martedì 25 agosto 2009

UN DRAMMA NELL' ARISTOCRAZIA 3 PUNTATA

-Proprio così ! Bisogna lavorare. guadagnarsi il pane, non vivere alle spalle del marito... - 
- Conte! Che dite mai!!? Ma se abbiamo più di trecentomila rubli di rendita all' anno... perché dovrei lavorare?- 
-Perchè? Perchè sei una sciocca , ecco tutto!- 
-Conte... -
-Va bene mettiti a piagnucolare, adesso! Ti do due schiaffi , se non la smetti.- 
Il conte si alzò ed esclamò freddamente. - Ah, sì, a proposito. Ieri mi son presa un' amante. Perciò tu... E' inutile che ti dia tante arie.- 
-Conte...- 
-Sei diventata un pappagallo. Non sai dire che una sola parola, conte, e ancora conte. Sai, penso di cominciare a bere, stasera farò una capatina al circolo. Proverò a giocare, e a vincere forti somme, così potrò assicurare l' avvenire dei miei figlioletti illegittimi, otto bocche, che esigono di essere sfamate. Non piagnucolare ti dico. Si vede bene che non ti ho mai picchiata, vipera...-
E borbottata un' altra brutta parola, il conte uscì. 
Sul suo viso si dipinse un' espressione di profonda sofferenza. -Oh , mia infelice. Oh , mia adorata...- mormorava -lo faccio per il tuo bene, per il bene di entrambi! Si recò nel suo studio, chiamò a raccolta la servitù, e impartì loro disposizioni sul modo di trattare la contessa e di rivolgerle la parola. Simile ad un' ombra pallida e smagrita, la contessa vagava per i grandi e lussuosi appartamenti. 
Incontrò il servo Gregorio, che spolverava una cornice dorata. 
- Gregorio, il signor conte è in camera sua? - 
-Lo sa il diavolo!- rispose il servo, sputando sul tappeto.-Chi sono io , la sua balia forse? -
-Gregorio! Siete ubriaco? - 
-Non ho bevuto certo coi tuoi soldi, smorfiosa! E taci, una buona volta, non disturbare chi lavora - 
-Uliano, Stefano, Dorotea! Prendete Gregorio! E' ubriaco! E' Ubriaco- 
-Siete impazzita- disse, in tono di rimprovero, il vecchio maggiordomo Uliano, entrando con calma nel salone.- Gridate come un' aquila spennata. Cosa state a fare, qui. Non vedete che c'è un uomo che lavora , e che voi disturbate soltanto? Ritiratevi subito nella vostra stanza, e contentatevi di non averle prese!- 
Fuori di sé dall'indignazione, la contessa irruppe nello studio del marito.
 -Che vuol dire questo?- urlò il gentiluomo.-Via di qui! Via, strega, via.- 
E quando la gentildonna fuggì singhiozzando, il conte prese a scrivere, con profondo sospiro di dolore. Ecco il contenuto delle sue lettere:" Egregia baronessa! Con grande rincrescimento debbo comunicarvi, che le porte della nostra casa sono chiuse per voi. Dopo tutto l'accaduto, la vostra presenza alle nostre serate sarebbe per la nostra casa un' offesa. Dolentissimo. Conte Birdin." 
"Principessa! Spero che voi stessa comprenderete, che è sconveniente che voi frequentiate la nostra casa. Perché? Non cercherò di spiegarmi, per non offendervi. Conte Birdin.- 
Due brave gentildonne, sospirò il conte, tutte e due... Ma che farci, se in ognuna di esse ci sono perlomeno 5 chili in più di quel che esige la moda? 
Intanto, la contessa si struggeva come una candela. 
Il conte Birdin cominciava a guardarla con indulgenza, e un giorno le accarezzò perfino una spalla ossuta. - Scheletruccio mio!- mormorò, poi teneramente... continua alla prossima puntata

6 commenti:

Gianna ha detto...

Mamma mia ...e ora?

Paola Tassinari ha detto...

Ora c' è l' ultima puntata.
Ti aspetto, ciao Stella.

Gaetano ha detto...

Cara Paola,
prova ora a confrontare il racconto in questione, che riguarda la Russia di Arcadio Avercenko, con un altro, la contemporanea storia della Germania nazista.

Vedi qui.

Immagina ora che il conte Birdin sia al posto di Hitler preso proferisce in anteprima questa frase a lui attribuita e poi leggi il resto:

«La forza senza un fondamento spirituale è destinata a fallire».

Sulla base di questa frase il Führer e i suoi gerarchi intrecciarono una serie di credenze esoteriche, per la formazione di una religione che esaltasse la forza, e la potenza della popolazione tedesca.

L’obbiettivo primo era la creazione di una razza "pura", fondatrice e protettrice di un nuovo ordine mondiale: il Terzo Reich.

Alla base del mito della razza pura stava la leggenda di un popolo superiore, con caratteristiche e potenzialità semi-divine: gli ariani.

