domenica 20 novembre 2022

Il volo del gruccione

Capitolo 14

Un piccolo, piccolissimo riassunto su quella meraviglia che è il cervello.

 

 

Il cervello coordina tutte le attività, raccoglie le informazioni, le elabora, le collega, le memorizza ed invia pertinenti risposte.

Le informazioni viaggiano lungo le cellule nervose.

Il lavoro del cervello e dell’intero sistema nervoso è continuo: pur dormendo, infatti, grazie all’attività delle cellule nervose, il cuore continua a battere, i polmoni a respirare, il cibo ad essere digerito e altro.

Lyuba cercava di capire con consapevolezza, il dormire, il sonno, quella specie di morte apparente, in cui solo il respirare dimostrava che il corpo era vivo, mentre in realtà tutto era in movimento, più il sonno era profondo e più si era ristorati al risveglio, sentiva che c’era un qualcosa, un qualcosa che le sfuggiva … Il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle narici   un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

Il sistema nervoso si divide in: sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico.

Il sistema nervoso centrale svolge la funzione di centro di controllo per l’intero organismo e si suddivide in encefalo e midollo spinale.

Il sistema nervoso periferico è formato da nervi che collegano tutte le parti del corpo con l’encefalo e con il midollo spinale.

Il cervello è diviso da un solco in due parti dette emisferi, destro e sinistro, collegati fra loro da fasci di fibre, percorsi da solchi e rilievi.

Con competenze differenziate, i due emisferi lavorano insieme. Nel cervello aree diverse coordinano funzioni differenti: alcune il movimento, altre il ragionamento, altre ancora la memoria, l’apprendimento.

Il cervelletto, è situato sotto il cervello nella parte posteriore della scatola cranica, è formato anch’esso da due emisferi con diverse pieghe; ha il compito di coordinare e regolare i movimenti volontari e l’equilibrio.

Il midollo allungato, si trova sotto il cervelletto e collega l’encefalo al midollo spinale, ha il compito di controllare i muscoli involontari indispensabili alla vita, come quello cardiaco o quelli coinvolti nella respirazione.

Il midollo spinale, segue il midollo allungato, è un cilindro lungo circa 45 cm e del diametro di un mignolo.

Al midollo spinale giungono gli stimoli che provengono dagli organi di senso diretti all’encefalo,   dal midollo spinale partono verso i muscoli le risposte elaborate dal cervello.

Il sistema nervoso periferico è costituito da nervi, fasci di fibre nervose, che collegano gli organi periferici al sistema nervoso centrale, si suddividono in: nervi cranici, che partono dal cervello, nervi spinali collegati al midollo, insieme formano una rete su cui viaggiano gli impulsi provenienti dall’esterno e le conseguenti risposte elaborate dal sistema nervoso.

Il sistema nervoso periferico si divide in: sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo.

Il primo, detto anche volontario, è quello che controlla i muscoli scheletrici. Esso è costituito da neuroni che portano informazioni dai recettori, all’encefalo e al midollo spinale, e da neuroni che portano informazioni dall’encefalo e dal midollo spinale ai muscoli scheletrici.

Il sistema nervoso autonomo controlla l’attività degli organi interni del nostro corpo che lavorano in maniera indipendente dalla nostra volontà e garantiscono funzioni vitali tra le quali la digestione, la respirazione, la circolazione, il battito cardiaco e altro.

Il sistema nervoso autonomo, formato da due cordoni nervosi situati ai lati della colonna vertebrale, si divide in: simpatico e parasimpatico.

Questi due sistemi innervano i vari organi lavorando da antagonisti, in altre parole dove uno eccita l’altro deprime, e viceversa: il simpatico, ad esempio, accelera il battito del cuore mentre il parasimpatico lo rallenta.

Il lavoro coordinato del simpatico e del parasimpatico consente il perfetto funzionamento dei nostri organi. (https://icozzano.scuole.bo.it/ic/gnudi/IperANATOMIA/sistema%20nervoso.htm)

Nel linguaggio simbolico, fin dall’antichità, la colonna vertebrale è raffigurata come un albero, in cui scorre la linfa vitale: l’albero della vita raccontato da innumerevoli miti.    

Il nostro cervello si dirama tramite il midollo spinale e i nervi in tutto il corpo, l’immagine è quella di un albero rovesciato, se il nutrimento per l’albero sono le radici, per l’uomo ciò avviene con la testa.

L’immagine dell’albero rovesciato è un simbolo presente in molte culture, dal buddismo alla cabala ebraica.  

Platone descrive l’uomo come un albero capovolto con le radici protese verso il cielo e i rami verso la terra.

L’albero capovolto si trova anche nel Purgatorio di Dante, una pianta spoglia a forma di cono rovesciato, un albero da cui non cibarsi, dolce al gusto ma in realtà dannoso; poi l’albero viene legato al carro della Chiesa e come fosse primavera l’albero sboccia e si riveste di fiori di un colore tra il rosso e il viola.

L’albero si copre di fiori color lilla, tinta che simboleggia l’unione tra l’umano e il divino, l’unione di due nature, siamo infatti al XXXII Canto del Purgatorio, appena un saltino e si sarà in Paradiso.

Il viola dantesco è leggermente virante al rosso, in quanto tale colore se troppo scuro e tendente al blu evoca l’ametista, un quarzo usato nell’occultismo, oppure la violetta usata dai cavalieri della Tavola Rotonda per conoscere il futuro o il misterioso fluido viola che in Ecuador gli sciamani   usano per divinizzare: oggi i turisti vanno in Ecuador per bere l’ayahuasca, la celebre bevanda a base di liane, si drogano per raggiungere l’estasi e si ritrovano con un bel mal di pancia o addirittura col rischio di perdere la vita.

Il messaggio è molto semplice, non si scruta il futuro che come l’albero spoglio è dolce al gusto ma è dannoso; la conoscenza è il nostro scopo di vita, ma è spoglia se usata per scopi non legati a ciò che insegna il carro della Chiesa, il carro di Cristo, dei Santi e delle Virtù.

 

 

 

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