venerdì 24 giugno 2016

Storie degli animali 4



Scrivendo sullo squalo, il mio pensiero è volato al falco. Lo squalo è il re del mare, il falco quello dei cieli. Mi direte  -No è l’aquila la regina dei cieli- . -Appunto la regina non il re-. Ho da poco letto un bel romanzo storico sulla falconeria e sull’imperatore Federico II, tratta di Santi, Cavalieri e Amore, è di Franco Fregni, edito da edizioni del girasole. Scene di falconeria sono rappresentate negli affreschi egizi più antichi. La caccia con il falco era conosciuta in Cina già 2000 anni prima Cristo, i romani la praticarono in tutte le province dell’impero,  se ne ha notizia  anche in Giappone, in India e in Persia, in Europa fu introdotta con successo a partire dalla seconda metà del IX secolo. La caccia con il falco affascinò anche Federico II. Per lui rappresentava da un lato una manifestazione simbolica del potere legata a precisi rituali ed alla costruzione di apposite strutture; dall’altro uno svago, anzi, una vera e propria   passione che coltivò per tutta la vita, oltre che un mezzo per conoscere meglio la natura. Egli non era contento della sola pratica di questo sport; voleva conoscere tutto, e si documentò leggendo ciò che fino allora si conosceva degli uccelli e della caccia con i rapaci, convocò alla sua corte molti abili falconieri mediorientali ed introdusse l’uso dell’azione tranquillante del cappuccio (appreso dal mondo arabo) in sostituzione alla orribile tecnica di cucire le palpebre dei rapaci. Questa passione per i falchi e il loro comportamento nella caccia, di cui Federico  si ispirava per muovere lo scacchiere dei conflitti, è rimasta tutt’oggi, non la falconeria ma la passione, non è la prima volta che mi hanno indicato con sorpresa e allegria:  "Guarda, là nel cielo, c’è un falco". A forza di sentirmelo dire anch’io scruto il cielo per scorgere un falco, da qualche giorno poi un "falchetto" viene a posarsi sui fili della luce accanto alla mia casa… a me non pare tanto pericoloso. Per terminare occorre dire che Federico non riuscì ad ottenere un regno unito, fu scomunicato, perse delle guerre, ebbe troppe donne, troppi sapienti, alla fine anche troppi falchi, insomma non aveva il senso della misura.



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