mercoledì 20 novembre 2024

CON GLI OCCHI, CON LE MANI, CON IL CUORE (la fotografa, la pittrice, il poeta) di Annamaria Antonelli Paola Tassinari Vito Coviello

Amore nel Vento “La leggenda di brezza di sera” di Vito Coviello 

Amore di vento e di goccia, di rugiada, 

amore di brina, amore di vento 

figlia della bianca Poseidone 

e della notte più scura. 

È la fresca brezza della sera, 

del solo manto di stelle vestita, 

arrivava al calar della sera, 

volando libera e sola 

come aquilone nel cielo d’autunno,

attraversava mari, pianure e montagne

 facendo innamorare bianche nuvole

 di sé e stormire di gelosia

 degli alberi le foglie. 

Volando libera e sola,  

una sera d’autunno

 incontrò su una di quelle foglie

 goccia di rugiada

 che il tempo e il gelo della solitudine

 avevano fatto brina come fiocco di neve. 

Amore di vento e amore di brina 

si intesero subito 

e felici di essersi ritrovati, 

pur così diversi ma 

così profondamente uguali, 

volarono via insieme nel vento 

quasi Paolo e Francesca. 

Volarono insieme teneramente, 

abbracciati sotto quel manto di stelle 

per molte notti e molte notti ancora. 

Erano inseparabili 

e avevano tante cose da dirsi

e da raccontarsi, da fare l’alba, 

ma poi arrivò la primavera 

e poi l’estate. 

In primavera, 

le visite di amore e di vento, 

si fecero rare e amore di brina, 

goccia di rugiada, 

in sua paziente attesa, 

con i suoi ghirigori, 

sulle foglie

 scriveva poesie da lasciare nel vento.

 Ma quando all’inizio dell’estate 

amore di vento intendeva 

volare altrove, non venne più. 

Amore di brina, goccia di rugiada

 come lacrima solitaria

 si lasciò scivolare da quella foglia

 per finire nel fiume e di lì nel mare. 

Amore di brina, goccia di rugiada

 era tornata alla casa del padre,

 l’immenso mare.

Quando tornò l’autunno

 e arrivò il suo d’inverno,

 con le fredde e solitarie nott

i vestite di un pesante mantello nero

 a falde larghe, amore di vento

 andò a cercare amore di brina

 ma non lo trovò, 

lo cercò ancora e ancora, non lo trovò,

 allora come lupa lo chiamò, 

ululò al vento

 del suo perduto amore invano,

 il loro amore è rimasto nel vento. 

Quando in primavera sentirete stormire 

le foglie, se saprete ascoltare,  

udirete le poesie di amore di brina e, 

quando d’inverno

 udirete ululare il vento,

 è amore di vento

che cerca ancora amore di brina.

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