lunedì 23 settembre 2019

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,XXVIII parte

  
Tra coloro che abitarono al Palatino possiamo ricordare Tiberio Sempronio Gracco, padre dei famosi tribuni, Licinio Crasso, console nel 95, Cicerone, il poeta lirico Catullo, Ortensio Ortalo, famoso oratore, la cui casa fu poi acquistata da Augusto.
Nel Medioevo il Palatino subì le sorti del resto di Roma e tutto decadde a pascolo per armenti, ma nel XVI secolo apparve sul Palatino, una cosa che oggi sarebbe impensabile e punibile dalla legge.  Furono edificati gli Horti Palatini Farnesiorum, i Giardini Farnese. Nel 1542 infatti il cardinale Alessandro Farnese, nipote di Paolo III, acquistò le rovine della Domus Tiberiana, le riempì di terra e incaricò il Vignola di disegnargli un giardino, Betty che non lo sapeva, si aggirava tra il ninfeo e l’uccelliera dei giardini non capendoci un razzo, comunque alla fine della visita al Palatino fu entusiasta un pizzico in più della visita ai Fori.
Betty cominciava a essere molto stanca, erano ore che si aggirava fra i Fori e il Palatino e ora mentre discendeva di nuovo verso i Fori, l’immensità del Circo Massimo la stupì, arrancando lo volle circumnavigare, poteva sembrare solo un grande spiazzo di erba incolta ma irradiava energia fascinosa… qui un tempo c’era il santuario del Sole e l’ara di Ercole.
Poco lontano situato a fianco della Casa di Augusto, c’erano i resti del tempio dedicato ad Apollo, altro dio che ha che fare col sole, infatti ne guidava il carro.
Ad Apollo era dedicato uno degli edifici più importanti del Palatino, inaugurato nel 28 a.C. con una solenne cerimonia e arricchito con cinquanta statue delle Danaidi, il cui mito ricorda una guerra fra l’Egitto e probabilmente i tirreni, e le statue di Apollo, latona e Artemide che vennero portate direttamente dalla Grecia, nella base della statua di Apollo erano conservato i Libri Sibillini ( erano una raccolta di responsi oracolari scritti in lingua greca, probabilmente appartenenti agli etruschi).
A Roma era festeggiato anche come Apollo Medicus, Apollo il guaritore.
Le Ludi Apollinares erano una delle festività romana tra le più note, dedicate ad Apollo non avevano una data fissa, anche se principalmente si svolgevano in luglio, una leggenda racconta che durante le prime celebrazioni  i romani furono attaccati da genti, ma una nuvola di dardi e frecce cadde sui loro nemici… A Betty nessuno toglieva dalla testa che il Santo protettore di Ravenna e della Romagna, festeggiato il 23 luglio, avesse qualcosa a che fare con Apollo.

immagine: Apollo palatino