lunedì 20 maggio 2024

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello

 



(Fotografia di Annamaria Antonelli) Un tempo, le nascite erano una sorpresa! Maschio o Femmina? Nella foto due vestitini da neonato e il grembiule che Donna Carmela indossava per assistere al parto. Tutti cuciti e ricamati a mano. 
                           

                               Donna Carmela la levatrice (l’ostetrica): quella notte di 60 anni fa… 

                                                              di Annamaria Antonelli

Negli anni ’60, in Piazza San Pietro Caveoso c’era un palazzo (oggi non c’è più) “Palazzo Dubla”, dove viveva una coppia di giovani sposi Giovanni e Giuseppina. Era il 13 novembre, una giornata apparentemente tranquilla. Tutto accadde nella notte quando un violento temporale, un vero diluvio 149 universale, si abbattè su Matera. La pioggia era abbondante e le strade dei Sassi erano inondate a tal punto che l’acqua entrò nelle case e portò con se tutto quello che trovava nel suo cammino fin proprio a quel palazzo, a metà tra il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Il confluire delle acque in Piazza San Pietro ne alzò il livello, allagò il piano terra dello stabile e ruppe i vetri delle finestre riversando sedie, mobili e oggetti di ogni genere nel sottostante Torrente Gravina. Ma, mentre fuori diluviava e al pian terreno c’era il caos, al primo piano dello stesso stabile stava accadendo qualcosa di emozionante! Giuseppina aspettava un bimbo. (In quegli anni si partoriva in casa. In ospedale, dove c’era il medico, si andava per i parti difficili o le urgenze). 150 Il lungo travaglio era cominciato sin dalla mattina quando Giovanni corse a chiamare Donna Carmela Lapenna, la levatrice. Era una signora robusta ma, molto dolce e coraggiosa e con Brunetta, la sua assistente al parto, andava nelle case dei materani a far nascere bambini che lei amorevolmente chiamava “I miei figli”. Donna Carmela guidava una Fiat 500 di colore chiaro, era un po’ buffa quando entrava in macchina per via della sua mole ma, era sempre pronta a intervenire. Dopo aver visitato la futura mamma le disse che sarebbe ritornata in serata o al più tardi il mattino seguente, come, infatti, accadde. Fortunatamente! Sì, perché come lei stessa disse: ”Se tuo figlio avesse deciso di nascere nella notte, come avrei raggiunto la vostra casa, con quella pioggia?”. Era impossibile percorrere le 151 scivolose strade dei Sassi, persino in automobile! Ma, mentre donna Carmela chiacchierava, il pianto del bimbo fece dimenticare la brutta notte e colmò i cuori dei suoi genitori di gioia. Come si dice “Spunta sempre il Sole!”


 Chiesa di San Pietro Caveoso nei Sassi di Matera. Nell’omonima piazza è ambientato il racconto (Fotografia di Annamaria Antonelli)

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