giovedì 15 ottobre 2020

VACANZE ROMANE romanzo a puntate,LXXI parte



Nell’antichità l’inimicizia e la resistenza dei Volsci e degli Equi contro Roma resterà proverbiale. Conquistato il territorio degli Equi, per impadronirsi delle risorse idriche dell’Aniene, fu istituita la Tribù dell’Aniene la più grande tribus territoriale della repubblica, che ai tempi di Cicerone, decideva con quella Terentina le elezioni in Roma.
Visto che sto pensando all’antica Roma, quella parte di storia di  Roma che si confonde col mito e che più ho amato, quella mitica dei re e quella della repubblica, si disse Betty, è bene che mi soffermi sul significato di tribus, in quanto le cose amministrative dei romani le ho sempre tralasciate a favore dei personaggi e degli eventi.
Betty digitò sul cellulare: tribù romane wikipedia.
Le tribù dell'antica Roma erano originariamente raggruppamenti sociali in cui erano suddivisi i cittadini romani. Originariamente individuate su base gentilizia (gens), in epoca regia si trasformarono in suddivisioni territoriali. Istituite in età arcaica, secondo la tradizione, dallo stesso Romolo.
Le tribù erano originariamente in numero di tre:
i Ramnes (da Romulus di origine latina , che dovrebbero identificarsi con le famiglie romane autoctone, guidate dai Latini e stanziate nelle zone pianeggianti;
i Tities (o Titienses da Titus Tatius di origine sabina), cioè le famiglie venute al seguito di Tito Tazio, di origine sabina;
i Luceres (da Lucumon o Lygmon di origine etrusca), che secondo Tito Livio erano di origine incerta; secondo altri studiosi sarebbero stati gli abitanti delle zone boscose nei dintorni di Roma (dal latino lucus, ovvero ‘bosco’), di origine etnica prevalentemente autoctona; secondo altri, sarebbero genti di origine etrusca condotte da un Lucumone (che in etrusco significa re), dal quale avrebbero preso il nome; o anche dal re di Ardea, Lucero. Secondo questa interpretazione Roma sarebbe sorta dall’integrazione di tre popoli: Latini, Sabini ed Etruschi.

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