Vigilia
della Befana, stasera a Faenza c’è la Nott de Bisò, è una notte di
storia, mito e fuoco: protagonista è infatti il Niballo, un grande fantoccio
raffigurante un guerriero saraceno che a
mezzanotte viene dato alle fiamme…Niballo è la storpiatura di Annibale, l’Annibale
che attraversò le Alpi e che tanta paura fece al popolo italico/romano, e il Bisò
non è altro che il Vin Brulè ( vino zuccherato bollito con le spezie) che
chissà per quale motivo solo a Faenza è chiamato così, forse un antichissimo
rito pagano visto che bisò fa pensare a un biscione o magari a un drago,
in effetti se bevuto in quantità ci si sente dei draghi fino a che fa effetto l’ubriacatura.
Alcuni anni fa ci sono andata, perché seguivo la tradizione (Faenza è in
provincia di Ravenna) ma non mi sono mai divertita, troppo freddo e troppa
gente. Oggi la temperatura è stata mite circa 10° e me la sono passata
camminando per chilometri, ho perso tutte le coincidenze degli autobus, a
Ravenna nei giorni festivi gli autobus scarseggiano, ma va bene così, camminare
mi avrà fatto smaltire un po’ di calorie prese durante i pranzi e le cene
festive. Avrei voluto sbaraccare gli addobbi natalizi, ma mia nuora è ortodossa
quindi festeggia il Natale il 6/7 di gennaio e non mi sembra carino non tenere
le lucine fino a martedì 7 gennaio. Stamattina ho preparato un dolce per domani,
poi sono andata a trovare mia madre e ora mi sento un po’ sola, andrò a Messa
che mi varrà per oggi e per domani… mi sento anche un po’ triste, per questo
posto una foto dove invece ero molto felice… a Venezia in mostra con una mia
opera a Palazzo Zenobio durante la Biennale del 2019.
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