mercoledì 3 agosto 2016

Storie di animali 10



Ed oggi di che animale parlo? Ancora del gatto. Questa mattina dovevo uscire in auto, a me non piace guidare. Saprete che la psicologia dice che se non volete guidare, non volete neanche tenere in mano le redini della vostra vita. Nel mio caso è vero, un tempo guidavo molto, veloce e sicura e allo stesso tempo usavo nella mia vita una volontà di ferro. Oggi mi lascio guidare, seguo gli eventi, mi guardo bene di andare contro il caso. Eppure seguendo il caso, questa mattina ho fatto patatrac. Tigre, il gatto è uscito dietro di me, me ne sono accorta mentre ero già in auto, ma visto che era una bella giornata di sole, non l’ho rinchiuso, ho pensato fra me -la boccata d’aria se l’è guadagnata, lo lascio fuori-. Nel mentre ho aperto il cancello automatico, cincischiando e guardando il gatto. Mi sono immessa nel varco del cancello, dando un’ultima occhiata a Tigre, dallo specchietto retrovisore. All’improvviso ho sentito un “clang”, il cancello si stava chiudendo, mi sono affrettata ad uscire, poi sono scesa per vedere se avevo strisciato l’auto. –AHHH!-Il davanti dell’auto era sbriciolato, cofano, parafango, fanale e pure la ruota squarciata. Mi sono girata indietro, il cancello a terra, trinciato di netto, il motorino d’avviamento del cancello spaccato. Ancora adesso mentre sto scrivendo sono a bocca aperta,- come è possibile un danno tale per un colpo da niente?-Mio figlio mi ha detto che è un evento alla Fantozzi e non ha torto, penso molto di più a come sia possibile un tale scempio per un semplice “clang” che ai soldi che dovrò spendere.  

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