martedì 23 agosto 2016

Morgana (parte quarta)



Ecco la mia idea: Sant’Apollinare il patrono di Ravenna era una druidessa che celava la sua identità, per non sconvolgere i poveri di spirito, e veniva a riposarsi nelle paludi, rilassandosi dal dover nascondere sempre il suo aspetto, la prova sarebbe nel toponimo di Longana: fata e nella pieve dedicata a Sant’Apollinare. Oppure nei primi anni del cristianesimo le donne istruite e integerrime potevano essere sacerdoti e quando non fu più permesso, cancellarono la loro memoria. A questo punto nonostante la giovane età Morgana iniziò a sudare freddo, ad avere paura, un’idea così pazzesca, blasfema addirittura, sua madre l’avrebbe “ammazzata” lei così di chiesa, ma lo stato di inferiorità delle donne era solo nell’Antico Testamento e fu sostituito dalla eguaglianza delle donne con gli uomini da Cristo. Nei primi secoli del cattolicesimo c’erano diaconi donne… sì ma Gesù aveva solo apostoli maschi e pensare che il primo vescovo di Ravenna fosse una druidessa è un peccato mortale, Morgana già vedeva il diavolo col suo forcone che la infilzava per portarsela all’inferno… si svegliò all’improvviso terrorizzata.

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