domenica 28 dicembre 2008

TEODERICO RE

Un po' di storia...Teoderico(455/526 dC) appartenente alla famiglia principesca degli Amali, figlio di Teodemiro, a otto anni fu mandato come ostaggio a Costantinopoli. Alla morte del padre divenne re e col beneplacito di Zenone ( imperatore d'oriente) nel 488 alla testa degli Ostrogoti, calò in Italia, ove dal 476 Odoacre usurpava i poteri dell'imperatore d'occidente. Cinque anni durò la guerra e tre anni l'assedio a Ravenna. Teoderico riuscì con uno stratagemma a massacrare Odoacre e i suoi capi col pretesto che ordivano una congiura contro di lui. Regnò per circa 30 anni con grande equilibrio e saggezza, instaurando buoni rapporti con la chiesa occidentale, nonostante la fede ariana dei goti, e affidando i poteri civili ai membri del senato romano. Le terre italiane rifiorirono, Ravenna la sua capitale e Verona furono le sue città preferite. Alla fine della sua vita fu pressato dalla nobiltà gotica gelosa delle maestranze romane, dalla chiesa occidentale e da quella orientale che ordì persecuzioni antiariane. Teoderico morì gli ultimi giorni di agosto del 526. Ed ora passiamo al mito e alla leggenda. Nei poemi germanici, Odoacre espelle Teoderico dall'Italia, questi viene ospitato da Attila (re degli Unni) per 30anni, duranti i quali Teoderico compie varie imprese che vengono inserite nella fase conclusiva del ciclo dei Nibelunghi. Nella Porta Regia di San Zeno (Verona) è raffigurato Teoderico a cavallo che insegue il cervo demoniaco, l'anonimo Valesiano la descrive così: "Questo è Teoderico che i veronesi chiamano Diatrico, intorno al quale la gente del popolo favoleggiando tramanda che fu generato dal diavolo; e regnò a Verona e fece costruire l'arena veronese; dipoi avendo inviato un messo all'inferno ricevette dal padre suo il diavolo un cavallo e dei cani, e non appena Teoderico ebbe ricevuto questi regali, fu preso da tale gioia che, uscito dal bagno in cui si stava lavando essendo avvolto solo da un telo, salì sul cavallo e da quel momento non apparve più, ma si dice che, di notte vada cacciando per le selve ed insegua le ninfe... "ecco allora che si inserisce la caccia demoniaca, diffusa nel medioevo,in cui si racconta della famiglia Herlequini, una schiera a cavallo di destrieri che soffiano fuoco e fumo dalle narici, questa credenza era diffusa in Francia, in Italia e in Germania. Il nome Herlequini è passato alla maschera di Arlecchino, ma c'è chi come Gerlasio di Tilbury poneva alla testa dei cacciatori selvaggi Artù il leggendario re del ciclo bretone. Lo storico Giordane afferma che i Goti, dopo una memorabile vittoria sui romani, considerarono i loro capi come semidei o Ansis, questi ultimi erano gli antenati degli Amali, il clan di Teoderico, il cui capostipite si chiamava Gapt (i filologi sono d' accordo nel ritenere Gapt una scrittura errata per Gaut) e Gautr è uno dei molti nomi dati ad Odino. A Ravenna dove morì, si è conservata fino ai giorni nostri la leggenda del fulmine che avrebbe dovuto colpire Teoderico. Questi, terrorizzato aveva fatto costruire il mausoleo, la cui volta è un gigantesco sasso monolite, una galleria sottoterra collegava il palazzo regio al mausoleo, dove Teoderico correndo su un cocchio andava a rifugiarsi al primo apparire delle nuvole. Il monolite ha in effetti una crepa. A Ravenna Teoderico ha subito la damnatio memoriae, i mosaici di Sant'Apollinare Nuovo sono stati rifatti, la sua immagine a cavallo tolta, vi è rimasto un suo ritratto sprezzamente intestato a Giustiniano; un'altra raffigurazione si è salvata al Museo Arcivescovile. La sua statua a cavallo è stata portata via da Carlo Magno per il palazzo di Aquisgrana. ( molte informazini provengono dal libro di Anselmo Calvetti "Alle origini di miti fiabe e leggende")

2 commenti:

pierperrone ha detto...

Ma lo sai che Teoderico è stato per un pò anche nel palazzo di Augusto a Roma, il palazzo imperiale di Roma antica?

Paola Tassinari ha detto...

Sì lo sapevo, Io sono innamorata di Teoderico, sin dalle elementari, quando nel libro di lettura vi erano le sue leggende, lui era il mio principe azzurro, così saggio e forte , tanto forte da non avere paura di nulla, su Teo sono di un palloso che più palloso non si può, hai visto che post lungo ho fatto , e lo volevo fare corto/corto. Vedi che le mie mani scure, hanno la nuvola azzurra , quella nuvola è Teoderico.