martedì 3 gennaio 2017

VIAGGIO IN FRANCIA II

Certo che Sanremo è turistica, basta vedere le piccole spiagge affollate, o il centro incasinato da auto, da persone che camminano in gruppo con la cartina in mano, negozi di ogni genere tra il lusso e il folk e naturalmente tanti venditori ambulanti di origine magrebina, ma non c’è solo questo. Proseguo il mio giro a piedi visitando la chiesa di Santa Maria degli Angeli, la chiesa in stile Barocco, spicca poiché è in netto contrasto con le linee moderne del vicino Palafiori. La sua facciata è riccamente decorata da stucchi, l’interno è ombroso e rinfrescante, qui una giornalista mi intervista sull’ultimo attentato dell’Isis, dove due uomini armati hanno fatto 7 ostaggi e sgozzato un prete e un fedele; ho risposto che la Chiesa cattolica più aperta e tollerante faccia un ulteriore gesto simbolico di indulgenza, togliendo la raffigurazione di Maometto dall’inferno, si trova a Bologna in San Petronio, mi ha ringraziato aggiungendo che il mio pensare era insolito e propositivo, diversamente da chi all’odio rispondeva con l’odio. Avrei voluto fare la salita verso il Santuario della Madonna della Costa, che sale fra due ali di alberi, ma ero troppo stanca e poi ormai era tardi e la Chiesa probabilmente chiusa, così mi sono limitata ad ammirarla dal basso. Qui in questa parte di Sanremo, si respira spiritualità, questo Santuario è molto amato ed è pieno di ex voto per grazie ricevute, inoltre la Madonna di questo Santuario è ritenuta l’artefice della salvezza e della prosperità della Città dei Fiori; infatti nel passato, per la sua posizione geografica, per il suo clima, i suoi prodotti, è sempre stata oggetto di assalti e di incursioni: i romani, i genovesi e poi i saraceni e i pirati, ma si è sempre salvata per intercessione della loro Protettrice. Sanremo ha una storia antichissima, dal tempo dei greci, ne fa fede l’esistenza di leggende mitologiche greche e di pratiche pagane. Questo Santuario si erge in un luogo sacro da millenni. Al tempo dei Greci il luogo era chiamato Leucotea (Dea del Mare, dei Greci).Nel terzo secolo a.C. con l’arrivo dei romani il nome cambia con quello di Matuzia, derivato forse dal nome della Dea Matuta o della “Gens Matucia” che, come accenna la storia, si faceva discendente della Dea, tale nome rimane sino all’avvento del Vescovo cristiano Romolo (600-700) da cui la città prende il nome di “Castrum Sancti Romuli”, Città di San Romolo fino al XVI secolo, poi, per contrazione dialettale divenne Sanremo. Dopo la morte di San Romolo gli abitanti scendono verso il mare e costruiscono la città sulla collina detta “della Costa”, oggi chiamata “Pigna” per la sua forma. E qui mi compro un buon gelato e mi avvio verso l’hotel, notando nella zona più a sud di Sanremo una grande piazza intitolata a Baden Powell, sicuramente a Sanremo ci sarà una comunità di scout. Gli insegnamenti di Baden Powell si sviluppano soprattutto nell’amare la vita all’aria aperta, alla scoperta del creato incontrando Dio, all’amicizia e all’accettazione del diverso. E con un ultimo pensiero a me, che avrei tanto voluto essere una Giovane Marmotta, apprendo che oggi si può diventare scout anche da adulti… della serie mai dire mai.

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