Due righe sul film Tintorera, dove lo squalo femmina si
divora principalmente donne e poi viene uccisa da un uomo …un filino
maschilista questo film lo è. Anzi molto maschilista, a me interessava
solamente stare sul divano accanto a mio figlio, ma questo Esteban che
sfarfalleggia e uccide lo squalo femmina solo dopo tante morti, non mi piace
per niente. La trama: ricco e spensierato play-boy, Esteban che si fa
esoticamente chiamare Steve, noleggia una lussuosa barca da diporto e divide il
proprio tempo tra feste e pesca in un porto turistico del Messico. Fatta
conoscenza con Patricia, la ospita; quindi, dopo un iniziale litigio con Miguel
a causa della stessa ragazza, la cede allo stesso. Patricia, scesa in mare al
mattino molto presto, viene divorata dalla Tintorera, un gigantesco esemplare
di femmina dello “squalo tigre”. Miguel, divenuto amico di Steve, fa vita in
comune con lui e la britannica Gabriela. Il “ménage a trois” dura allegramente
sino a che lo stesso Miguel non finisce tra le fauci della Tintorera. Steve,
nonostante la partenza di Gabriela, si consola con altre donne. Solo quando
anche Cinthia viene sbranata, il play-boy matura disegni di vendetta e non si
placa sino a che negli abissi colpisce mortalmente la vorace femmina-squalo.
Tintorera è uno di quei film diventati leggendari senza avere particolari
meriti, se non quello dello squalo femmina, che fa tandem con la ferocia di un’altra
femmina: quella della tigre; occorre però dire che le riprese subacquee sono molto
belle e curate… il fascino era tutto in quegli abissi dove da un momento all’altro
poteva apparire la Tintorera.
immagine: di teoderica
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