domenica 13 maggio 2018

DIARIO 12

Come ho iniziato a scrivere? Il mio sogno di lettrice era quello di scrivere un libro, pareva irrealizzabile in quanto non avevo idea di come fare, non ho titoli di studio adatti, né sapevo scrivere a macchina. Poi il sogno si è tramutato in realtà. Come è successo? Ero contraria all’uso del computer, una realtà virtuale la aborrivo, già c’è tutto il mondo della psiche, del nostro io che lo è, preferivo alla lunga il giardinaggio, il fare e il manipolare realmente delle cose che starmene davanti al video, mi bastava la televisione. Ma dopo la Laurea e il Dottorato, mio figlio era stato contattato per un posto da professore universitario in Canada, un evento quasi miracoloso, un professore di appena trent’anni è precoce pure in Nord America. Lui aveva già un posto di lavoro adatto alla sua Laurea ma l’occasione era talmente ghiotta che ha lasciato tutto ed è partito. In quel frangente mi sono innamorata del computer, perché tramite questo mezzo potevo comunicare con Skype e parlare e vedere mio figlio. Skype è stato la mia consolazione di madre, la mia caramella, il mio dolce nella mia saudade. Da Skype, sono passata ai blog, ho aperto questo sito nel lontano 2008, circa dieci anni fa, poi ne ho aperti altri, sono planata sui social, ho fatto amicizie virtuali, fra cui persone che erano già scrittori e che mi hanno dato dei consigli. Ho iniziato a scrivere sui blog aggregatori, racconti e articoli, ho iniziato a partecipare ai concorsi di poesie, piena di entusiasmo. Nel 2011 mi è venuta l’idea di scrivere un romanzo partendo da un centenario inerente a Ravenna, la mia città. Si rievocavano i 500 anni dalla famosa Battaglia del giorno di Pasqua del 1512, definita come l’ultimo scontro dei cavalieri antichi e l’antesignana delle guerre moderne. Il manoscritto fu accettato da vari editori, e tutt’oggi non so se io scrivo decentemente o se è tutto un business e in realtà gli editori non scartino quasi nulla, anzi come dice Umberto Eco nel suo romanzo Il pendolo di Focault certi editori non hanno bisogno di lettori ma solo di scrittori. Comunque scelsi un editore di Ravenna e se non altro mi ha fatto da Maestro e ho imparato piuttosto bene come si scrive un libro. Dal 2011 non mi sono più fermata e oltre a scrivere per i miei blog e vari articoli per un web giornale scrivo in media un libro all’anno… forse lo scrivere riempie la mia solitudine.

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