenza che la vittoria va ai troiani, pare quasi che i
troiani/etruschi tornino nella loro patria, sconfitti dai greci e debbano
combattere con i greci colonizzatori o
il loro stessi progenitori, che non vogliono
spartire i terreni, alla fine però i troiani risulteranno vincenti alla grande
in quanto i discendenti di Enea conquisteranno tutta la Grecia e tante altre
terre.
Un discorso
a parte merita Pallante, la cui importanza si può legare alla antica dea Pale e
a Pallade l’amica del cuore di Atena, i nomi e la mitologia sono troppo simili
per non celare qualcosa.
Pallade,
nella mitologia greca, era la compagna di giochi di Atena, che fu uccisa accidentalmente
da Atena durante un combattimento di allenamento, in segno di lutto, Atena
aggiunse il nome di Pallade al proprio e fece costruire un’immagine della compianta amica Pallade che
pose sull’Olimpo… il famoso Palladio che era
conservato a Troia.
Secondo la
leggenda, durante la guerra di Troia, gli achei seppero da Eleno, figlio di
Priamo, che la città non sarebbe stata conquistata fin tanto che il Palladio si
trovasse in città. Ulisse e Diomede si travestirono allora da mendicanti ed
entrarono a Troia e presero il Palladio: questa avventura viene menzionata come
una delle cause della sconfitta troiana.
La
tradizione latina vuole che Diomede restituisse il Palladio, che poi tramite Enea
giunse a Roma dove fu custodito con grandi onori, in seguito si narra che venne
trasferito da Roma a Costantinopoli da Costantino.
Altri
Palladio esistevano, quello di Atene, ma famoso fu anche quello di Napoli, chi
aveva l’originale?Il termine Palladio poteva avere origine dal palta, con significato di cosa caduta dal cielo. I palta dovevano
essere sempre esposti alla volta celeste: così a Roma il dio Termine, divinità
arcaica che sovrintendeva alle pietre e ai confini stava sotto un’apertura del
tetto nel tempio di Giove, e un’identica apertura era stata praticata nel
tempio di Zeus a Troia… ora si capisce meglio il senso di quell’ovulo magico
che è l’apertura del Pantheon.
Interessante
un parallelo fra i palta e le pietre venute dal cielo … meteoriti divinizzate?
Betty invece
trovava che nei miti si riproponeva un qualcosa di ormai lontano nel tempo, un
evento eccezionale, che pareva narrare di una divinità scesa dal cielo, forse
un’aliena o forse una dea, uccisa per
sbaglio in modo accidentale da un amico terrestre, oppure che se ne va con la
sua astronave, comunque torna in Cielo, l’amico terrestre sconsolato crea
simulacri che vengono onorati… ricorda un poco anche la venuta di Cristo.
Comunque,
per estensione con il termine Palladio si iniziò a indicare statue o altri
oggetti o edifici, la cui presenza faceva da amuleto nella protezione della città.
immagine: Pallade Atena e il centauro di sandro Botticelli
2 commenti:
Buon inizio settimana
Grazie, anche a te
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