domenica 9 agosto 2009

AGGIORNAMENTO SUL LUPO MANNARO

Ma tutto ciò non si poteva ormai più cambiare. 
Sì. Se fosse stato più giovane! 
Allora forse le sue unghie sarebbero rinate, allora avrebbe forse trovato tanta forza anche solo nelle sue mascelle, che nell' impeto dell' ira e del furore avrebbe preso per la gola Cappuccetto rosso e l' avrebbe divorata... Ma così... al Lupo non rimaneva che pensare, e alla fine gli venne un' idea. Fece qualche lavoretto in nero, elemosinò, rubacchiò, risparmiò all' osso, così facendo, racimolò qualche soldo che investì nelle nuove tecnologie. Si fece impiantare unghie bioniche, trapiantare peli ispidi e folti, impiantare denti acuminati in titanio, un po' di dieta, un po' di palestra ed un po' di viagra ed eccolo ritornato lupo giovane e maschio. 
Ritrovata la sua aggressività si buttò in affari azzardati, sul filo della legalità, qualcuno gli andò male, ma con qualcuno guadagnò assai. 
Si contornò di splendide fanciulle, che accontentava con qualche monile, e in poco tempo si ritrovò fra i VIP. 
A quel punto, Cappuccetto rosso si rifece viva con occhi sdolcinati e leziose moine, ma il Lupo la spinse via in malo modo, aveva venti anni meno di lui, e sembrava sua nonna. 
Vedendo i suoi denti acuminati, il suo maschio petto, le sue performance sessuali, la sua aggressività negli affari, gli abitanti del luogo lo credettero un essere soprannaturale gli portarono spontaneamente doni e vollero farlo loro presidente. Il Lupo si ritrovò così, non solo molto ricco, ma anche capo del governo .

10 commenti:

Gaetano ha detto...

Ahi, ahi, Paola! Gira e rigira sei arrivata là dove ti premeva. Vedrai che già si prepara a darti man forte il nostro amico Pier L.Z., perché lo hai invitato a nozze con questo "lupo presidente"!

Abbracci,
Gaetano

pierperrone ha detto...

Cara Paola,
sarai accomunata alla lista di quei comunisti che complottano contro i presidenti del consiglio che adoperano il viagra, amano le signorine prezzolate, organizzano festini autocelebrativi psicopatologici, si arricchiscono con affari celebrati a spese dei loro sudditi e desiderano essere osannati ed applauditi da una corte adorante di servi, nani e ballerine.
Grazie ai loro applausi e ad altri lubrìchi favori elargiti di sotto le gonne o per mezzo di viscide manovre scivolose, i servi, i nani e le ballerine otterranno il regalo di diventare ministri del satrapo, amministratori del nulla, custodi della scimitarra presidenziale.

Il lupo lo hai destinato ad interpretare la parte nella più misera delle trame, amica mia. Ma tant'è, è così che va. Lui deve lavorare e se non recita non mangia.

Ma il lupo mi piace di più nella parte famelica della belva scorazzante in branchi affamati sulle cime innevate di monti resi ormai brulli dall'inverno tormentoso.

Ma va bene anche quello che recita nella favola di Cappuccetto Rosso, un pò porcello e un pò vittima.

Ma forse tu hai scoperto la vera anima delle favole di oggi.
Non si potrebbe più scrivere un Cappuccetto Rosso alla Grimm. Diseducativo, violento, sanguinario, antianimalista e a favore della caccia. Anche antisociale e un pò pedofilo.

Oggi i mostri per avere successo devono essere come hai scritto tu.

E così finiscono per diventare presidenti del consiglio.

pierperrone ha detto...

PS. Mi sono piaciuti molto i cappuccetto rosso che hai disegnato nei vari colori. Esprimevano più angoscia di quanto traspare dal racconto educativo.

Paola Tassinari ha detto...

Gaetano, Piero, come avete fatto a scoprire chi è il Lupo????
Spero che tu Gaetano, abbia apprezzato il Lupo Tecnologico??!!!!
Piero sono in sintonia con te sull' analisi che hai fatto sulla favola originale, avrei voluto fare un Lupo tecnologico Nuova Speranza, ma i tempi non sono ancora pronti e pensando al Lupo il pensiero è corso alla B.
Buonanotte ad entrambi.
PS Piero sono soddisfatta che i miei disegni ti siano piaciuti.

Gaetano ha detto...

IL LUPO TECNOLOGICO?
Tutto parte (o inizia) dal nastro infiocchettato blu avio della vanità di Cappuccetto Rosso dei primi suoi tre quadri fatti da te Paola. Consideriamoli come una sorte di “cravattino” che è servito a C.P. per prendere per la gola, come si suol dire, il furbo Lupo. Coincidenza vuole che la cosa si perpetua come una memoria indelebile perché quel “nastro” diventa cravatta, farfalla e quant’altro di altre fogge per l’uomo. A volte anche per la donna un po’ ovunque specie, per raccogliere trecce di capelli.
Fin qui, bene o male si son visti Lupi in gonnella, e a modo loro si son rifatti la specifica “verginità”, così come tu hai ben descritto.
Ma ti affascina (quale una certa C.P. di nuova generazione) un nuovo L. che intravedi all’orizzonte, quasi che sia un novello Adamo cui far cogliere una nuova “mela” dall’albero che forse ora presenta frutti assai più gustosi, anzi di più: qualcuno di questi potrebbe contenere addirittura l’elisir di lunga vita.
Lo disegni pure questo nuovo Lupo, anche se lo fai passare per “vie presidenziali”.
Però andare in bocca a lui, così come l’hai rimesso a nuovo, usando la miniera del “bianco” in te (rimasta in brache di tela), è come andare all’inferno dove c’è “freddo e stridore di denti”, tanto è l’effetto del bianco ghiaccio dei denti rimessi a nuovo! Ma è vero anche che il freddo è conservativo.
E del nastro infiocchettato della vanità, sparito nell’ultimo quadro di C.P. tutta in bianco e contorni color rosso?
Bene hai fatto, Paola, a servirtene per tracciare sul lato destro del Lupo che a te piace, un rettangolo in verticale ed in basso un triangolo rettangolo ed isoscele congiunto.
Ecco che si profilano i segni del “Signore dei signori” ed “il Re dei re”, insomma l’uomo con lo “scettro di ferro” (sul cavallo bianco: C.P., una certa “immacolata”) dell’Apocalisse di G.. Ecco il LUPO TECNOLOGICO che tanto ti affascina!
Quali i segni di ordine matematico a ragione della geometria del rettangolo e triangolo del tuo nuovo disegno, che tu non sai Paola, pur avendoli concepiti? Ma forse a modo tuo sembra di intravederli.
Nel modo più semplice, il triangolo rettangolo (ed isoscele congiunto) pone in evidenza la proprietà dell’ipotenusa che deriva dai due lati uguali attraverso la radice quadrata di 2.
Il segno che vi deriva è la memoria all’indietro della creazione dei due (Adamo ed Eva) che resta ed il blu del nastro di C.P., da che era avio ora è di un profondo blu marino ma anche metallico in una certa misura. Nelle tracce di sottili filamenti rossi qui presenti può prefigurarsi una sorta di vecchio Dna umano.
Tutto sembra O.K., ma c’è di più perché col rettangolo così allungato in altezza sembra assicurare in modo “matematico” una cosa che preme tanto al genere umano afflitto da talune false religioni convinti che la fine del mondo è prossima. Fra questi si ergono certi “Testimoni” che spargono addirittura il terrore sulla povera gente dicendo: “Come potete sopravvivere alla fine del mondo?”
Ma il “Matematico” nel tuo disegno profetico, Paola, pone in risalto una evidente proprietà del rettangolo così allungato e posto in relazione col triangolo in basso. Anzi il muso del nuovo Lupo (tecnologico) fa da punto sotto il rettangolo tale da mostrare il segno esclamativo. Dunque in esso è come se si viene a sapere di una cosa che tanto si vuole capire, ossia che la fine del mondo non ci sarà. Non ci sarà perché gli elementi che costituiscono i piani esistenziali del nostro mondo, che sono stati considerati quattro sin dal passato remoto ad oggi, ossia Terra, Acqua, Aria e Fuoco, resteranno ancora tali e quali.
Se indichiamo con “b” il lato maggiore e verticale del nostro rettangolo in discussione ed “a” l’altro in piano, il loro rapporto moltiplicato per la radice quadrata di 2 (la memoria che da sola ci assicura che nulla verrà cancellato del genere umano) derivata dal triangolo in basso, dà esattamente quattro. Dunque b=4a2, ossia b=a32.
Gaetano

Gaetano ha detto...

E le guerre?
Verranno scongiurate. Ci penserà la poesia congiunta alla matematica, una mitica "cicogna sul tetto" che sorveglierà di "notte" mentre l'umanità dorme e si riposa.
Sul blog di Annarita, Matem@ticamente, oggi è caduta una stella d'agosto, giusto "La cicogna sul tetto" tanto preziosa.
Gaetano

Annarita ha detto...

Paola, il tuo finale, anche se realistico sotto la metafora di cui si ammanta, è molto triste.

La tecnologia può fare molto e anche a sproposito purtroppo se mal utilizzata. Questo è un pericolo che l'umanità corre, se non si vigila con attenzione, perché la pace è meno redditizia delle guerre.

Vieni a leggere il saggio di Gaetano su http://lanostramatematica.splinder.com

E' un vero gioiello sotto tutti gli aspetti e guarda positivo. Un'incitazione alla speranza e alla positività...

Molto bella e suggestiva l'immagine.
Complimenti.
Un abbraccio
annarita

Paola Tassinari ha detto...

Cara Annarita , anche la tecnologia può essere ambivalente, come tu hai detto occorre vigilare.
Adesso vengo da te a leggere il saggio di Gaetano.
Ciao e buona giornata.

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano, grazie per i bellissimo commento, mi è piaciuto veramente tanto.
Ho letto i " I DUE LEONI" forse un po' complicati per me, ho colto un senso di " speranza" legata alla ricerca dell' Uomo, il "lupo tecnologico" voleva essere la mia risposta ,come al solito "casinista", al tuo e-book.
Tu hai capito tutto quello che volevo dire con la raffigurazione del lupo.........l' uomo rimarrà magari un po' lupo mannaro ma cerca sempre l' infinito.
Grazie Gaetano , può sembrare offensivo , ma il lupo tecnologico era un messaggiuo di speranza.
La tecnologia può essere usata male, ma quanto bene ci ha portato? TANTO.
Ciao, non mancherò di andare al sito di Annarita.

utilizerapagain ha detto...

Ma questo e' il papi.
Il presidente (cavaliere) sa di essere solo un uomo. Il suo unico rimpianto e' che la brevita' della vita non gli consente di afferrare tutto quello che vorrebbe, ma per lui questo e' solo un inconveniente, non un problema.
Il lupo mannaro (l' azzurro viagralizzato presidente e cavaliere) ha per se' il presente, ha per se' il futuro, ha per se' l' eterno.
Mi auguro che ci sia sempre una Cappuccetto Rosso (che bel colore!) capoace di ribellarsi rivendicando la liberta' propria e di tutti.
Gaetano non tirarmi per i capelli, si fa per dire, nelle polemiche presidenziali... ;-D
Buonanotte.
Vale