domenica 20 ottobre 2024

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello



Angelo V di Paola Tassinari Questo dipinto è intitolato “Angelo V”, è un acrilico, misura 50x60 cm, del 2017. Su uno sfondo blu che ricorda il cielo e la divinità, rosseggiano come fuoco rosso cupo le ali di questo angelo, il cui volto in primo piano dagli occhi giallo/verde è imperscrutabile, ha la bombetta in testa ed è vestito con un abito scuro, la camicia bianca e la cravatta nera, rappresenta un angelo particolare, un angelo che arriva in terra ad avvisarti di stare attento perché non sai quando sarà la tua ora. Oppure può essere una persona terrena che è buona e gentile come un angelo o anche un angelo che si presenta a te con le fattezze di una qualsiasi persona. È infatti, liberamente ispirato al film “Vi presento Joe Black” interpretato da Anthony Hopkins e Brad Pitt. Nella vita di Bill un ricco magnate delle telecomunicazioni, arriva Joe un uomo affascinante, interpretato da Brad Pitt, che è in realtà l’angelo della Morte, che vuole prima conoscere le emozioni umane di Bill prima di portarlo via per sempre. Per questo, per restare sulla terra e provare i sentimenti umani si è incarnato in Joe, un ragazzo umano. Joe/la Morte scopre sentimenti mai provati con la figlia di Bill, Susan, tra loro nasce una grande storia d’amore, si erano già incontrati e piaciuti quando Joe era solo Joe. Molto preoccupato è Bill il padre, che ha paura che Joe/la Morte, innamorato di sua figlia, voglia portar via Susan e non lui. Dopo un toccante discorso con Bill, Joe/la Morte decide di rinunciare all’amore e di sparire dopo aver fissato la data della morte di Bill. Il giorno del suo compleanno Bill dovrà dire addio a tutti. Un addio ancor più difficile sarà quello di Joe/la Morte a Susan. Muore il padre e Joe/la Morte svanisce. Susan è molto triste ma poi, incontra di nuovo Joe, il bel ragazzo incontrato giorni prima, che era stato volutamente sacrificato dalla Morte alla ricerca di un corpo con il quale agire indisturbata e che ora evidentemente la Morte ha riportato in vita. Susan decide di vivere una storia d’amore con Joe, che non è più l’angelo della Morte ma ne ha le fattezze e forse chissà in qualche modo è rimasto impresso nel corpo di Joe, qualcosa dell’angelo della Morte o viceversa. Gli angeli esistono veramente? Forse sì, forse no: se trovo una penna di un volatile in un luogo insolito penso che un angelo mi abbia sfiorata per dirmi che sono sulla strada giusta perché Dio utilizza i suoi fedeli angeli per aiutare le persone. Se invece mi accadono fatti irritanti e fastidiosi penso ai dispettosi “angeli che peccarono”, quelli che si unirono a Satana nella ribellione contro Dio che forse non sono del tutto cattivi. Dante descrive, nel XXI Canto dell’Inferno, un gruppetto di diavoli spiritosi, il capo dei diavoli, Malacoda, chiama Barbariccia con altri diavoli, per scortare Dante e Virgilio lungo la bolgia. Barbariccia, messo in riga la sua truppa, la fa partire al suono ritmato delle sue scorregge: “Ed elli avea del cul fatto trombetta”, una buffa metafora che ci rende simpatici anche questi poveri diavoli che devono essere sempre cattivi…Nella nostra religione cattolica non c’è dualismo, esiste solo il bene, o i beni; il male invece, o i mali, sono semplicemente mancanza di bene. Satana e i demoni sono stati creati da Dio buoni per natura, essi stessi si sono resi malvagi per superbia, chissà mai che diventino umili, anche se a dir la verità l’arroganza e la superbia non è solo degli angeli ribelli ma anche di persone umane. Da ultimo, ma non ultimo… forse Dante ci consiglia di rendere ridicolo il male per neutralizzarlo, ma oggi purtroppo il gioco del ridicolo sui media, non risparmia nessuno né quelli “cattivi” e ancor di più quelli “buoni”, anzi oggi più che mai si rende ridicolo il bene mentre il male pare essere alla moda, trendy per dirla all’inglese che fa più chic.

Nessun commento: