domenica 28 agosto 2016

Morgana (parte quinta)



Si era addormentata sulle pagine dei Promessi Sposi, al capitolo XIII, domani doveva essere interrogata sui meccanismi della folla e su quelli del potere. La prima senza guida è dominata da passioni irrazionali e da pregiudizi superstiziosi, e ha pure un malinteso desiderio di giustizia, di trovare e punire i colpevoli.   Però il potere è il peggiore, inganna e lusinga gli uomini, facili   ad essere persuasi ad appoggiare un’idea o quella opposta, come delle banderuole. Il potere pretende di essere onorato      (e pensare che questo termine è legato all’onestà di fatto e di pensiero). Oggi come ieri. Manzoni ci dice che a questa follia ci si può opporre solo chi non fonda la propria vita sulle idee ma sui fatti. Ecco Morgana doveva studiare tutto ciò e invece di farlo, si era addormentata ed aveva fatto un sogno strano ma che forse si collegava bene col Manzoni: non seguire le folle perché come evidenzia la parola è folle, lei amava il buon senso e stava sicuramente dalla parte di Renzo, il protagonista, e del Manzoni. Morgana decise che era meglio chiudere coi sogni ed anche coi Promessi Sposi, sarà stato pure un sogno o un incubo, ma l’aveva lasciata spossata, le sembrava di aver spremuto le meningi al massimo per elaborare nuove idee.   Adesso non voleva sentirsi in colpa per le sue idee, per il fatto  del comportamento della folla che si lascia trascinare dalle idee a scapito dei fatti, come se a volte i fatti non fossero peggiori.  Chiuse il libro, prese il cellulare, mise l’auricolare ed iniziò ad ascoltare un po’ di musica dei Jethro Tull che amava per via del flauto che abbinavano al rock e poi passò alla chitarra dei Guns N’Roses col pezzo “Don’t Cry” che le fece tremare il sangue nelle vene, fu allora che inserì il pezzo “For The Love Of God” suonato da Steve Vai e dall’orchestra sinfonica. Morgana si riconciliò col mondo. Si tolse gli auricolari, si mise in posizione corretta alla scrivania, prese i Promessi Sposi ed iniziò  a studiare diligentemente, domani avrebbe preso un buon voto, quest’anno aveva la maturità e promise a sé stessa di fantasticare meno e di pensare solo alla scuola… almeno per qualche giorno.   
   


Nessun commento: