Marla invece trovava che dal medico
all’inserviente fossero dei pazzi da legare. Qui le regole non
esistevano, ti sequestravano l’accendino, ma tutti ce l’avevano,
anche lei. Ti toglievano l’accendino e ti lasciavano le biro, le
Bic, che un tempo erano le armi degli 007, in quanto infilavano la
punta, con un bic, in un occhio uccidendoti all’istante, boh! C’era
una specie di ballatoio, contornato da sbarre metalliche, con accanto
la porta da cui si poteva uscire tranquillamente, e Marla infatti
aveva tentato di scappare, c’era pure riuscita, aveva raggiunto il
manto stradale, quindi era arrivata sul territorio comunale, dovevano
chiamare i carabinieri o i vigili, invece la presero sotto alle
ascelle, con i piedi che strisciavano sul cemento e la ricondussero
dentro, mentre lei urlava come un’ossessa, disperata e spaventata.
Aveva fatto quattro denunce ai carabinieri, tramite il suo
telefonino, alla fine aveva capito che l’Arma non poteva fare
niente per lei, lei era in balia dei medici/pazzi, lei era diventata
un pagliaccio, un niente, un nessuno, non esisteva più. La speranza
la stava lasciando, e nel famoso ballatoio dove si usciva a fumare,
non solo sigarette ma anche marijuana a gogò, Marla che non
aveva mai fumato una canna nella sua vita, diede un tiro e pensò …
beh, meglio che una sigaretta, meno puzza, quanto agli effetti
eccitanti proprio non li ebbe perché Marla diede il tiro, ma aspirò
veramente poco perché la maria le faceva paura. In questo
ballatoio, veniva spesso lo spacciatore, alcuni dei suoi compagni,
compravano la droga, le dissero che costava circa dieci euro a canna…
le sembrò eccessivamente cara.
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