martedì 15 settembre 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,LXVII parte



Accidenti, si disse Betty, questa procedura giuridica faceva degli Equi il popolo più civile,

anche più degli stessi Etruschi, per questo furono chiamati dai Romani 

Equi, cioè “Giusti”… ma lo strano dello strano è che anche qui si parla di erba e sarà solo un caso che in mezzo alla Fontana dell’Acqua Marcia ci sia Glauco e la sua erba miracolosa?

Altro particolare curioso è che esiste un'altra popolazione di Equi o Giusti.

Il termine giusto è utilizzato nella tradizione ebraica, in quanto questo popolo ha in antico stipulato e rispettato un patto con Dio, che prevede ben 613 precetti, inoltre la tradizione ebraica ritiene che in ogni generazione nascano 36 giusti, che svolgono lavori umili ma dallo loro condotta dipenderebbe il destino dell'umanità.

Gli Equi si incontrano solo nelle monografie di Coriolano e di Furio Camillo.

La storia degli Equi, nelle vicende relative ai contrasti ed alle guerre con Roma antica, è parallela e quasi sempre comune a quella dei Volsci, tanto che per due secoli insieme hanno lottato contro Roma per la difesa territoriale, dovrebbe identificarsi nei Volsci la popolazione originaria, da cui gli Equi hanno avuto il nome.

Ad avvalorare questa ipotesi, c’è lo straordinario fenomeno della transumanza, (chi non ricorda gli antichi pastori d’Abruzzo del Vate? Oggi la transumanza fa parte del Patrimonio Unesco) che era praticata da parte degli Equi e dei Volsci in maniera parallela.

Il bestiame bovino, allevato nel territorio degli Equi, veniva fatto svernare nel territorio volsco. viceversa il bestiame dei Volsci in estate veniva portato nel territorio degli Equi, popolazione delle montagne, insediata nei pressi di grosse sorgenti e di fiumi potabili. La transumanza praticata nel modo indicato imponeva un rapporto straordinario tra le due popolazioni, che può essere spiegato solo con la parentela razziale.

immagine: transumanza

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