Per il regime tal etnia discendeva direttamente da Atlantide, e avrebbe dominato il mondo prima di decadere a causa del vizio e della corruzione.

Per il nazismo i discendenti di questi super uomini si sarebbero sparsi per il mondo, e in parte consistente in Tibet.


Furono sovvenzionate così da parte di Hitler, ma soprattutto da parte di Heinrich Himmler uno dei maggiori esperti dell’esoterismo nazista, una serie di spedizioni nel continente asiatico, con il preciso obbiettivo di stabilire un filone di discendenza tra la popolazione tibetana, gli ariani e i tedeschi.

Himmler era profondamente convinto che la popolazione germanica derivasse da quei discendenti, e per provarlo incomincio ad effettuare una serie di misurazioni sui corpi dei tibetani.

Secondo questa teoria i caratteri principali, del così detto "tratto fisico ariano" erano una fronte stretta, caratteristiche somatiche spigolose, ed arti lunghi.

Purtroppo le SS non si fermarono alla semplice ed ingenua misurazione di crani e arti, ma proseguirono con esperimenti criminali, sui corpi dei tibetani.


Provando che i tedeschi erano discendenti naturali degli ariani, e quindi di semi-dei, si sarebbe potuto favorire la creazione di una nuova specie ariana.

I provvedimenti atti a favore di quest’obbiettivo, sono i più conosciuti per la loro drammaticità. Per prima cosa fu autorizzata la sterilizzazione, a tutti i non ariani, e a tutti i tedeschi che presentavano difetti psichici e fisici, a chi presentava problemi d’alcool, epilessia o depressione. In totale furono sterilizzati circa quattrocentomila tedeschi. Il provvedimento più duro colpì gli ebrei, che oltre ad essere considerati come strozzini, erano accusati di essere stati, con il loro comportamento, la causa prima della sconfitta della Germania nel primo conflitto mondiale; ma soprattutto erano incolpati di ostacolare la nascita della nuova razza. Le leggi razziali prima, e i campi di concentramento poi, sarebbero stati per Führer il primo passo verso la costruzione del nuovo ordine.


Hitler scriverà a riguardo:


«La più grave e crudele decisione che io abbia mai dovuto prendere.

Una misura barbarica per lo sfortunato che ne è colpito, ma una benedizione per i suoi compagni e per i posteri. La sofferenza passeggera di un secolo può liberare i millenni futuri dalla sofferenza; e lo farà.»

Tale azione criminale quindi, si sarebbe giustificata tramite la filosofia per la quale, il sacrificio di pochi avrebbe giovato alla vita di molti.

Ma l’antisemitismo, e la discriminazione razziale, derivavano entrambe da correnti di pensiero esoterico molto diffuse in Germania.».


La suddetta frase di Hitler non sembra trovare riscontro in quella del conte Birdin in risposta alla secca proposta della direttrice dell'istituto di bellezza?

«Non c'è che una via d'uscita : vostra moglie deve dimagrire.» - «Ma come?» - «Regime e dieta, non bastano da soli. Dovete procurarle qualche dispiacere.» - «Va bene!» - promise il conte, mentre una ruga di dolore gli solcava la fronte nobile. - «Sarà fatto. Io la amo... ma sarà fatto!».

Gaetano

pierperrone ha detto...

cara paola buongiorno.
Poi leggerò tutto il racconto.
Adesso volevo solo salutare.
Sono ritornato dalle vacanze.
Mi sarò disintossicato ?
Chissà.

Ho ancora i ritmi vacanzieri. Pigrizia e un pò di indolenza. Voglia di camminare tanto, fino a stancarmi. E' presente pure quella. Poca voglia di computer e telefonini. Tanto piacere nel silenzio e nella lettura.

Piano piano mi adeguerò al ritmo della civiltà.

Un salutone

Paola Tassinari ha detto...

Caro Gaetano, a volte i piedi a terra non vogliono stare e mi sembra che ci siano attorno a noi "segni premonitori".
Credo che la ragione da sola non basti.
Questo racconto, in questo dato momento e nella sua scelta ho scoperto che aveva presupposti nella mia realtà, forse il mio inconscio già sapeva,forse sono io troppo sensibile, di certo il conte Birdin non mi piace.
In quanto a Hitler, mi chiedo come abbia potuto assurgere a simbolo del male assoluto, mi chiedo come un uomo solo abbia potuto ciò .
A me forse fa più paura "la massa dei Birdin" , di chi cioè segue l' onda.
Sono triste perchè a volte perseguendo il bene, sacrificandosi, si ottiene il male.
Sono confusa.
Ma ho sempre la mia forza interiore , un qualcosa che mi fa andare alla guerra .
Scusami il coacervo, ma oggi sono un po' così.
In fondo rimango la stessa inguaribile "cattocomunista"
Buonanotte........ aspetto il tuo commento per il finale.
Grazie.

Paola Tassinari ha detto...

Ciao Pietro, bentornato.
Ti aspettavo.
Buonanotte.
.......vorrei essere alta, libera e flessibile come quelle betulle altissime le cui cime ondeggiano al vento.