domenica 8 settembre 2019

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,XXVI parte


Il livore di Enea per la morte di Pallante è simile all’ira di Achille per la morte di Patroclo, lo scontro fra Turno ed Enea si può appaiare a quello fra Achille ed Ettore, con la differenza che la vittoria va ai troiani, pare quasi che i troiani/etruschi tornino nella loro patria, sconfitti dai greci e debbano combattere con i greci colonizzatori o il loro stessi progenitori, che non vogliono spartire i terreni,  alla fine però  i troiani risulteranno vincenti alla grande in quanto i discendenti di Enea conquisteranno tutta la Grecia e tante altre terre.
Un discorso a parte merita Pallante, la cui importanza si può legare alla antica dea Pale e a Pallade l’amica del cuore di Atena, i nomi e la mitologia sono troppo simili per non celare qualcosa.
Pallade, nella mitologia greca, era la compagna di giochi di Atena, che fu uccisa accidentalmente da Atena durante un combattimento di allenamento, in segno di lutto, Atena aggiunse il nome di Pallade al proprio e fece costruire un’immagine della compianta amica Pallade che pose   sull’Olimpo… il famoso Palladio che era conservato a Troia.
Secondo la leggenda, durante la guerra di Troia, gli achei seppero da Eleno, figlio di Priamo, che la città non sarebbe stata conquistata fin tanto che il Palladio si trovasse in città. Ulisse e Diomede si travestirono allora da mendicanti ed entrarono a Troia e presero il Palladio: questa avventura viene menzionata come una delle cause della sconfitta troiana.
La tradizione latina vuole che Diomede restituisse il Palladio, che poi tramite Enea giunse a Roma dove fu custodito con grandi onori, in seguito si narra che venne trasferito da Roma a Costantinopoli da Costantino.
Altri Palladio esistevano, quello di Atene, ma famoso fu anche quello di Napoli, chi aveva l’originale?Il termine Palladio poteva avere origine dal palta, con significato di cosa caduta dal cielo. I palta dovevano essere sempre esposti alla volta celeste: così a Roma il dio Termine, divinità arcaica che sovrintendeva alle pietre e ai confini stava sotto un’apertura del tetto nel tempio di Giove, e un’identica apertura era stata praticata nel tempio di Zeus a Troia… ora si capisce meglio il senso di quell’ovulo magico che è l’apertura del Pantheon.
Interessante un parallelo fra i palta e le pietre venute dal cielo …  meteoriti divinizzate?
Betty invece trovava che nei miti si riproponeva un qualcosa di ormai lontano nel tempo, un evento eccezionale, che pareva narrare di una divinità scesa dal cielo, forse un’aliena o forse una dea, uccisa per sbaglio in modo accidentale da un amico terrestre, oppure che se ne va con la sua astronave, comunque torna in Cielo, l’amico terrestre sconsolato crea simulacri che vengono onorati… ricorda un poco anche la venuta di Cristo.
Comunque, per estensione con il termine Palladio si iniziò a indicare statue o altri oggetti o edifici, la cui presenza faceva da amuleto nella protezione della città.   



immagine: Pallade Atena e il centauro di sandro Botticelli

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