giovedì 10 febbraio 2022

Vacanze romane 140°

 


“Secondo la tradizione fu San Domenico a trapiantare in Italia il primo esemplare d’arancio, nel 1220. Importato dalla Spagna, il santo decise di portarlo a Roma e di piantarlo esattamente qui, sul colle Aventino, all’interno del chiostro della chiesa di Santa Sabina. Ora, questo melangolo, arancio dai frutti amari, si rivelò tutt’altro che un semplice albero da frutta, capace al contrario di veri e propri miracoli. Non solo durante una predicazione di San Domenico, l’albero produsse da sé un’altra pianta, ma aiutò Santa Caterina da Siena, in visita a Roma intorno al 1300, a mitigare il rinomato caratteraccio di papa Urbano VI. Su l’occasione dell’incontro, infatti, pare che la Santa si recò a raccogliere qui cinque arance, per poi candirle e portarle in dono al pontefice. Per questo motivo, quando il Giardino venne affidato alle cure dei monaci domenicani, dell’adiacente chiesa, e destinato ad orto, vi si decise di piantare i “figli” di quella prima pianta, miracolosi anch’essi e quindi vietati al tocco”. (https://www.roma)

immagine: Arancio centenario di San Domenico

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