Tito Livio ci racconta l’evento:
“Quando i
Romani seppero che i Tarquini facevano parte dell’esercito dei Latini, furono
spinti dall’ira ad attaccare immediatamente battaglia. E dunque questo scontro
risultò più duro e sanguinoso di ogni altro: basti pensare che i comandanti non
si limitarono a dirigere le operazioni …Perfino
Tarquinio Superbo che pure era appesantito e indebolito dall’età stava in prima
fila… Il comandante latino…fece avanzare una coorte di esuli di Roma comandata
dal figlio di Lucio Tarquinio. E proprio grazie ad essa…poté rialzare per un
po’ il livello dello scontro… Al timore di una nuova guerra sabina si
aggiungeva la notizia, abbastanza certa, che trenta città si erano strette in
giuramento sotto l’impulso di Ottavio Mamilio…fu così che nella città scossa da
molteplici ansietà si affacciò per la prima volta l’idea di creare un dittatore”.
immagine: la cacciata di Tarquinio
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