Alle otto era pronta, vestita e truccata. Aveva indossato un
paio di pantaloni palazzo, quindi molto larghi per nascondere le sue cosce
piuttosto formose, in crepe e in color crema, in una tonalità molto chiara.
Betty solitamente si vestiva come le piaceva, comprava gli abiti che le
piacevano senza pensare se le stavano bene o meno, sua madre solitamente la
riprendeva dicendole: «Perché ti metti quei vestiti stretti che ti fanno più
grassa e si vede il segno delle mutande? Così ti ridono tutti dietro?». Quindi
per il matrimonio Betty aveva scelto un abito che le stesse bene. I pantaloni
erano color crema e larghi, sopra aveva una canotta sempre dello stesso colore,
sopra la canotta una maglia sempre dello stesso colore chiaro che era trasparente
tutta ricamata con perline, il tutto completato da una giacca svolazzante in
chiffon color testa di moro, ai piedi sandali piuttosto coprenti color beige
molto chiaro e pochette color testa di moro. Si sentiva carina ed elegante e
per far trascorrere il tempo, il matrimonio era alle 10, si mise a gironzolare
attorno e si accorse che i sandali le facevano male. Oddio aveva pagato i
sandali un’esagerazione e ora le facevano già male, Betty non pensava solo a
come avrebbe fatto a portarli sino a sera, Betty era convinta che se le cose
non andavano per il verso giusto, voleva dire che era giornata infausta. Oddio
prima i dolori di pancia nel roseto, ora il mal di piedi, certo anche il
matrimonio non sarebbe stato fausto, infatti nonostante le rosee promesse il
matrimonio fallì dopo pochi mesi.
immagine: Colle Aventino
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