martedì 6 giugno 2017
MARLA (nona puntata)
Marla si
era pian piano abituata alla degenza ospedaliera, si era fatta
portare le sue cose, il flauto traverso, il computer, i trucchi,
matite, rossetti, ecc., per giocare col suo volto e abiti carini per
essere carina. Oltre ad amare Xia come un figlio, si era innamorata
degli altri suoi compagni, li amava, ognuno in modo diverso,
affascinata dalle loro diverse peculiarità, e li amava a modo suo,
abbrucciata. Fu allora
che le diedero le dimissioni, quando non le importava più della
libertà, la rilasciarono. Marla avrebbe voluto restare, furono i
compagni che le diedero la forza di uscire fuori, fuori dal
fornello/porcilaia; mentre stava per uscire dalla porta, si scontrò
con due poliziotti che tenevano sottobraccio un'anziana signora,
malandata, dall'aspetto si notava che i parenti la trascuravano, ma
lei era dignitosa e parlava coi vigili e i medici con molto buon
senso; beh, fecero un altro ennesimo TSO, a lei così saggia! Marla
e Xia si lanciarono all'unisono contro i due in divisa, come due
palle di cannone... boom! Si
svegliò all'improvviso, piena di rabbia, credendo di stare
morsicando ai polsi il poliziotto, invece era nel suo letto, aveva
fatto uno di quei sogni, o incubi, che sembrano veri, come quello
ricorrente che faceva spesso, cioè di alzarsi da letto, lavarsi i
denti, fare la doccia, vestirsi, incamminarsi per andare al lavoro e
poi svegliarsi ritrovandosi nel letto senza essersi mai alzata. Marla
scosse la testa, la doveva smettere di stare al computer sino a
notte, per chattare su facebook, che poi le faceva male, Marla si
imbestialiva per le razzate che
vi circolavano e dopo andando a letto nervosa, o non dormiva o faceva
brutti sogni, proprio come questo... sì la doveva finire di stare su
Facebook.
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