venerdì 24 luglio 2015

STORIA DI UN MELANGOLO (quarta e ultima parte)


 Le arance ci portano il profumo anche di altre mitologie, giungono in occidente dalle terre dove nasce il sole, dall'oriente.  
Tanto avevo rotto le scatole ad amici e familiari con la storia del  Melangolo, che noi al nord siamo sfortunati, non abbiamo le arance, solo pesche e mele, non possiamo goderci la vista degli alberi carichi di mille piccoli soli, che mi regalarono un alberello di mandarini cinesi il Kumquat, strettamente imparentato col  Melangolo ma più resistente al freddo.
La pianta di Kumquat che in realtà si chiama Fortunella, appartine alla famiglia delle Rutaceae come gli agrumi in genere.
Gli agrumi nella mitologia greca furono portati da Giunone a Giove quando divenne sua sposa   gli portò come dote alcuni alberelli che producevano dei meravigliosi pomi d’oro, arance e limoni, simboli d’amore e  fecondità, un simbolismo tuttora vigente, vista l’usanza di scegliere proprio i fiori di zagara per i bouquet nuziali. 

Giove, dovette considerare tanto caro e prezioso quel dono che li custodì gelosamente in uno stupendo  giardino sito in una parte remota del mondo allora conosciuto, alle pendici del Monte Atlante, incaricando come custodi le mitiche ninfe Esperidi, avvenenti fanciulle dal canto dolcissimo che venivano coadiuvate in questa delicata incombenza dal drago Ladone.
Purtroppo per Giove, tali accorgimenti si dimostrarono insufficienti; i preziosi alberi furono infatti sottratti da Ercole, nella sua undicesima fatica, dopo aver combattuto un’estenuante lotta in cui ebbe la peggio il terribile Ladone. Da allora, fortunatamente anche gli uomini ebbero gli agrumi.

E  anch'io che ho amato tanto il melangolo, ho da vari anni il mio agrume, certo  i frutti sono grossi solo come noci, ma quando vi passo accanto ne rubo un paio e li mangio strizzando gli occhi, perchè sono amari come il melangolo e aspri come il limone, ma mi piace tanto farlo.
Con il Kumquat si possono fare ottime ricette, il pollo con sedano, carote e mandarini, si possono candire, sciroppare, mettere sotto cognac, la marmellata è buona ma troppo laboriosa non fa  per me, e poi conosco un'ottima ricetta per fare una crostata buonissima e bellissima, non vi posso dare le ricette perchè mi servono per prendere alla gola gli uomini, certi segreti non si svelano.
Sto scherzando naturalmente, ma non scherzo nel dirvi che trovo il nome del Kumquat cioè Fortunella un po' il nume della casa.


immagine di Teoderica 

Nessun commento: