Il lupo svenne quasi dalla felicità e si gonfiò d' orgoglio . Ecco , questa bellissima ed ingenuissima creatura era gelosa di lui... Ed ebbe la sensazione di un capogiro sempre più forte, e sempre più si gonfiò ed ora non era più come un porcellino di capodanno, ma come un maiale ingrassato.
- Non temere, caramellina mia, mia colombina!- flautò con voce di efebo.- Io non ti pianterò giammai.-
- Giuralo!
-
-Te lo giuro.-
Cappuccetto rosso rise:
- Sì, sì. E' facile giurare qui...
-
-E dove dovrei dunque giurare?
- Al municipio davanti al borgomastro...-
Il lupo perciò corse con Cappuccetto rosso al municipio e giurò davanti al borgomastro .
- Ora sono già un po' più tranquilla - dichiarò Cappuccetto rosso.
E ritornarono al loro caldo nido, nel covo dell' intimità, per pranzare festosamente alla tavola dell' amore, che ora era coperta dalla tovaglia sacra e candida del matrimonio.
- -Ah !- disse il terzo giorno- è vero che io sono la tua sposa, ma il cuore umano è mutevole come la luna, ora è piena, ora sparisce.
-
-Ma dal mio cuore tu non sparirai mai- rispose il lupo convinto.
-Il tuo amore dileguerà. Ti stancherai di me e divorzierai . E dove andrò io, povera tapina mendica, che donai a te la mia innocenza, la mia bellezza e la mia giovinezza? Dove troverò io un somaro che mi prenda in moglie, quando sarò già brutta e vecchia? Ah, come sono infelice, ah, come sono infelice...- continua alla prossima puntata
11 commenti:
Che simpatico capovolgimento, Teo.
Ciao Stella, ti aspetto per l' ultima puntata , che è la prossima.
Riciao.:-)
Ecco il prospetto di una donna "alfa" che, al rintocco di una certa "mezzanotte", perde le staffe. Di un'altra favola sentiamo con piacere di una donna "omega" invece, la famosa Cenerentola, l'analogo rintocco di "mezzanotte" che mette fine ad un sogno. Ad essa le bastò questo per ritornare ai fornelli senza tanto agitarsi e continuare a sognare. Ma sappiamo che la sua mite e sottomessa condizione fu premiata grazie ad una scarpetta e così divenne una donna "alfa".
C'è da chiedersi di quella sciagurata dal manto rosso quanto valeva il suo dono, quello di una presunta innocenza, bellezza e giovinezza? Eppure dovette rivevere in cambio qualcosa di buono! O no?
Ma "la lingua batte dove il dente duole" e questo vale innanzitutto per l'autore Heltai e non solo per la società ungherese in cui lui viveva, mangiava e dormiva.
Gaetano
TEO non sono ancora intervenuto perche' aspetto la fine: il lupo nel cercare la luce dell' amore finira' all' improvviso divorato dalle tenebre...?
Felice e radioso giorno.
Vale
A questo punto il lupo è già diventato una preda nelle grinfie di una perfida Cappuccetto rosso.
Chissà, però, cosa ci aspetta alla fine ?
Tuo, Piero
Caro Gaetano, diciamo così, questo racconto è dedicato a quegli uomini che usano solo la testa che hanno in basso e non quella in alto.
Scusa la trivialità ma .....quando ci vuole , ci vuole.
Non è solo colpa delle donne.
Buonanotte.
A Pier Luigi e a Pietro......va a finire così male per il lupo , che ho deciso di aggiungere un secondo finale col mio aggioramento.
Buonanotte.
Bene Teo, aspetto i due finali e poi vedremo di tirare le somme.
Per il momento direi che il lupo è in ribasso, la qualcosa non mi dispiace affatto...;)
Baci
annarita
Tant'è che avevo intenzione di concludere nel seguente modo il commento:
Ma "la lingua batte dove il dente duole" e questo vale innanzitutto per l'autore Heltai e non solo per la società ungherese in cui lui viveva, mangiava, dormiva e faceva il lupo mannaro. Giusto per succhiare quel rosso sangue del "manto" come un draculino della Transilvania.
Gaetano
Cara Annarita, aspetto interessata i tuoi commenti ai due finali.
Buon fine settimana:-)
Allora Gaetano sei con me........è difficile essere donne e uomini OK.
Buon fine settimana .
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