Ed oggi di che animale parlo? Ancora del gatto. Questa
mattina dovevo uscire in auto, a me non piace guidare. Saprete che la
psicologia dice che se non volete guidare, non volete neanche tenere in mano le
redini della vostra vita. Nel mio caso è vero, un tempo guidavo molto, veloce e
sicura e allo stesso tempo usavo nella mia vita una volontà di ferro. Oggi mi
lascio guidare, seguo gli eventi, mi guardo bene di andare contro il caso. Eppure
seguendo il caso, questa mattina ho fatto patatrac. Tigre, il gatto è uscito
dietro di me, me ne sono accorta mentre ero già in auto, ma visto che era una
bella giornata di sole, non l’ho rinchiuso, ho pensato fra me -la boccata d’aria
se l’è guadagnata, lo lascio fuori-. Nel mentre ho aperto il cancello
automatico, cincischiando e guardando il gatto. Mi sono immessa nel varco del
cancello, dando un’ultima occhiata a Tigre, dallo specchietto retrovisore. All’improvviso
ho sentito un “clang”, il cancello si stava chiudendo, mi sono affrettata ad
uscire, poi sono scesa per vedere se avevo strisciato l’auto. –AHHH!-Il davanti
dell’auto era sbriciolato, cofano, parafango, fanale e pure la ruota squarciata.
Mi sono girata indietro, il cancello a terra, trinciato di netto, il motorino d’avviamento
del cancello spaccato. Ancora adesso mentre sto scrivendo sono a bocca aperta,-
come è possibile un danno tale per un colpo da niente?-Mio figlio mi ha detto
che è un evento alla Fantozzi e non ha torto, penso molto di più a come sia
possibile un tale scempio per un semplice “clang” che ai soldi che dovrò
spendere.
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