lunedì 8 aprile 2019

VACANZE ROMANE romanzo a puntate, VI parte


Una brava persona il milanese, pochi grilli in testa, gran lavoratore, anche se poi il milanese puro, chissà quale era, visto le ondate migratorie dal Sud Italia negli Anni Sessanta: va a finire che i gran lavoratori erano quelli del Sud, sfatando il mito del sudista pacioccone e un po’ fannullone, in molti casi i modi di dire nascondono verità opposte.
Betty conosceva un paio di famiglie di Napoli, che abitavano da molti anni a Ravenna, che lavoravano dalla mattina molto presto sino a sera inoltrata e avevano abituato i loro figli a fare altrettanto.
Gente dinamica, che aveva attività fiorenti e se lo meritavano, essendo grandi lavoratori, ma mantenendo quel senso della famiglia che al Nord, purtroppo, era scomparso.
Le affinità elettive fra Lombardia e Romagna: inizialmente radici celtiche/etrusche; poi l’arrivo dei galli che sono sempre di stirpe celtico/barbaro perciò fracassoni, battaglieri ma in fondo dal cuore e l’animo buono.
Successivamente il dominio romano che unifica il territorio come Gallia Cisalpina, cioè “Gallia al di qua delle Alpi”.
Nel periodo finale dell’impero romano Milano diventa capitale della parte occidentale, con Massimiano imperatore, negli anni che vanno dal 286 al 402. Successivamente Onorio ritiene più sicuro spostare la capitale a Ravenna dove il 4 settembre 476 venne deposto l’ultimo imperatore, Romolo Augusto, per mano di Odoacre, re degli Eruli.  
Il regno di Odoacre ebbe vita breve: nel 493 fu spodestato dal re degli Ostrogoti, Teoderico (476-553) che conquista gran parte dell’Italia, pone la sua capitale a Ravenna, dove si trova ancora il suo Mausoleo testimonianza unica di un Pantheon barbaro... ma erano barbari o no?
Teoderico era nato al confine tra Austria e Ungheria, figlio del re degli ostrogoti era cresciuto proprio alla corte di Bisanzio, dove era stato inviato come ostaggio per garantire la pace tra il regno dei goti e Impero d’Oriente... era antesignano degli austroungarici.
Regno italico soppiantato dai bizantini, che causarono, in cerca di una rinnovata grandezza e unità imperiale, la guerra gotica, che durò 30 anni e flagellò tutta l’Italia.
Qui si dividono le sorti della Lombardia e della Romagna.
L’egemonia bizantina durò in Lombardia solo 16 anni: arrivarono i longobardi, altro ceppo barbaro/celtico, provenienti dal nord-est Europa, ancora oggi la regione porta il loro nome, longobardia, mentre la Romagna rimase terra dei bizantini... il suo nome significa terra dei romani.
Romagna e Lombardia apparentemente divise, ma le storie si intrecciano ugualmente.


immagine: Mausoleo di Teoderico

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